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Diritto di critica | April 25, 2024

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Wikileaks, e se ci fosse dietro l'America? - Diritto di critica

Wikileaks, e se ci fosse dietro l’America?

Paura ed entusiasmo. Tutto il mondo ha atteso trepidante la pubblicazione degli ultimi documenti segreti di Wikileaks. Ma cosa hanno rivelato che non si sapesse già? Come mai improvvisamente tante informazioni segrete sono riuscite a trapelare? Ma soprattutto, come è possibile che il paese che dovrebbe essere la principale vittima di queste rivelazioni, gli Stati Uniti, è quello che sta uscendo da questa storia più tranquillamente? Non sono pochi i sospetti che iniziano a serpeggiare dietro a questo grande e nuovo evento che sta assumendo sempre più caratteristiche mediatiche. Cosa c’è o meglio chi c’è davvero dietro a Wikileaks?

Novità nessuna, vantaggi per gli Stati Uniti tanti. Tanto rumore per nulla. Che la diplomazia sia l’arte della dissimulazione, che sia fatta di verità nascoste, bugie e compromessi ce lo insegna anche la storia. Le formidabili informazioni segrete con le quali Wikileaks avrebbe dovuto illuminare il mondo e rivelare i grandi segreti tenuti nascosti in questi ultimi anni, di fatto non hanno che confermato cose già note. Cosa ha cambiato sapere che Gheddafi si fa iniettare il botulino o gira con un’infermiera ucraina? O scoprire che Berlusconi “si stanca ai party”? La maggior parte delle rivelazioni fatte da Wikileaks riguarda invece i giudizi della diplomazia statunitense sugli altri stati. Analizzando esattamente ciò che queste notizie stanno causando nelle relazioni internazionali è possibile notare quanti vantaggi gli Stati Uniti, e soprattutto i principali oppositori di Obama, stiano in fondo guadagnando da questa storia.

Fantasmi che ritornano dal passato. Wikileaks afferma che Osama Bin Laden è ancora vivo. Ritorna così un vecchio personaggio di cui credevamo esserci sbarazzati tre anni fa, colui che ha rappresentato il motivo dell’inizio della guerra al terrorismo dichiarata dagli Stati Uniti. E’ curioso che si ritorni a parlare di Bin Laden in un momento di stallo o forse sconfitta in una guerra che sembra non avere fine e della quale non si ricordava più bene il motivo.

Parlare dell’esistenza di relazioni segrete tra i servizi segreti del Pakistan e i miliziani afgani che combattono contro le forze NATO, potrebbe essere un modo per trovare una sorta di capro espiatorio in una situazione particolarmente confusa e difficile.

Messaggi subliminali. Affermare che la Cina voglia scaricare l’alleata Corea del Nord significa che i prossimi incontri tra i due paesi saranno caratterizzati da notevoli tensioni ed un peggioramento delle loro relazioni in un momento già critico. L’isolamento della Corea del Nord rappresenterebbe un grossissimo vantaggio per gli Stati Uniti che stanno schierando le proprie navi militari nel mare della Corea del Sud.

Dai documenti L’Italia risulta un osservato speciale da parte della diplomazia statunitense a causa degli stretti rapporti tra Berlusconi e Putin e per le critiche che sembra Frattini abbia fatto alla Turchia. La Russia e la Turchia rappresentano due punti fondamentali della politica estera italiana. Incrinare i rapporti tra l’Italia e questi due paesi significa nuocere gravemente alla politica estera condotta dalla Farnesina nel campo energetico, con la speranza di vedere incrinare il rapporto privilegiato tra Russia e Italia che indispettisce sicuramente gli USA, impegnati nella costruzione dell’oleodotto Nabucco, per rendere l’Europa autonoma sotto il profilo energetico dal gigante russo.

La Russia rappresenta da sempre la spina nel fianco della politica estera statunitense. In un periodo in cui Obama sta tentando di recuperare il rapporto con questa grande potenza e in cui a breve si dovrà decidere in merito alla ratifica del trattato START (a cui molti si oppongono affermando che ridurrebbe notevolmente il potenziale militare americano), dichiarare l’esistenza di uno stretto legame tra lo Stato russo e la mafia nazionale, potrebbe essere determinante.

Gli scheletri nell’armadio. Sul sito internet di Wikileaks nulla appare invece sull’attentato dell’11 settembre che lascia ancora numerosi interrogativi senza alcuna risposta. Le interviste rilasciate dal leader di Wikileaks, Julian Assange, sull’argomento poi, non fanno altro che aumentare i sospetti avendo dato parecchie risposte curiose e contrastanti.

Per questo in molti si chiedono chi sia questo ragazzo australiano che sta causando una guerra diplomatica e mediatica senza che nessuno riesca a fermarlo? E’ possibile che ci sia, ancora una volta, l’intelligence americana dietro a tutto questo? Non lo sappiamo, ma sicuramente i conti non tornano. Troppi vantaggi per un paese come gli Stati Uniti che vuole ricordare al mondo, ancora una volta, il fatto di essere una grande potenza con il “diritto” di giudicare tutto e tutti. Forse dovremmo aspettare un futuro e nuovo Wikileaks che sveli davvero cosa c’è dietro. Oppure basterà attendere poche ore o pochi giorni quando Assange, secondo indiscrezioni di stampa, si costituirà alle forze di polizia (forse britanniche) per l’accusa di violenza sessuale.

Comments

  1. Massari Thomas

    Currently released so far… 926 / 251,287

    Questo articolo è totalmente INUTILE e non fa altro che far credere che WikiLeaks abbia finito.
    È falsissimo ciò che è scritto all’inizio: “Tutto il mondo ha atteso trepidante la pubblicazione degli ultimi documenti segreti di Wikileaks”.
    Per correttezza, sarebbe da aggiungere che è stato pubblicato solo 1/271 dei file totali. Mi pare che invece questa cosa venga omessa sempre, quasi a tentare di far finire il fenomeno WikiLeaks il più presto possibile.
    Finché non vengono fuori tutti i file, trovo che sia molto prematuro parlare così.

    • Temo che le intenzioni di questo articolo siano state fraintese. L’affermazione che lei critica è inoltre totalmente fondata. “Tutto il mondo ha atteso trepidante la pubblicazione degli ultimi documenti segreti di Wikileaks”. Infatti come può leggere su tutti i maggiori quotidiani sono molte le teste che cadranno nelle ambasciate USA.

      Buona giornata!

  2. Massari Thomas

    Fondata o meno, si potevano usare parole migliori, visto che mancano tantissimi file da pubblicare e, come ho frainteso io quella frase, possono fraintendere in molti (le assicuro che parecchi hanno frainteso).
    Mi pare sia corretto specificare che, come dicevo, mancano ancora tanti file, per cui è prematuro e dannoso nei confronti di WikiLeaks che si dica che è già tutto finito. “Tanto rumore per nulla.” Forse non ci si rende conto della mole di file che devono essere pubblicati. Si stanno costruendo teorie e speculazioni su una questione appena cominciata…

    • Non si preoccupi Thomas, questo sito nasce con connotati decisamente orientati alla libertà d’espressione e di critica. Sarà nostra cura seguire la vicenda integralmente, senza sminuire parti di suo interesse :)

  3. Betsy Pontellini

    Hmmmmmmmm…… sono perplessa ……. l’atrice scrive “Parlare dell’esistenza di relazioni segrete tra i servizi segreti del Pakistan e i miliziani afgani che combattono contro le forze NATO, potrebbe essere un modo per trovare una sorta di capro espiatorio in una situazione particolarmente confusa e difficile.” …… ma direi che questo è un fatto risaputo, da anni…. si sapeva da ben prima dei Wikileaks di questa situazione… dunque, questo ‘Wikileak’ non è un vantaggio nuovo per gli USA …. chiunque segua le notizie sul Pakistan e sull’Afghanistan sa questo da tempo…

    Sono perplessa anche a leggere il parere dell’autroice che questi leaks sarebbero una strategia degli USA … l’autrice scrive che sono “gli Stati Uniti che vuole ricordare al mondo, ancora una volta, il fatto di essere una grande potenza con il “diritto” di giudicare tutto e tutti.”

    Direi piutttosto che Obama nella sua retorica ha cercatoda sempre di guadagnarsi la stima e la fiducia di tanti popoli ….. mi viene in mente il suo discorso storico al mondo islamico al Cairo …. o i molti discorsi fatti in cui ha parlato dell’esigenza di un mondo NON guidato da un solo superpotere poliziotto ……

    I messaggi dei diplomatici USA rientrano tutti nella normalità … sicuramente anche le ambasciate italiane mandano messaggi simili a Roma, in quanto è proprio il loro lavoro valutare e ‘spiegare’ al proprio governo ciò che succede all’estero. Gli Statu Uniti, in ogni caso, hanno il diritto-dovere di dire il loro parere su ciò che succede al mondo…. proprio come ogni paese dovrebbe fare…. non vedo alcuno scandalo nell’esprimere pubblicamente un’opinione….. anche se in realtà ciò non è successo qui, visto che si tratta di informazioni rubate e pubblicate senza autorizzazione.

    Io sono americana, e voto democratico, dunque può essere che io non sia obiettiva…. ma credo che sia veramente assurdo anche pensare che l’amministrazione Obama sia dietro queste fughe di milioni di pagine di messaggi riservati.

    Per quanto concerne il ‘danno’ …. io invece credo che sia stato molto grave che in un momento di gravissima crisi istituzionale qui in Italia, con il Primo Ministro umiliato per lo scandalo sessuale con la minorenne Ruby, il popolo italiano abbia potuto costatare che i diplomatici americani disprezzano berlusconi….. ciò ha contribuito a peggiorare la posizione del Premier.. come credo che sia molto grave che sia venuto fuori oggi che gli USA spiavano aziende con sedi italiane….

    Ma crede davvero che agli USA faccia piacere che siano uscite queste notizie ?

  4. Betsy Pontellini

    Oggi leggo di ancora più leaks alquanto pericolosi, e del commento di Hilary Clinton:

    Clinton Blasts ‘Deeply Distressing’ Leak of Key Sites

    WASHINGTON — Secretary of State Hillary Clinton regretted the “deeply distressing” release of a secret list of key infrastructure sites that could threaten U.S. security if hit by terror strikes.

    “I will underscore that this theft of U.S. government information and its publication without regard for the consequences is deeply distressing,” Clinton said as she briefed reporters with Japan and South Korea’s top diplomats.

    “The illegal publication of classified information poses real concerns and even potential damage to our friends and partners” worldwide, she warned.

    In one of its most explosive leaks of U.S. secrets so far, WikiLeaks on Monday divulged a list of key infrastructure sites around the world that, if attacked, could critically harm U.S. security.

    The website released a February 2009 State Department cable asking U.S. missions to update a list of infrastructure and key resources whose loss “could critically impact” the country’s public health, economic life, and national security.

    The list detailed undersea cables, key communications, ports, mineral resources, and firms of strategic importance in countries ranging from Britain to New Zealand, via Africa, the Middle East, and China.

    Also listed were European manufacturers of vaccines for smallpox and rabies, an Italian maker of treatment for snake-bite venom and a German company making treatment for plutonium poisoning.

    Compilation of the list would help “prevent, deter, neutralize or mitigate the effects of deliberate efforts by extremists to destroy, incapacitate or exploit” sites deemed of “vital” importance to the United States, the cable said.

  5. Betsy Pontellini

    e infine, dalla CNN:

    “As the dust begins to settle on the WikiDump 3, a former CIA director says the release of the cables will do untold damage to U.S. security. Sources will not cooperate while diplomats will hold back candid thoughts.”

    ovvero: visto il rischio di divulgazione di segreti, l’ex direttore della CIA dice che fonti di informazioni avranno paura di parlare…. e i diplomatici non se lo sentiranno più di essere aperti e franchi ….

    mi sembrano due motivi per cui sia grave l’episodio WikiLeaks……

    • Emanuela De Marchi

      Le mie sono ipotesi che volevano semplicemente essere uno spunto per riflettere, dato che troppe cose non tornano. Prima di scrivere l’articolo però ho fatto delle ricerche e sulla rivista di studi di geopolitica “Eurasia” ho trovato diverse conferme a ciò che pensavo.
      Perché di tutti i documenti che WikiLeaks ha, nel momento di grande attesa sono stati pubblicati quelli meno significativi?? Io personalmente avrei scelto di iniziare con documenti più interessanti.
      Sottrarre così tanti documenti tutti insieme ad una grande potenza come gli Stati Uniti molto attenti a queste procedure, come è possibile?
      Ma soprattutto,non trovi che sia strano che un sito, che ha pubblicato documenti segreti senza autorizzazzione, non sia stato bloccato?? per molto meno vengono censurati FB o video su Youtube.
      L’articolo riporta chiaramente tutti i possibili vantaggi che gli USA possono trarre da questa situazione e che stanno già traendo. Se tutto questo fosse successo all’Italia cosa sarebbe successo?? Come è appunto possibile che gli Stati Uniti, presi di mira da WikiLeaks, si trovino in una situazione di minore imbarazzo rispetto agli altri Paesi coinvolti? Lo hai confermato anche tu nel tuo commento..
      Diversi esperti poi, sostengono che ciò che va a nuocere agli Stati Uniti in realtà va a colpire Obama favorendo i repubblicani o alcuni oppositori interni allo stesso partito democratico che dunque potrebbero aver avuto interesse a fornire informazioni o o a favorirne la fuga. Credo sia molto interessante e significativa la questione dello START. Davvero una coincidenza particolare.Concordo sul fatto che Barak Obama cerchi di guadagnarsi la fiducia di molti popoli, ma se ci pensi,sono toccati proprio i punti fondamentali della sua politica estera. Per esempio, Obama lavora per migliorare i rapporti con la Russia e si cerca di rovinare questo sforzo.
      E’ chiaro che con le pubblicazioni di WikiLeaks il lavoro dei diplomatici, di tutto il mondo, sarà reso più complesso a causa della diffidenza che si è creata. Ma forse era proprio questo lo scopo?
      Credo sia importante porsi certe domande senza accettare passivamente tutto ciò che sentiamo in TV o troviamo su internet ed è appunto quello che ho fatto tentando anche di analizzare le conseguenze che si stanno avendo a livello di relazioni internazionali. E’ incredibilmente facile creare e diffondere una falsa notizia.