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Diritto di critica | April 19, 2024

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E Milano disse addio al suo marionettista - Diritto di critica

E Milano disse addio al suo marionettista

Con i suoi attori di legno aveva insegnato a Milano ad amare l’antica e raffinata arte delle marionette: è morto nella notte tra lunedì e martedì Carlo III Colla, 76 anni ed erede con il cugino Eugenio Monti Colla di una delle più note dinastie di marionettisti della città meneghina e membro attivo della Compagnia Carlo Colla e Figli, con la quale aveva partecipato all’ultima tournèe in Russia lo scorso settembre.

L’attività ufficiale  della famiglia Colla inizia nel 1861 sotto la guida di Giuseppe Colla (divenuto marionettista dopo un rovescio di fortuna come commerciante)  ed affonda le sue radici nella vivacità culturale milanese del XVIII secolo, ma è soltanto nel 1861 – quando i figli di Giuseppe si separano e creano tre diverse compagnie – che nasce ufficialmente la Compagnia Carlo Colla e Figli. Il lavoro degli eredi negli anni a venire si concentra soprattutto sul perfezionamento della tecnica, dei costumi e della struttura degli spettacoli, tentando di trasformare le esibizioni di marionette in vere e proprie rappresentazioni teatrali in grande stile: atteggiamento premiato da un immediato successo, che portò i Colla ad esibirsi in diverse città italiane fino a diventare nel 1911 teatro stabile di marionette a Milano, l’unico dopo quello della Scala. Ed è per confrontarsi con una città come Milano che si amplia anche il repertorio della Compagnia, che con le sue marionette mette in scena melodrammi, fiabe, balletti, i classici della letteratura, riviste, operette, farse, poemi epici e cavallereschi. L’attività della famiglia Colla si interrompe per pochi anni a metà del Novecento(quando la Compagnia viene momentaneamente sciolta) e riprende poi con slancio nel 1965 grazie all’interessamento di Carlo III e Eugenio Monti Colla, che con un delicato lavoro di ricerca filologica e storica dei vecchi repertori riportano la Compagnia al suo precedente lustro  e la lanciano su un panorama internazionale, con tournèe in Francia, Olanda, Stati Uniti, Messico, Argentina.

La Compagnia negli anni ha permesso al grande pubblico di avvicinarsi al patrimonio storico che la forma d’arte delle marionette porta con sé. Non solo rappresentazioni teatrali marionettistiche dunque, ma anche attività di recupero del materiale scenico e delle figure in legno, in un continuum artistico che non si limita al palcoscenico ma che ha favorito dietro le quinte la nascita e lo sviluppo di laboratori artigianali sempre più specializzati e di figure qualificate sia per muoversi tra fili e bilancini che per il restauro delle marionette. A rendere nel corso degli anni significativa la presenza della Compagnia Carlo Colla e Figli sul panorama culturale meneghino è stata proprio questa attività a tutto tondo – tanto affascinante quanto ancora sconosciuta ai “profani”- unita ad una continua esplorazione di altri ambiti artistici e ad una costante ricerca di innovazione: importanti al riguardo sono ad esempio la collaborazione con ricercatori in campo musicale e il recupero del patrimonio musicale per marionette, che aveva visto nel XVIII secolo l’apporto di grandi compositori. Oggi la Compagnia, oltre a proseguire con l’attività teatrale in giro per l’Italia e per il mondo, è presente all’Atelier Carlo Colla e Figli, che è stato trasformato da laboratorio a spazio teatrale da duecento posti. Dal 2000 è inoltre in atto una convenzione con il Piccolo Teatro di Milano, che prevede la realizzazione della stagione milanese della Compagnia Carlo Colla e Figli presso il Teatro Studio e il Teatro Grassi: il repertorio della stagione milanese 2011/2012 comprende tra gli altri favole tradizionali come “La bella addormentata nel bosco”, “Il gatto con gli stivali” o “Ali Baba”, ma anche classici e racconti storici quali “I Promessi Sposi” o “La battaglia di Legnano”.

Carlo III Colla aveva seguito gli allestimenti tecnici nel corso dell’ultima tournèe (che aveva portato la Compagnia in Russia) ed è deceduto dopo un breve ricovero al Fatebenefratelli di Milano. « Milano ricorderà Carlo Colla continuando a coltivare l’eredità della sua opera e del suo genio», ha commentato il sindaco Giuliano Pisapia in un messaggio di vicinanza alla famiglia.

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