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Diritto di critica | March 29, 2024

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Gay: "E adesso multateci tutti". Blitz davanti all'ambasciata russa - Diritto di critica

Gay: “E adesso multateci tutti”. Blitz davanti all’ambasciata russa

di Andrea Tornese

“Adesso multateci tutti”: gli attivisti dell’associazione QueerLab hanno dato vita ad un fash-Pride ieri mattina, davanti all’ambasciata russa a Roma, per protestare contro la legge antigay approvata mercoledì a San Pietroburgo. La norma approvata nella città federale russa prevede multe da 120 a 12.000 euro per coloro che parlano di omosessualità pubblicamente .

“La Rivoluzione Queer non Russa”, con un riferimento alla storica campagna pubblicitaria del Manifesto, è stato lo slogan scelto dai giovani attivisti romani per lanciare un messaggio al governatore di San Pietroburgo, Georgy Poltavchenko. “Le speranze che il governatore fermi quella legge sono minime – hanno spiegato gli organizzatori – ma era importante mandare un messaggio di solidarietà alle persone omosessuali e transessuali russe”. “Anche da Roma – continuano – è importante lanciare un messaggio chiaro: è impensabile censurare l’omosessualità!”.

In base alla norma appena approvata, è definita “propaganda” omosessuale “la diffusione mirata e incontrollata di informazioni in grado di danneggiare la salute e lo sviluppo morale e spirituale dei minori”, in particolare quelle informazioni che possono creare “un’impressione distorta” delle “relazioni coniugali”.

“È evidente – sostengono gli attivisti di QueerLab – che questa legge potrà essere usata, e sarà sicuramente usata, per ridurre le persone omosessuali e transessuali all’invisibilità, per schedare le associazione lgbt e per impedire le manifestazioni pubbliche come i gay pride”. E proprio per rivendicare il diritto a manifestare l’orgoglio e la visibilità, i manifestanti hanno sparato coriandoli e lustrini colorati come durante le parate dei pride.

Comments

  1. Stefano

    Come se l’omosessualità fosse una scelta o una malattia!! strano questo accanimento, chissà perchè… magari quel governatore si è persino sposato per nascondere…..