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Diritto di critica | April 19, 2024

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Beppe Grillo, l'immigrazione clandestina e l'informazione comparata

Lernerdi Lorena Bruno

Oggi facciamo informazione comparata. Sul sito dell’Ansa si può leggere un brevissimo post in merito all’emendamento del M5S che propone l’abolizione del reato di clandestinità. Conciso, oggettivo, come i comunicati devono essere, del resto.

Un lettore senza fretta potrebbe aver voglia di approfondire la notizia, con un pensiero ancora rivolto ai morti di Lampedusa. E ci si potrebbe imbattere nella riflessione di Gad Lerner su Twitter, che approva caldamente l’abolizione di questo reato che nei giorni scorsi aveva definito “assurdo”, riportando però anche le proteste che fioccano sul blog di Grillo. Eppure stamattina è comparso un post di Andrea Mollica sul blog dello stesso Lerner, che racconta di “un’importante vittoria in commissione giustizia”; riporta – come del resto fa Repubblica – le parole di Maurizio Buccarella, uno dei senatori 5 Stelle che ha presentato l’emendamento: “Siamo orgogliosi di aver eliminato il reato di immigrazione clandestina che portava disagi e anche dei costi, oltre ad essere una norma ingiusta. Orgogliosi perché in questi giorni vediamo il paradosso della procura costretta a mettere sotto indagine chi presta aiuto. Io in Puglia facevo il difensore d’ufficio e ho difeso tantissimi immigrati, iracheni o afghani che fossero, e in ogni caso ho visto che si metteva in moto la macchina della giustizia per niente, tra l’altro con dei costi. Era una norma demagogica del centrodestra e della Lega, priva di una portata concreta”.

Tuonano le proteste della Lega e della Gelmini che commenta, brillante come suo solito, “Ma siamo impazziti?”, e rimane l’eco delle parole del senatore Buccarella, della sua esperienza da difensore d’ufficio, fa capolino il pensiero che forse un po’ di umanità ha fatto ingresso pure alle Camere. Non si fa in tempo a formulare in modo nitido questo pensiero che, sempre nel lungo post di Mollica, spunta il link del post di Grillo che smonta tutta l’idea positiva che veniva fuori dall’articolo di Repubblica, dal tweet di Lerner e dalle parole del senatore Buccarella. Fermi tutti, abbiamo scherzato: “con questo emendamento le espulsioni dei cittadini irregolari potranno procedere per via civile, senza inghippi, senza inutili spese burocratiche“.

Ci si fermasse ad una sola fonte, si perderebbe la natura sfaccettata dell’informazione che non permette mai di sapere davvero tutto, nonostante la tecnologia. La lingua è imperfetta, non agevola una comunicazione che sia biunivocamente intesa allo stesso modo. Pirandello rimane attuale più che mai: la verità non esiste, destinata com’è ad essere sempre soggettiva, ognuno la interpreterà a modo suo.

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