Il 110 e lode non conta più. È l’università a fare la differenza - Diritto di critica
Il 110 e lode? Presto potrebbe non contare più. Nel Curriculum interesserà invece il prestigio dell’università di provenienza. Queste alcune delle novità del piano di studi che sarà discusso venerdì prossimo in Consiglio dei Ministri relativamente al valore legale della laurea e del suo valore nei concorsi pubblici. Nuove regole per valutare il merito. Valutare la persona in base alle sue singole competenze e non al famoso “pezzo di carta”.
Università a confronto. Il Governo è pronto a presentare un provvedimento che farà molto discutere. È prevista infatti la creazione di un nuovo sistema di valutazione del valore specifico dei diplomi di laurea ossia la qualità, la serietà, il prestigio accademico dell’università che lo ha rilasciato. Le università non saranno più considerate tutte uguali e quindi anche i loro laureati saranno valutati in modo diverso. Un laureato dell’università “La Sapienza” potrebbe essere valutato diversamente da uno dell’Università degli Studi di Bari. Un 110 preso alla “Bocconi” non considerato alla pari di quello ottenuto presso “Roma Tre”. Ciò che di fatto avviene già per la selezioni di candidati da parte di aziende del settore privato verrebbe così trasferito anche al settore pubblico. Un provvedimento che non convince anche solo dalle premesse. E immancabile, su Facebook, è spuntata la pagina “Per un’università meritocratica“.
Voto e corso di laurea non contano più. Le novità del provvedimento non finirebbero qui. Se da un lato le università di provenienza potrebbero costituire un criterio discriminante o di vantaggio nella ricerca di un’occupazione, al contrario non lo sarebbero più i voti di laurea e il corso di laurea scelto. Tradotto, questo significherebbe che ai concorsi pubblici tutti potrebbero presentare domanda di partecipazione. Basta avere il titolo. Si fa riferimento soprattutto ai concorsi per i quadri dirigenziali mentre si escludono quelli che prevedono competenze specifiche come le materie ingegneristiche. Anche per quanto concerne la votazione finale della laurea, i candidati sono su un livello di parità. Che sia un 110 e lode o un 98 non importa. Secondo il piano, il voto non costituirebbe più un elemento di punteggio. L’intento del provvedimento sarebbe infatti quello di valutare le reali capacità che il candidato è in grado di dimostrate durante il concorso a prescindere dal suo curriculum.
Regole nuove che nel settore privato sono di fatto già attuate ma che per la pubblica amministrazione costituirebbero una vera e propria rivoluzione. Confindustria è decisamente favorevole nei confronti di questa svolta che considera in linea con la politica della liberalizzazione e più giusta nei confronti delle università meritevoli. Tuttavia ritiene che si dovrebbe parallelamente intervenire per aiutare gli studenti e le loro famiglie nella scelta dell’università e della facoltà, scelta che si rivelerà determinante per il loro futuro.
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ma voi la state facendo una questione di pubbliche e private cari miei. in cima a tutte le classifiche ci sara sicuramente il politecnico di milano(statale) e finalmente starete tutti zitti. perchè la differenza fra le università c’è: ECCOME
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ma non dire minchiate
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I pregiudizi non sono altro che il risultato di una mente poco aperta, poco evoluta e poco informata.
Una ragazza del sud che ha potuto permettersi solo una facoltà di secondo piano ma che ha sempre dovuto sacrificarsi per andare avanti sia nello studio che nel mantenersi.
Il tuo commento non da giustizia a tanti ragazzi che si son trovati nella mia situazione -
Mi auguro davvero che tu non sia iscritto all’università, perché un ragionamento limitato e parziale come il tuo sarebbe una riprova del fallimento del sistema d’istruzione italiano. Sud=cazzeggio? Vienilo a dire a tutti gli studenti che passano le giornate sui libri per passare ogni singolo esame, e poi ne riparliamo. L’università dovrebbe non solo preparare delle figure professionali, ma anche delle persone civili ed aperte…nel tuo caso, non mi sembra sia accaduto. In ogni caso, valutare diversamente le università è una cosa profondamente scorretta, che non tiene conto che persino le tasse di una qualunque statale sono astronomiche e non tutti hanno grandi disponibilità economiche. Oltretutto, in un momento di crisi come questo, bisognerebbe pensare a stanziare più fondi, altro che riformare il valore della laurea!
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Quale sarebbe la differenza?
Gente come te è brava solo a parlare per dare aria alla bocca.
Mio caro/a, ti invito ad affrontare un esame dell’Università del Salento e poi, se riesci a superarlo con 18, ne riparliamo.
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Quindi se io ho il papà ricco che può pagarmi la retta di un’università prestigiosa e vado avanti a 18 per 5 anni, ho più vantaggi rispetto a chi si fa un mazzo così e non può permettersi di andare ad un’università diversa da quella dietro casa? Uh… Mi ricorda il sistema italiano per le multe stradali…
Sono felice di essere emigrata.-
non credo il diverbio nasca tra pubblico e privato ma bensi, tra le stesse università pubbliche che libere di autogestirsi non sono assolutamente equiparabili tra loro.
Esempio: studente di ingegneria a Pisa, media esami 20 passa a Siena, sempre stessa facoltà, miracolosamente la media sale a 27…Spiegazioni plausibili??
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Ahahahahah!!!! Perfetto, così chi comanda non dovrà neanche più prendersi la briga di rispettare il possesso di titoli di studio per “imbucare” il raccomandato di turno… bisognerà aspettarci di andare dal cardiologo in possesso di regolare laurea in archittettura!!!! (è una provocazione, eh!?)
Pensare di migliorare l’efficenza della selezione delle assunzioni per il settore pubblico modificando i criteri di selezione formali, senza rendersi conto che il problema è la selezione EFFETTIVA, che viene fatta su criteri clientelari e relazionali anzichè meritocratici, è soltanto una presa per il culo!!!
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Giusto… bisogna sempre aspettare che ce lo mettano nel didietro prima di lamentarci che non ci piace!!!
MA CHE STAI A DI’???
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si chiama MERITOCRAZIA, così quelli che pagano per laurearsi il pezzo d carta se lo potranno mettere… lì!
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MI sembra ovvio si stia parlando della stessa cosa. Cos’è un dipartimento se non la summa dei suoi docenti? O per dipartimento pensi che io intedessi le mura? Ma andiamo…ovvio che mi riferivo ai professori.
Valutare i singoli outcomes dei docenti sarebbe probabilmente il massimo, ma la vedo dura. I vari H-index e ranking sono sempre e solo numeri. Andrebbe valutato sia il dipartimento per quanto riguarda l’impact factor delle pubblicazione (in rapporto alla gente che ci lavora) sia la qualità della didattica. Dunque fornire finanziamenti mirati alle università premiando quelle che riescono a mantenere un buono livello nella maggior parte dei dipartimenti.
Purtroppo, e lo vedremo presto, siamo in Italia e non avremo una SANA e REALE valutazione in nessuno dei due ambiti.
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era ora! finalmente un po di giustizia! cosi quelli che studiano in università che per ovvi motivi sono pessime e di basso livello, e prendono comunque voti alti si attaccano. volete mettere un 100 del politecnico di Torino con un 110 dell’università di Salerno??? dai non scherziamo
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E’ vero che di Università ce ne sono troppe. Ma dire, ciò che dici, non è giusto. Ciò che conta oggi è il denaro, ma figurati se a qualcuno interessa la cultura. E infatti i risultati si vedono…
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luca ma per piacere…………stai sckerzando tu???? ma come ti permetti di insultare così le università……..se proprio vogliamo dirla vorresti mettere la facolta di biotecnologia di napoli con quel surrogato che vi fanno imparare a torino o ad altre parti? dai almeno a noi è una facoltà da voi è un ramo di qualcosa…..
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tu frequenti l’università al sud immagino, sei mai venuto al nord solo per vedere di persona le università? be io sono al nord e oltre a esser venuto al sud ho anche degli amici che frequentano università come la federico II, sono completamente differenti, magari i professori saranno anche bravi, non lo metto in dubbio, ma le possibilità che da un università del nord, al sud se le scordano, ma mica per colpa dei prof o degli studenti, semplicemente perchè le risorse che il sud può investire nella ricerca e nello studio sono nettamente inferiori di quelle del nord, e non lo dico io! per non parlare poi della gestione delle facoltà! penosa.mi ricorderò sempre un annuncio della federico II dove diceva che le lezioni erano cancellate per l’incontro napoli-bayern! ma ci rendiamo conto? ti sembra serio? ora magari dimmi che l’hanno fatto per prevenire eventuali disordini che allora perdi totalmente di credibilità.
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il problema è cosa sai non dove ti laurei…finiamola con i discorsi inutili!
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ma che cavolo dici scusami? tu chi sei per permetterti di giudicare la laurea di un altro? può anche non avere chissà che prestigio una determinata università ( che non sia la bocconi o altre).. CIò KE CONTA è COME TI PREPARI NEGLI ANNI IN CUI FREQUENTI QUELL’UNIVERSITà! ognuno deve prendere sul serio ciò ke fa ed è così che anche se esce con 110 e lode deve dimostrare che Sà determinate cose e sarà in grado di fare bene il suo lavoro! no che ha avuto la laurea facile!!! io frequento il corso di scienze dell’educazione all’università di Bari! il mio corso viene chiamato ”delle MERENDINE” !! va bene ci sn dei prof un pò alla mano che mettono voti alti, ma io dimostrerò ke nn è vero xkè SO!! assurdo ciò ke vuole fr Monti!!! chi nn ha i soldi per pagarsi le università come la Sapienza e altre? —-> tutti disoccupati!!!
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prima di parlare vieni a vedere di persona come viene gestita un università qui e che opportunità ti offre, come ho scritto in altri commenti l’università forma uno studente non solo facendo studiare dei libri ma dando anche possibilità di stage ed erasmus, ovviamente il tutto all’estero e senza sborsare una lira (e fidati che sono stage molto ma molto seri), l’università di Bari ti da queste possibilità? dubito, per il semplice fatto che al nord hanno più risorse da spendere per la ricerca e la formazione dello studente, e non venirmi a dire che non potevi permetterti di venire al nord perchè ti coprono di borse di studio, l’unica difficoltà sai qual’è? studiare. ah, come mai nel 2008 sono state arrestate sei persone dell’università di Bari? conosco gente che frequenta l’università al sud e che conosce quelle del nord, e infatti è pienamente d’accordo con me
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e comunque se le vostre università del sud sono cosi prestigiose perchè i tuoi colleghi non se ne stanno li invece che venir qui ad occupare posti?? ci sarà un motivo non credi?
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Infatti l’università di Salerno è di gran lunga più prestigiosa del PoliTO. Studia bambino studia.
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Infatti l’università di Salerno è di gran lunga più prestigiosa del PoliTO. Studia bambino studia.
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La differenza tra università c’è eccome. Ma il punto è che questo non è legato sempre al prestigio… un esempio la facoltà d’ingegneria informatica dell’UNICAL è risultata tra le prime 100 al mondo come preparazione offerta secondo uno studio dell’ARWU, l’unica Italiana insieme al politecnico di Torino a rientrare in una classifica internazionale in discipline di computer science… Ma l’università non ha nessun prestigio, (ne gli altri corsi di laurea sono fatti bene allo stesso modo). Un laureato in ingegneria informatica o matematica informatica di tale univeristà è giusto venga declassato perchè non viene da un’università con un grande nome??
Non facendo contare il corso di laurea ne la preparazione effettiva ma basandosi sul prestigio è ovvio avvantaggeranno le università “famose” e con tanti soldi.
La Bocconi per dirne una ha prestigio ma gli esami sono decisamente facili, e chi lo nega lo fa per difendere la propria università senza onestà, ho parecchi amici alla Bocconi e senza sapere una ceppa passando la vita tra locali e divertimento, e viaggi… gli basta studiare poche ore e si danno gli esame agevolmente.
INUTILE MENTIRE, PERCHE’ SO BENE QUELLO CHE DICO CARI BOCCONIANI.
(Stessa cosa per la Luis, dove gente di preparazione nulla si laurea a tempo di record.)Ma la Bocconi è famosa, è un’università di riccastri quindi di sicuro con questo metodo verrà messa su un piedistallo… idem per le altre università grandi solo nel nome o nella loro storia passata.
La validità di un’Università cambia da corso a corso e di anno in anno, dipende dall’organico del periodo in ogni rispettivo corso, la preparazione trasmessa NON dipende dalla storia dell’ateneo o dal prestigio del nome, e perciò VA valutata anno per anno sulla base della PREPARAZIONE.
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lo so io che preparazione forniscono, ho tanti amici iscritti Luis e Bocconi: anche le capre patentate passano gli esami subito e si laureano in breve tempo con pochissimi sforzi… l’unica difficoltà è potersi permettere di pagare le rette
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senti, lo so che l’invidia è una brutta bestia, vieni a farti un attimo la mia sessione d’esame e poi voglio proprio vedere se riesci a dirmi che questo si chiama “pochissimo sforzo”.. ridicolo
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ahahah!!! ma cosa stai dicendo?? mai sentito parlare di borse di studio? qui a Trento te le tirano dietro!! oltre a darti un alloggio! vala vala, basta munirsi di buona volontà e poche chiacchiere e ovviamente informarsi prima di parlare perchè se vuoi, puoi! poi se hai nostalgia degli amici e parenti e quindi vuoi stare a casa tua, beh allora non venirmi a parlare del problema dei soldi.
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ah beh…detto da uno che viene da una regione a statuto speciale che viene ricoperta di denaro da Roma Ladrona….
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Valutare le reali capacità e non la laurea?? Mi sembra più che giusto. Ma sarà veramente così?? Per quanto riguarda, l’insegnamento e le relative graduatorie, come si agirà?? Dato che molti pagano (e tanto) corsi di alta formazione per avere anche solo 3 punti in più?
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che vergogna!la discriminazione pure in questo…la meritocrazia muore difinitivamente…finiamole con queste assurdità;il voto o l’università non conta nulla(troppe le variabili)le persone vanno valutate per quello che sono e che sanno…che tristezza vedere che chi va in certe facoltà(ma qual’è il merito e l’impegno nell’avere un genitore con i soldi?solo caso )pur essendo ignorante scavalcherà chi invece ha dei meriti…di male in peggio…
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senza parole!sei per caso leghista?
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assolutamente no! anzi li odio i leghisti! si anch io sono senza parole leggendo tutti sti commenti! basta parlare con un po’ di gente che frequenta le università del sud per capire la reale differenza, Trento, Torino o Milano non ti fanno solo studiare, ti fanno fare esperienze che al sud se le scordano, ma mica è colpa delle persone, il problema è che al sud non ci sono i soldi per fare progetti che al nord si possono permettere, e che servono a formare uno studente
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Caro luca, ho letto un po’ di tuoi commenti… Partendo dal presupposto che studio a Torino (non al caro politecnico, ma presso l’umile università degli studi), ripeti sempre le stesse identiche cose!! Ma non t’annoi? In parte sono d’accordo con te, o meglio, con la proposta di legge, perchè non tutte le università sono uguali, ma non c’è la distinzione nord=buona università, sud= merda!! Ma ti rendi davvero conto di quel che dici? Il tuo è un discorso razzista, e per di più infondato, e poi, magari non te ne sei mai accorto, ma di gente che non si può permettere di studiare fuori ce n’è eccome, e non ha diritto alla borsa di studio perchè un reddito annuo di 20.000 euro è da ricco, oppure perchè la regione non stanzia i finanziamenti per coprire le spese delle borse (vedi Torino, 12.000 borsisti risultati idonei, il che vuol dire con un reddito annuo davvero basso, 4.000 borse assegnate, e gli altri 8.000 si arrangiano!)!
Pensaci prima di insultare università e persone che ci studiano, solo perchè “del sud”!
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Quindi un povero disgraziato che non può permettersi di scegliere un’università in luogo diverso rispetto a dove abita o che semplicemente non può pagare la retta della Bocconi verrà valutato meno di un bocconiano? QUESTO SI CHE è UN SISTEMA DEMOCRATICO!! Perchè i nostri politici o chi per loro non iniziano a far ritornare in Italia i figli che hanno mandato a studiare in America? Se per caso l’europa dovesse diventare una federazione in stile americano e le università italiane Bocconi compresa non contassero più nulla rispetto ad una Oxford o Cambridge per esempio… i bocconiani sarebbero ancora d’accordo con questa riforma? Non ho parole!
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forse nn hai capito!!! io vorrei ke nn ci fosse nessun cambiamento di valutazione!!.. SI dovrebbe valutare solo il percorso formativo le capacità del candidato in sede di colloqui di lavoro, a prescindere dalla provenienza!!. Se hai studiato alla bocconi e hai una media del 18 e nn sei competente nn vedo il motivo per il quale dovrebbero assumere te piuttosto che un candidato proveniente dall’università del sud con delle ottime capacità e competenze conseguite nn solo all’università ma anche attraverso altre esperienza formative.
La provenienza è un etichetta sbagliata!!!-
be dubito fortemente sia cosi!! è ovvio che un bocconiano con la media del 18 è meno preparato! io però preferirei un 100 della bocconi che un 110 di un altra facoltà, perchè so che alla bocconi (difficoltà di esami a parte) danno opportunità che in altre facoltà se le sognano, i professori della bocconi hanno contatti che nemmeno ti immagini, e quindi un bocconiano ha un’esperienza maggiore anche in campo lavorativo
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Comunque vorrei che qualcuno mi spiegasse come mai,se università come quella di Salerno,Napoli,Bari,Catanzaro,sono durissime,validissime,qualificatissime,rispetto a quelle settentrional,il 70% dei miei compagni di corso sono meridionali!Se le università del sud sono così eccelse,non mi spiego questo flusso migratorio!Mi state dicendo che nonostante la consapevolezza di avere nelle loro regioni università eccelse,si trasferiscono al nord,solo per fare serate al The Club,al Divina???Bah,da come descrivete la situazione così sembrerebbe.
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esatto! anche da me stessa cosa! anzi qui da me oltre la qualità si laureano pure a gratis!
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Il sistema attuale non mi sembra una barbarie. Avere 5 punti in più su 100 non può certo ribaltare il risultato, quando le singole prove valgono 20-30 punti. Giusto?
Vogliamo dire qual è il vero problema?? Sono i concorsi TRUCCATI. Smettiamo di truccare i concorsi e i 5-10 puntini in più per il 110L non saranno più un problema…
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e comunque, per fortuna, tutto questo accade già nei concorsi privati!
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Caro Luca, avrai già capito che sono del Sud, ma questo è superfluo dirlo… personalmente studio all’Unical. Non so se di tanto in tanto leggi le statistiche nazionali, oppure sei la tipica persona che apre la bocca solo per darle fiato. Noterai che l’Università della Calabria è valutata al secondo posto dei grandi Atenei italiani, perciò, sinceramente prima di parlare almeno documentati. Poi… a dire il vero sono stanco di vedere commenti lasciati da gente come te, perché siete soltanto parassiti e figli di papà legati a stupidi stereotipi. Fatti un giro a Cosenza e prova a laurearti in un qualsiasi corso di laurea… poi ne riparliamo… Ps. tra le prime 100 università al mondo nel campo scientifico, delle italiane figurano solo l’Unical e il Politecnico di Torino. Ho finito…
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Secondo me bisognerebbe andare alla radice del problema e creare dei criteri seri di valutazione validi per tutte le università. Ma soprattutto accertarsi che siano rispettati! Perché è innegabile che in alcune università le lodi vengono regalate!
p.s. Ma secondo voi l’Università degli Studi di Milano può essere considerata prestigiosa? Parlo della facoltà di lettere e filosofia… -
MI SEMBRA GIUSTISSIMO: sono stanca di farmi il c*** di studio, per poi avere lo stesso valore di qualche sciacqualattuge che fa economia e passeggio. E NON DITE CAZZATE, IO PER STARE nell’UNIVERSITà PRIVATA IN CUI VADO AVANTI A BORSE DI STUDIO, E VIVO ALLA CASA DELLO STUDENTE.
MI SEMBRA VERAMENTE GIUSTO. -
SCUSA, MA STAI MALE? MA STAI SCHERZANDO? IO STO ALLA LUISS, E NELL’ULTIMA SESSIONE DI DIRITTO PRIVATO SONO PASSATI 4 SU 56, DELLA QUALE 3 18 E 1 SOLO 27. QUA I VOTI NON TE LI REGALANO, TE LI DEVI SUDARE! diciamo che stai dicendo cavolate, e che magari sei una delle tante volpi qui presenti che non arrivano all’uva…
PS: io studio CON LE BORSE DI STUDIO LAZIODISU. E PAGO SOLO LA TASSA REGIONALE.
Se avessi studiato abbastanza da permettertene una, staresti al posto mio…. ma evidentemente non è così.
Ed io sto ad un collegio dove pago 250 euro, e con le spese varie diventano 400. -
luca molti del sud vengono a iscriversi nelle università del nord principalmente xchè x i corsi a numero chiuso da voi ci sono molti più posti e meno persone che si iscrivono al test di ingresso e quindi c’è più probabilità di entrare….ti faccio un esempio x infermieristica a bari lo scorso anno erano a disposizione 500 posti x 3000 che volevano entrare…
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Il diritto ad un’istruzione adeguata e soddisfacente è un diritto.. e come tale deve essere uguale per tutti, in ogni parte d’Italia essi si trovino o studino. Perciò ritengo ingiusto ed inutile che le persone vengano valutate e giudicate in base al posto in cui hanno studiato, soprattutto per un impiego pubblico.
Facciamo valere le capacità, per un’Italia veramente meritocratica! Quindi valutiamo in base a quello che una persona sa, non a dove ha preso il pezzo di carta! -
SEMPLICE…PERCHè DA VOI è PIù FACIEL ENTRARE :)
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Conosco gente con il cervello pieno d’acqua che è entrata alla Bocconi, ma fatemi il piacere -.-‘
Altra gente che dalle università di Catania, dove riusciva a stento a prendere un 23, è salito a Ferrara o Parma e son fioccati i 28, 30
Quindi, prima di osannare il nord, valutiamo i test di ingresso e la qualità degli esami, che a quanto pare, son più scadenti dell’intera rendita meridionale! -
Quando ho dovuto scegliere l’università, potevo scegliere tra la Cattolica a 25 km e Verona, che dista più di 100 km da casa. Ho scelto quest’ultima perché aveva il corso perfetto relativo ai miei interessi (editoria e lingue straniere).
Per dare gli esami di lingua devo sostenere esami di certificazione linguistica durissimi, però ho la certezza che uscita da quel posto io SO parlare perfettamente inglese, spagnolo, francese, senza contare un’ottima base di tedesco! Non parlo per somme righe, ma conosco gente che esce dalla “rinomata” Cattolica senza sapere una parola di inglese.
Non avrò il 110, ma ogni singolo punto della laurea me lo sono sudato. Perché dovrei essere scavalcata da un Pinco Pallino qualunque solo perché ha scelto l’università “giusta”? Sono gli studenti e i professori a creare il valore di un ateneo, non il nome! -
Caro Luca, tu che sei uno studioso d’elite,cioè del NORD e che frequenti università a tuo modo di vedere impeccabili, mi spieghi come mai non metti l’accento sulla a della parola ” dà”? Sai… da è una preposizione semplice; dà,invece, è la 3° persona singolare del verbo dare…io sono del sud e lo so… E tu? se vieni al sud queste cose te le insegnano!
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ecco! non sapete far altro che attaccarvi a ste boiate, dovrebbe essere palese che non metto l accento per far prima, non mi pare di scrivere un documento importantissimo! e poi cosa c’entra non ho fatto differenza fra studenti, ma fra universita, quelle del nord hanno più risorse, punto, vieni a trento a vedere i laboratori di ingegneria e scienze, poi dimmi!
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Ecco concordo… Non attacchiamoci a ste scemenze. Uno può anche non conoscere esattamente la Lingua Italiana, ma cavarsela in molti altri ambiti. L’importante è che lo si parli bene.
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Per non parlare di apostrofi e punteggiatura. Forse tu, Luca, occupi senza merito uno di quei posti che millanti tanto essere rubati dagli “studenti del sud”. E se ancora c’è qualcuno che fa differenza tra studenti del nord e del sud, vuol dire che studiare non gli è servito a niente.
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poi mi son rotto di parlare con gente che parla a caso senza sapere le cose quindi venite da noi e capirete perchè parlo cosi, in ogni caso ripeto che non ho mai detto che gli studenti del sud siano più stupidi o ignoranti, non l’ho detto e soprattutto non lo penso! ho solo parlato di opportunita diverse fra le varie università, date dal fatto che al nord si hanno più risorse per laboratori, esercitazioni stage e quant’altro, tutto cose molto importanti per la formazione di uno studente, tutto qui! quindi, alla persone che pensano io abbia fatto un discorso razzista, beh, andata a riguardarvi il significato di questa parola invece di usarla a caso.
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DianaDior,invece al nord ti insegnano ad essere uno stacanovista,e non un cialtrone!Ah,e se rimane tempo ti insegnano anche le preposizioni,però alle elementari,non all’università!
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Io frequento la facoltà di medicina all’ Università Cattolica del Sacro cuore e vi assicuro che la situazione non è come tante persone la descrivono…in primo luogo iniziamo a mettere le cose in chiaro dicendo che non è vero che le università private sono appannaggio dei ricchi. Il 50 per cento delle persone del mio corso prendono borse di studio che non solo permettono l’esonero dalle tasse universitarie,ma forniscono anche finanziamenti annui per vitto e alloggio…chi vive in collegio (per entrare serve un concorso) e beneficia della borsa non paga l’alloggio o arriva a pagare meno di chi fa la pubblica ve lo garantisco..sono umbra abito a 20km da Perugia e ho provato entrambi i test…sono entrata a tutte e due le università e non per raccomandazioni di alcun genere..i miei non sono ricchi mia madre lavora in una farmacia non di proprietà e mio padre è un geometra..sboccano sangue per mantenermi ma la verità è un’altra..qui per entrare devi superare un test dove si presentano 7000 persone per 200 posti…il 90% dei ragazzi proviene dal sud..mi hanno raccontato che da loro anatomia si fa a crocette e non so voi ma loro di certo ci tenevano a pretendere di più! Detto ció penso che vi possa bastare sentire come qui il 50% degli studenti si laurei a luglio del 6 anno con 110 e lode…non credo assolutamente siano valutazioni inappropriate..gli studenti fanno turni stressanti di reparto, frequentano lezioni obbligatorie e studiano libri in maniera maniacale per poter prendere 30..sinceramente non ho mai visto a perugia (una delle migliori facoltà di medicina in Italia) la stessa situazione sebbene conosca molte persone che frequentano il mio corso di laurea..a voi le conclusioni: programmi triplicati da sapere a memoria, nottate in reparto e qualità spesso testimoniata dai prof che sono autori dei libri che studiano tutti gli studenti d’Italia…non voglio togliere nulla alle altre facoltà,ma la differenza si vede e si sente anche all’estero…detto ció credo che sia stupido attaccarsi ad accenti o grammatica in un forum dove la metà delle persone scrive ” sà, ke, cm, fc, ne” e chi più ne ha più ne metta…a prescindere da nord o sud..
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Posso dirti una cosa? Non te la prendere, però per TUTTI la propria Facoltà è la migliore: in ogni Facoltà ci sarà SEMPRE qualche esame che sarà più semplice che in altre. Vuoi perché al professore frega poco, vuoi perché hai culo, vuoi per tanti motivi.
è inutile ogni volta dire “io ce l’ho più lungo”, perché anhe qui a Trento, che per anni è stata la Numero 1 per Giurisprudenza (quest’anno seconda), a detta delle statistiche On-Lne (che utilizzano non so quale criterio), certi esami fanno ridere ai polli!
Io credo che ci siano materie che interessano e altre che non interessano: su quelle a cui ci si tiene di più, ci si impegna e ci si deve impegnare, alle altre, almeno per quanto mi riguarda, mi basta un sapere “generale”. Io punto a fare il mio lavoro in modo EGREGIO: e a questo contribuisce il 90% la pratica (a detta dei professori e Avvocati con cui ho parlato. Ed io ci credo)Io quest’anno mi Laureo, Giurisprudenza a Trento con media del 29. Alcuni esami (es. Filosofia del Diritto), l’ho passato a CULO ma non me ne può fregar di meno. Il mio ambito è un altro.
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Sottoscrivo. Sarebbe interessante capire la base di certe classifiche e, soprattutto, i criteri delle nuove. Scommettiamo che, qualsiasi essi siano, la Bocconi sarà in pole position? Ormai non c’è più trippa nemmeno per loro e devono pur riservarsi un certo status, no?
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