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Diritto di critica | March 25, 2024

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Ingroia: Bersani non credibile su F35

Un F35 in voloIl Partito Democratico ha la memoria corta, pare. Nel 2009, sotto il governo Berlusconi, nessuna voce democrat si levò contro l’acquisto degli aerei F35, che avrebbero dovuto essere la “spina dorsale della forza aerea nazionale nei prossimi quarant’anni”. Ora Bersani, in piena campagna elettorale, parla di cancellare il programma. Contro di lui Ingroia, ma anche il Partito dei Diritti dei Militari: “Bersani non sei credibile, i fatti smentiscono.”

La battaglia civile contro l’acquisto dei caccia bombardieri F35 Joint Strike è iniziata almeno 5 anni fa, con i primi progetti in Parlamento. La maggioranza di Berlusconi propose (e approvò) il programma di acquisto di 113 velivoli per un costo complessivo di 17,7 miliardi di dollari (2,7 già sono stati spesi dal nostro Governo per la progettazione e la realizzazione dei primi esemplari. Lo stesso Partito Democratico, nel 2007, appose la firma all’accordo con gli Stati Uniti per la costruzione dei caccia, per mano di Lorenzo Forceri. E sempre il PD, ricordano i resoconti parlamentari, votò contro un ordine del giorno con la mozione di stralcio dell’acquisto, sostenuta da Radicali e Sel.

“Bersani dice una cosa e ne fa un’altra. L’accordo Italia-Usa per l’acquisto degli F-35 porta la firma di Lorenzo Forceri del Partito Democratico (2007)”. Flavio Lotti, già coordinatore della Tavola della Pace e candidato di Rivoluzione Civile alle elezioni politiche, è critico sulle parole del leader Pd: “A guardar bene oltre il fumo della propaganda, Bersani non vuole tagliare le spese militari. Vuole solo tagliare le spese per gli F-35. Attenzione alle parole, ‘tagliare le spese per gli F-35’. Bersani non ha detto che non vuole comprare gli F-35, ma solo che ne vuole comprare di meno. Magari non 90 ma 70 o 50 o 30. Qual è il numero giusto per Bersani? Qualcuno glielo chieda per favore. Nel frattempo – continua Lotti – gli italiani devono sapere che l’Italia ha già speso 2,7 miliardi di dollari per comprare questi cacciabombardieri con il pieno consenso del Partito Democratico”. 

Dal Pdm, Luca Marco Comellini non è meno critico: “Bersani non vuole ammettere di non essersi opposto alla scelta di finanziare il programma di acquisizione (Atto di Governo n. 65) su cui la partitocrazia ha espresso il suo parere favorevole nell’aprile del 2009.” Il segretario del Partito per la tutela dei Diritti di Militari e Forze di polizia (Pdm) candidato nelle liste “Amnistia Giustizia Libertà” sottolinea come “per tre anni il PD non ha fatto altro che bocciare ogni nostra proposta di riduzione delle spese militari e in particolar modo il taglio del costoso programma per l’acquisto dei caccia F35 quindi le dichiarazioni sulla necessità di rivedere le “spese militari” sono solo propaganda elettorale.”

Comments

  1. gargamella incarna molto bene la falsità della partitocrazia

  2. se posso aggiungere, è di circa una settimana fa la notizia che gli F35 hanno qualche problemino con i fulmini per cui non sono abilitati a volare entro 25 miglia dai temporali…..