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Diritto di critica | April 19, 2024

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Il Pdl lascia la maggioranza. La mossa di Berlusconi per far cadere Monti

L’ANALISI – I senatori Pdl non votano la fiducia e lasciano l’aula. La crisi politica pare a un passo, con il Partito democratico che chiede a Mario Monti di salire al Quirinale.

La mossa di Berlusconi. Se il Pdl “stacca la spina” al governo tecnico, dietro la mossa di Berlusconi è quanto mai sottile: dare un segno di rottura agli italiani e al partito, rispetto a una situazione politica ormai impantanata e – almeno per il Pdl o ciò che ne resta – insostenibile. Ma togliendo la fiducia al governo Monti, Berlusconi spera anche e soprattutto nell’effetto schock su quanti – in questo dicembre di tredicesima mancata – davvero non sostengono più il peso dei provvedimenti decisi da un governo di Professori che sempre più spesso sembrano lontani dalle difficoltà del Paese reale. E Berlusconi potrebbe quindi apparire come il salvatore di una patria ormai fragile e di cittadini esasperati.

Il Cav. guarda alla Lega. Lo strappo di Berlusconi, inoltre, porta in dote anche la rinnovata amicizia con la Lega di Maroni, che già ieri si era fatta vedere a braccetto con Giulio Tremonti, con l’ex ministro dell’Economia pronto a sostenere la lista di “Bobo” in Lombardia. “Abbiamo deciso di stringere un accordo per le prossime elezioni – ha detto Maroni – Tremonti presenterà una sua lista a sostegno della mia candidatura in Regione Lombardia”. L’accordo, ha precisato Maroni, “riguarda anche le elezioni politiche quando ci saranno”.

Ma lo spread risale. In parallelo, però, i mercati sono attenti. E in concomitanza con l’abbandono dell’aula da parte dei senatori Pdl, lo spread ha ripreso a correre: alle 12.15 era a 330, per poi ridiscendere di poco, assestandosi a 325. Il tutto mentre il Pd attende fremente di capitalizzare il vantaggio elettorale che le primarie – esercizio di democrazia apprezzato dai cittadini – gl’ha assicurato.

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