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Diritto di critica | April 15, 2024

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Montezemolo imita il Berlusconi del '94: "Realizzeremo il nuovo fronte liberale" - Diritto di critica

Montezemolo imita il Berlusconi del ’94: “Realizzeremo il nuovo fronte liberale”

Aprire un fronte democratico e liberale. Questa l’idea di Luca Cordero di Montezemolo. Così, dopo i proclami, è arrivato il momento per Italiafutura di fare sul serio. Una chiara collocazione nel centro-destra. Anzi, un cantiere per un nuovo polo moderato, per riempire il vuoto lasciato dal “ritiro di Silvio Berlusconi”. Insomma, il padron della Ferrari immagina nuovi scenari politici con un partito che si inserisca tra l’Udc e il Pdl, con l’obiettivo di fagocitare parte del partito guidato da Angelino Alfano e la giovane e morente realtà di Futuro e Libertà di Gianfranco Fini, ignorato negli ultimi mesi dalla stampa e dagli italiani.

Montezemolo a destra. “L’Italia rischia di ritrovarsi priva di un’offerta politica che scommetta sul potenziale degli italiani”, si legge nel manifesto di Italia Futura diffuso la scorsa settimana. “Il ritiro di Berlusconi e la rinuncia del centrosinistra a competere nel campo delle politiche di liberalizzazione e crescita, aprono nuovamente il mercato politico italiano e forniscono enormi possibilità di ricomporre un ampio fronte politico e culturale intorno ad un progetto in grado di dare rappresentanza a milioni di cittadini”. Così Montezemolo, rispolverando la formula berlusconiana di 19 anni fa, si erge come paladino del nuovo fronte moderato.

Ma non è il nuovo Berlusconi (anche se vorrebbe). Ma probabilmente Montezemolo non è il Berlusconi del terzo millennio. Non gli mancano i soldi, certamente. Ma non possiede tv e giornali. Non potrà avere la potenza di fuoco del Cavaliere, il vecchio leader che il patron della Ferrari vuole sostituire. Anche se le similitudini con il 1993-94 sono tante, non sarà facile “scendere in campo” proprio ora. Sarà un caso ma nel documento di Italiafutura il nome del leader non compare mai. Così la proposta di Montezemolo si ritrova senza di lui, senza un leader, per ora, capace di catalizzare l’attenzione e il messaggio politico. Magari un giorno sarà la volta di Passera, alla ricerca oggi di un posto in Paradiso. Chissà. Ma in attesa dell’uomo della provvidenza, non ci resta che Monti.

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