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Diritto di critica | April 19, 2024

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Fish accusa la Gelmini: "embargo sui dati sulla disabilità". Lei: "accusa ingiusta" - Diritto di critica

Fish accusa la Gelmini: “embargo sui dati sulla disabilità”. Lei: “accusa ingiusta”

Da qualche tempo tra Mariastella Gelmini e le parti più deboli della società non corre buon sangue. “Da due anni regna il buio”. Arriva come un fulmine a ciel sereno la denuncia di Fish, la Federazione italiana per il superamento dell’handicap.

Secondo l’organizzazione più rappresentativa a livello nazionale e locale, in politiche mirate all’inclusione sociale delle persone con differenti disabilità, non c’è un continuo monitoraggio sulla qualità dell’inclusione scolastica come prevede la legge e confermato dalla Convenzione ONU ratificata anche in Italia nel 2009. “Da oltre due anni – scrive Fish in una nota- il Ministero della Pubblica istruzione ha posto l’embargo su tutti i dati che riguardano i bambini e i ragazzi con disabilità presenti nelle scuole italiane: quanti sono, dove sono, quanti siano effettivamente gli insegnanti di sostegno, come siano composte le classi, il numero di alunni per classe e il numero di disabili per classe”.

La federazione che nel territorio nazionale, interviene per garantire la non discriminazione e le pari opportunità in ogni ambito della vita, chiede a gran voce più chiarezza e trasparenza. Chiede una relazione annuale, non improvvisate e chiacchiericci settimanali. Lo si deve fare, secondo Fish, soprattutto per poter “programmare e correggere interventi e politiche”. Per migliorarsi.

Forse i dati esistono, ipotizza Fish, “ma sono troppo destabilizzanti. Forse mettono in evidenza il crollo del sostegno, il sovraffollamento delle classi, il numero elevato delle persone con disabilità. Di fronte al silenzio prolungato, le supposizioni sono le più grigie, anche perché alimentate da esperienze quotidiane non certo positive”.

Secondo il ministro Gelmini il suo dicastero è stato ingiustamente accusato di non aver avuto attenzione alla disabilità. “La presenza degli insegnanti di sostegno è fondamentale ed è un fiore all’ occhiello della scuola italiana. Quest’ anno gli insegnanti sono oltre 94.000, quattromila in più rispetto agli anni scorsi”.

Tante invece le scuole che non hanno i finanziamenti per tutelare le fasce più deboli e tanti i genitori coalizzati che passano per vie legali. A quanto pare sembra l’unico strumento di cui dispone un genitore per dare il diritto allo studio a suo figlio.

Comments

  1. Beba

    Credo sia tempo che il ministero si renda conto che così non è più possibile proseguire . la disabilità è una cosa seria e le famiglie sono staanche di tante BE(BA)LLE PAROLE.
    E’ tempo che la formazione del personale docente sia SPECIFICA e che le graduatorie siano DISTINTE ; è’ tempo che i diritti degli alunni bisognosi di sostegno siano garantiti così come la legge e la convenzione ONU prevedono ; è tempo che chi sceglie la professione di insegnante di sostegno , lo faccia con coscienza e dedizione e non come “scappatoia” nel caso non ci sia posto per altro incarico ; è tempo che la scuola sia all’altezza degli standard che tanto sbandiera in termini di integrazione ; è tempo che la Gelmini comprenda che MERITOCRAZIA non significa nè T4 nè Saxum Tarpeium.
    Ombretta Facchinetti , mamma
    http://www.autismoparliamone.it