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Diritto di critica | April 19, 2024

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Tagli politica, Pd e Pdl stringono la cinghia


taglio costi politica

Tagli lacrime e sangue per il Partito Democratico, budget ridotti e benefit eliminati. A via delle Sette Chiese tremano tutti per l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, ormai dato per scontato. Anche nel Popolo della Libertà si taglia, ma in tutt’altro stile: Brunetta, neoeletto capogruppo, licenzia l’intero staff (98 assistenti) e punisce i commessi parlamentari “impertinenti”: però si fa rifare l’ufficio coi soldi del partito e ci piazza 4 sue segretarie personali.

Austerity verde. Il Pd deve dimagrire. Il tesoriere Antonio Misiani vara un piano di ristrutturazione “lacrime e sangue”, un “severo ridimensionamento dei costi”, che dovrà preparare il partito allo tsunami del finanziamento ai partiti (presto abolito, scommettono in casa democrat). Viaggi, consulenze esterne, gruppi, forum: si deve ridurre ogni costo superfluo. Già gli abbonamenti ai giornali spariscono. I budget di Segreteria Nazionale e Giovani Democratici verranno tagliati del 75% rispetto al 2012: e il 2013 sarà all’insegna dell’austerity. Salva, ma con risparmi massicci, la tv Youdem. “Voglio evitare ad ogni costo i licenziamenti”, spergiura Misiani: ma l’aria che tira spaventa l’intero apparato Pd. Diventerà un “partito leggero” come il M5S o deflagrerà nella penuria di mezzi?

Il Gigante Brunetta. Anche in casa Pdl si risparmia, ma in tutt’altro modo. Il nuovo capogruppo alla Camera, Renato Brunetta, ha preso possesso degli uffici parlamentari con grinta da dittatore: all’ingresso un commesso non l’ha riverito abbastanza, dieci minuti dopo l’ha deferito al segretario generale di Montecitorio, Ugo Zampetti. Nel suo ufficio ha preteso l’immediata sostituzione di un televisore Toshiba di 2 anni con un 50 pollici al plasma, pagato ovviamente dal partito. I tagli? Brunetta il furioso ha subito licenziato l’intero staff in servizio, i 98 assistenti della passata legislatura (anche i 36 calcolati per un corpus parlamentare ridotto ad un terzo). I deputati pidiellini hanno trovato gli uffici vuoti, della serie: “fate da voi”. Lui, intanto, ha installato già le sue 4 segretarie personali, passate direttamente dalla Free Foundation al libro paga Pdl. Ma d’altronde è il capo, no?

Facce diverse della stessa smania – un pò mediatica, un pò disperata – di mostrarsi “pronti al sacrificio”: al demone dell’antipolitica bisogna sacrificare l’impossibile. Ma al di là del populismo, cosa cambia?

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