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Diritto di critica | March 29, 2024

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Crisi finanziaria, il governo senza idee - Diritto di critica

Crisi finanziaria, il governo senza idee

Un governo senza idee e una manovra finanziaria da anticipare. Già, perché buona parte dei provvedimenti in materia economica approvati a tempo di record il mese scorso, sono stati già vanificati dall’aumento degli interessi sui nostri titoli di Stato. Tutto da rifare dunque.

E mentre nella canicola agostana il governo accetta di sedersi a un tavolo con parti sociali, banche e imprese, gli speculatori restano attivi più che mai (per intenderci: non vanno in ferie come il nostro Parlamento), pronti a mangiarsi un’Italia che ha fatto della guerra di posizione la sua “arma” per sconfiggere la crisi. Risultato: a Parlamento ormai chiuso e deputati in vacanza ci si è resi conto che proprio fermi non si può restare, qualcosa toccherà pure inventarsi per evitare il collasso. Ma come? Mancano le idee, manca un programma strutturato, manca una visione d’insieme. E l’impressione è che anche Tremonti sia rimasto impantanato nel fango della trincea, senza più cartucce da sparare. Sindacati, banche e opposizioni diano allora qualche idea: “Avete la vostra grande occasione!”, sembra suggerirgli il governo.

Anche perché sul tavolo ormai restano due labili possibilità: anticipare quanto previsto dalla manovra per i prossimi due anni oppure rispolverare la tanto temuta patrimoniale, ricordo ormai sbiadito degli anni Novanta (1992, per la precisione). Forse entrambe le ipotesi insieme.

Certo, non è detto che provvedimenti come questi possano risolvere la questione e il caso Grecia ne è un esempio: a fronte di manovre votate all’austerity, gli speculatori hanno continuato a tartassare il Paese. Ma è pur vero che questo immobilismo sta logorando un Paese ormai vittima di un’autoreferenzialità cieca e muta che ha colpito tutti i campi produttivi e i cui risultati si stanno verificando proprio in un momento di crisi come questo.

L’economia italiana non è debole come quella greca? Benissimo, lo dimostri. Il governo sia capace di quello colpo di reni decisivo per evitare il tracollo. Per farlo però servono idee, progetti e intuizioni.