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Diritto di critica | April 19, 2024

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Grazie dei fior - Top 10 non autorizzata del Festival di Sanremo2015

di Luca Sabia

Al decimo posto. Ma chi te Manna? Claudia Megrè è la vera vincitrice del festival. Scartata da Carlo Conti, la partenopea canta a tutto volume Tatuami nello spot di Coconuda. Il pezzo diventa un tormentone e sul web il più gradito. Gongola il produttore, Dino Manna: “Non sappiamo perché non sia stata presa a Sanremo. Col senno del poi, meglio così”.

Al nono una magistrale Lucarelli che twitta: Se fossi un uomo la vivrei come una profonda ingiustizia ‘sta cosa che la Tatangelo si accoppia con D’Alessio #Sanremo2015 – Quindi un Gigi da #sevabbbè

@stanzaselvaggia Cara Selvaggia se mi avessi provato non ti saresti per niente pentita…Mi dispiace ma per me sei vecchia, troppo vecchia!

@_GigiDalessio_ milf Gigi, si dice milf, non vecchia. Madonna Santa mi tocca insegnare i fondamentali a ‘sti cinquantenni..

Stoccata e match.

All’ottavo, mia moglie, che vista la brutta cera di Raf mi fa, “amore googla malattia Raf per favore”. “Sembra solo una bronchite, tranquilla”.

Al settimo Twitter, vera colonna portante di questa edizione del Festival perché il festival della canzone è nazionalpopolare non perché va su RaiUno.

Il sesto ad Arisa e al suo anestetico. La Betty Boop lucana si inceppa nella presentazione di Annalisa Scarrone per colpa di un anestetico che “lo consiglio a tutti”. Autore della prescrizione, il Dottor Ferlito si affretta a chiarire: “Non le ho dato nessun farmaco particolare, solo un banalissimo antinfiammatorio”.

Al quinto posto il glamour in gara e la stroncatura di Marco Masini da parte di Vanity Fair: “Non basta mica una cravatta allentata per sembrare Mickey Rourke in 9 settimane e 1/2. Chiaro?”

Al quarto il bacio mancato tra Albano e Romina.

Gradino basso del podio per Fiorella Mannoia che nel messaggio di auguri a Chiara nella serata finale dà una lezione di modestia: “Nessuno resta insensibile a quel palco, nemmeno quelli più grandi come me”.

Piazza d’onore per i vincitori del Festival: Il Volo. E te pareva! Ma come, vince il Festival un clone?! Il Volo fu infatti un gruppo fondato nel 1974 su iniziativa di Mogol e della Numero Uno come evoluzione della Formula 3, come recita Wikipedia: “Il gruppo produsse due dischi con musiche proprie e testi di Mogol, nel 1974 e nel 1975, e quest’ultimo, con il titolo di Essere o non essere? Essere! Essere! Essere! è considerato uno dei capolavori del progressive italiano”. Troppo per Sanremo, oggettivamente. Peraltro nella serata in cui apre la PFM!

Primo posto per Sammy perché è una bella storia. Dura, ma raccontata con ironia e leggerezza.