Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

Diritto di critica | April 22, 2024

Scroll to top

Top

Mario Monti e il miracolo impossibile - Diritto di critica

Mario Monti e il miracolo impossibile

L’ANALISI – Con l’incarico a Mario Monti in molti avvertono l’inizio di una nuova era di prosperità per l’Italia, sottintendendo con questo una grande svolta nella politica e nell’economia prossima ventura. Niente di più falso. Anzi, a giudicare dalle premesse, il futuro che ci attende è ancora avvolto dalla nebbia e i pericoli sono ancora dietro l’angolo, per due ordini di ragioni.

La prima riguarda strettamente la politica italiana: in molti hanno salutato le dimissioni di Berlusconi con spumante e trenini conga in piazza del Quirinale, come se fosse la fine di un’era, ma in realtà manifestazioni del genere non sono null’altro che figlie del berlusconismo, che ha trasformato la politica in un immenso stadio, in cui il popolo faceva un tifo feroce sugli spalti mentre i politici in campo si passavano (e si passano) la palla in un ventennale torello, mentre i problemi marcivano. Un’analisi un po’ più fredda dimostra impietosamente che l’Italia, ancora una volta, esce fuori da un ventennio disastroso solo grazie a un intervento esterno alla politica, e cioè la vendita massiccia di titoli di Stato da parte di investitori terrorizzati dal fatto che questi potessero diventare nel giro di pochi anni (fra due e cinque) carta straccia.

Checché ne dica Pierluigi Bersani – sabato sera convinto fautore della tesi secondo cui il Pd sarebbe addirittura responsabile della caduta di Berlusconi – non è stato il popolo italiano, nella fattispecie l’opposizione, a liberare l’Italia da Berlusconi. Da qui un’angosciosa domanda: non è che passata la burrasca, nel giro di qualche anno, lo stesso popolo italiano tornerà all’ovile e riconsegnerà l’Italia, se non a Berlusconi, a uno dei suoi figli, ovvero ai vari berlusconiani che oggi se ne contendono l’eredità? B. era morto nel 1996, ma fu resuscitato da D’Alema con la Bicamerale; era morto nel 2006, e si risuscitò da solo salendo sul predellino della sua auto. Date queste premesse – soprattutto quella di un Berlusconi non cancellato dal voto popolare, ovvero da un vero cambiamento nella coscienza nazionale, ma dalla sfiducia dei mercati in un Paese sempre più divorato non dagli squali della finanza, bensì da metastasi autoinflitte – chi ci garantisce che fra qualche anno non ritornerà, anche attraverso una marionetta? Il berlusconismo è un fenomeno ben lontano dall’essere sradicato.

La seconda ragione riguarda invece l’economia, italiana e internazionale: Mario Monti non cammina sulle acque, non moltiplica pani e pesci, non ha i poteri taumaturgici che molti gli hanno attribuito. Sa però quali sono i problemi del Paese, ma se consideriamo che molti di questi hanno radici decennali (alcuni addirittura affondano nella Controriforma), possiamo ben capire che non basteranno certo pochi mesi di governo del Presidente a risolvere questioni lasciate a marcire da vent’anni di politica assente, specie se questi sei-diciotto mesi saranno l’ennesima campagna elettorale continua (altro frutto del berlusconismo). I mercati magari riprenderanno fiato oggi, forse per qualche giorno, ma nuovi problemi già si aggiungono ai vecchi. Sul breve periodo si vede il ritorno della crisi del debito statunitense (il 23 novembre scade l’accordo preso ad agosto dopo il temuto shutdown); nel medio periodo l’Italia di Monti, come gran parte d’Europa, dovrà probabilmente convivere con il ritorno in recessione nei prossimi sei-dodici mesi; nel lungo periodo i problemi dell’Europa, con la sua cronica mancanza di government, specie in materia fiscale, potranno costringere il ripetersi della crisi che stiamo vivendo oggi, perché è inammissibile, fra le altre cose, un’unione monetaria senza la benché minima unione fiscale, senza contare che è inaccettabile avere una Banca Centrale incapace di lavorare da Banca Centrale perché la Germania la tiene in ostaggio.

Dobbiamo insomma renderci conto che l’obiettivo di Mario Monti non è risolvere tutti i problemi dell’Italia (ed è assurdo pensare che possa farlo in pochi mesi, tra l’altro in un Parlamento di Scilipoti), bensì fare in modo che dopo di lui possa esistere un’Italia che abbia i mezzi finanziari (ma non solo) per risolvere i propri le questioni nel lungo periodo. Non possiamo permetterci che inizi un altro ventennio (salvo piccole e precarie parentesi) di non politica, sia a destra che a sinistra.

Non può iniziare una nuova era se ci sono la stessa assenza di idee, la stessa politica da stadio e gli stessi protagonisti sciatti della vecchia, ancora lontana dal finire. Rispetto a una settimana fa abbiamo fatto solo un passo indietro, ma il baratro, specie per i giovani, è ancora due passi avanti a noi.

Photo credits | Presidenza della Repubblica Italiana

Comments

  1. Mi sembra che il Suo preziosissimo articolo non riveli nulla di nuovo, anzi una cosa sì…sfiducia nel futuro, e questo è pessimo anche se ben scritto.

    • Nessuna sfiducia per il futuro: per il lavoro che faccio sarebbe deleterio. Più semplicemente, realismo e necessità di abbassare le aspettative sulle spalle di Monti. Noi popolo italiano abbiamo combinato un guaio cui serviranno decenni per essere eliminato, e questo non possiamo farlo con l’ottimismo insensato con cui si sciacquava spesso la bocca il premier precedente, bensì sapendo le cose come stanno e rimboccandoci le mani.

  2. Napoli Antonio

    Comunque avere una persona seria li’ e’ evidentemente meglio che il nano…basta guardare di quanto sono scesi i tassi di interesse….

    • Ma comunque restiamo altini: è necessario supportare Monti anche se sarà doloroso nel breve periodo, perché altrimenti l’alternativa è il ritorno di B e dei suoi fratelli (a cominciare dal favorito, Minimo D’Alema), e ciò sarà doloroso nel breve e nel lungo periodo.

  3. Jerry

    L’unica svolta possibile ci sarà se riesce a dare risposte all’alfabeto di Rizzo e Stella:
    http://www.corriere.it/economia/11_novembre_14/I-primi-tagli-iniziare-dalla-politica-ecco-dove_9755f652-0e8d-11e1-98bb-351bac11bfea.shtml
    Ma credo che la Mafia Politica bloccherà anche lui.

    • E allora dobbiamo essere noi a fare invasione di campo invece di starcene sugli spalti a tifare, e cacciare questi mafiosi dal campo.

  4. Barabba

    Monti fara’ quadrare un po’ di conti per evitare il fallimento e rassicurare i mercati per un breve periodo, forse, ma dopo il suo mandato ritorneranno i politici che conosciamo e il vizio riprendera’ il suo corso. A meno che non ci saranno dei colpi di scena che la Goldman Sachs e il Gruppo Bilderberg ci riservano durante questo governo. A loro interessa solo che i governi possano pagare gli interessi, non che l’Italia si riprenda sul debito, loro ci vivono sul nostro debito e non possono permettere che uno Stato fallisca. La realta’ e’ che Italia e Grecia sono state date in mano alle banche e agli speculatori che hanno creato la crisi e penso che questo sia solo l’inizio della presa di potere delle lobby, forse solo un test o forse gia’ il primo passo in tal senso. Conspiracy? Forse no, forse e’ realta’. Tagliare pensioni e stipendi ormai gia’ logorati e’ assurdo, perche’ Monti non mette in programma una lotta efficace contro l’evasione, la corruzione e le mafie? Si sa ormai che ci sono fino ai 500 miliardi di Euro da attingere da quel buco nero, sufficienti per evitare assurde manovre e rimettere il Paese in piedi in pochissimi anni. Monti e’ un rappresentante delle lobby, e’ un bluff come lo fu Berlusconi quando scese in campo. E noi ci caschiamo sempre, perche’ siamo incapaci di pensare e di fare 2 + 2. Ormai e’ chiaro come il sole che a loro servono Stati con un debito e non in attivo, ci tengono in piedi giusto per pagare gli interessi, non ci vogliono curare. Sono parassiti a cui non conviene che l’ospite guarisca ne tanto meno muoia, a loro serve solo che rimaniamo in vita sufficientemente per poterci succhiare le risorse di cui loro hanno bisogno e che noi produciamo per loro. Se uno Stato va in attivo sui conti loro muoiono, se uno Stato fallisce loro muoiono. Lo vogliamo capire si o no?

    • È incredibile come in questo commento ci si lamenti di ciò che Monti farà e non farà prima in quanto membro della massoneria galattica prima ancora di sapere se andrà effettivamente a capo del governo (e con quale maggioranza, e con quali ministri e con quale programma). Si dà per scontato che taglierà pensioni e stipendi e che non farà lotta all’evasione: su quali basi? Boh, un codice segreto inserito dagli alieni in Harry Potter, suppongo.

      Mi sa che siamo un po’ prevenuti a causa di un complottismo che, essendo divertente e pure di moda, continua a deresponsabilizzare le masse: il debito pubblico (peraltro reiterate volte tagliato dal consulente Goldman Sachs Romano Prodi e altrettante reiterate volte gonfiato dalle spese pazze dei governi Berlusconi) è stato gonfiato da noi, il popolo italiano, attraverso i rappresentanti corrotti che da decenni, più e più volte, abbiamo mandato in Parlamento. Basta, se stiamo con le pezze al q è colpa nostra, non degli alieni tagliapietre.

  5. Bracconiere80

    ….ma perchè non taglia le spese parlamentari del 50%???…un senatore prende circa 25.000 euro al mese. una famiglia media italiana ci sta bene 2 anni… E quello che non mi convince di Monti.  Svegliatevi italiani!!! non guardate il rosso o il nero…questi sguazzano con i soldi NOSTRI!! RIPETO SOLDI NOSTRI!!ù