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Diritto di critica | April 19, 2024

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Auto certificazione di innocenza, l'ultima storica legge ad personam - Diritto di critica

Il popolo italiano è senza ombra di dubbio un modello unico al mondo, tanto diverso dal resto del continente che lo circonda da sembrare spesso e volentieri una società parallela, alienata. Un popolo di esploratori, di poeti, di artisti, ma anche di innovatori, stilisti, grandi amatori e buon gustai. Nel palmares della storia italiana spiccano nomi ed eventi storici da fare invidia a tutta l’umanità. Ma v’è un fatto comprovato che rovina il capolavoro che questa nazione ha costruito in migliaia di anni. Una ferita che sembra destinata ad infettarsi se non curata prontamente e a fondo. Il medioevo della democrazia italiana è iniziato solo pochi decenni dopo il referendum che scacciò la monarchia e sancì l’inizio della storia della Repubblica. Il  rinascimento però tarda ad arrivare, e le ragioni sono da ricercare quasi totalmente nell’attuale classe politica. Il peggio del peggio.

Gli scenari documentati da questo blog nel corso dell’ultimo anno sono solo pochi capitoli di un romanzo dell’orrore colmo di vergogna e scandali. Non è mia intenzione oggi riproporre temi già abusati a lungo, bensì analizzare la triste vicenda che, nella serata di ieri, ha consumato nuovamente parte della dignità di questo paese e delle sue oramai sgretolate istituzioni. Il legittimo impedimento è divenuto legge. Con ben due voti di fiducia la maggioranza scavalca qualsiasi vincolo preposto alla tutela dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e confeziona l’ennesimo regalo al suo leader indiscusso: Silvio Berlusconi.

Basta processi, basta battibecchi. Con un testo di legge esemplare il Popolo della libertà  ha definitivamente posto un macigno sulle questioni giudiziarie che sono molto care al Premier. Il processo Mills e il processo per i diritti Mediaset saranno subito interrotti semplicemente con un documento auto-certificato da parte della Presidenza del Consiglio. Berlusconi stesso, in totale tranquillità, sedendo sulla sua poltrona in pelle italiana nel suo palazzo, potrà discrezionalmente decidere se, come, dove e quando presenziare agli infamanti procedimenti giudiziari che lo chiamano a rispondere dinanzi alla legge.

La bocciatura del lodo Alfano di pochi mesi fa non ha impedito alla maggioranza di escogitare una legge materialmente identica ma con un nome più politically correct. Intanto l’opposizione, per la prima volta dall’inizio della legislatura, ha manifestato unita nell’aula del Senato della Repubblica contro il legittimo impedimento, scempio dell’art.3 della Costituzione italiana che qui ricordo:

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

In questi giorni ho letto un trafiletto di Republica, lo spazio dedicato all’amaca di Michele Serra, che trova la mia piena approvazione e il mio tacito rispetto. Lo ripropongo a voi in maniera integrale perchè possiate anche voi carpirne l’essenza e la gravità degli eventi che stanno accadendo in questo paese.

Avrei bisogno anche io di un «decreto interpretativo» che mi chiarisse, finalmente, perchè ho sempre pagato le tasse. Perchè passo con il verde e mi fermo con il rosso. Perchè pago di tasca mia viaggi, case, automobili, alberghi. Perchè non ho un corista vaticano di fiducia che mi fornisca il listino aggiornato delle mignotte o dei mignotti. Perché se un tribunale mi convoca (ai giornalisti capita) non ho legittimi impedimenti da opporre. Perché pago un garage per metterci la macchina invece di lasciarla sul marciapiede in divieto di sosta come la metà dei miei vicini di casa. Perché considero ovvio rilasciare fattura se nei negozi devo insistere per avere la ricevuta fiscale. Perché devo spiegare a chi mi chiede sbalordito «ma le serve la ricevuta?» che non è che serva a me, serve alla legge. Perché non ho mai dovuto condonare un fico secco. Perché non ho mai avuto capitali all’estero. Perché non ho un sottobanco, non ho sottofondi, non ho sottintesi, e se mi intercettano il peggio che possono dire è che sparo cazzate al telefono. Io – insieme a qualche altro milione di italiani – sono l’ incarnazione di un’ anomalia. Rappresento l’inspiegabile. Dunque avrei bisogno di un decreto interpretativo ad personam che chiarisse perché sono così imbecille da credere ancora nelle leggi e nello Stato. Michele Serra – Repubblica

Comments

  1. tram48

    totalmente daccordo con il Dott. MICHELE SERRA,da aggiungere che il nostro amato Presidente del Consiglio non è seduto su una poltrona di pelle italiana,ma sicuramente quella poltrona è foderata con la pelle dei Martiri caduti per combattere il fascismo per dare libertà al popolo italiano,e il resto della pelle è dei poveri cittadini Italiani onesti che rispettano la legge.

  2. Penso sia ancora peggio del Lodo Alfano, perché questa nuova porcata non congela neanche la prescrizione… mica son scemi…
    Il pezzo di Serra è terribilmente fantastico!!

    • Serra spacca, ma se ci pensi bene, è ciò che pensiamo tutti.

  3. Rblackmamba

    poveri noi

  4. caneliberonline

    Michele Serra dovrebbe ricordare che tutto cio' lo deve soprattutto ai suoi compagnucci e al partito che vota, che ha permesso si creasse questa situazione, ed egli stesso oggi, pur scrivendo con piglio rivoluzionario, ha smesso da parecchio di esserlo. Fatta terra bruciata delle sue esperienze passate, ora si dedica a fare l'anticastaiolo, pur appartenendo lui stesso alla sottocasta parallela alla casta.
    Dovrebbe per onesta' intellettuale, rivedere la definizione Gramsciana di
    intellettuale…..e possibilmente vergognarsi un po'…..sempre che gli sia rimasto un briciolo di dignita'. Saluti rossi…Michele.

    • Non è stupido chi cambia idea, ma chi non è mai disposto a farlo.
      Le critiche sono legittime comunque. Ciao

      • caneliberonline

        Dovrei ricordarti qualche passaggio storico sugli intellettuali che hanno
        cambiato idea? Comunque….Le critiche sono legittime. Ciao

        2010/3/12 Disqus <>