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Diritto di critica | March 29, 2024

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Il Pdl contro Monti e Passera: "State bloccando Mediaset" - Diritto di critica

Il Pdl contro Monti e Passera: “State bloccando Mediaset”

“Più luci che ombre”, continua a ripete un esponente del governo uscito dal vertice di maggioranza di ieri sera. Ma non bastano nemmeno le parole di Monti a rassicurare gli animi: “C’è un nuovo patto politico”. Sì, è vero che dal vertice c’è stato l’ok al pacchetto sviluppo, ma su un punto (non di poco conto) il governo trema. La decisione definitiva di abolire il beauty contest sulle frequenze tv non è andato giù al Pdl.

Frequenze tv, il Pdl isolato. Ad allarmare sono state le parole preoccupate di Pierluigi Bersani, appena uscito dal vertice di maggioranza: “Vedremo come oggi si sbroglierà la cosa”. Dietro, secondo alcuni del Pdl, ci sarebbe lo zampino degli stessi democratici che, in commissione Finanze della Camera, avrebbe ottenuto modifiche del testo concordato tra i partiti di maggioranza e il ministro Passera. Nonostante il No del Popolo delle Libertà, i cambiamenti (che escluderebbero Mediaset dalla gara) sono stati approvati. Berlusconi è furioso con Gianni Letta, incapace, secondo voci di corridoio, di trovare una strada “diplomatica”, mentre l’ex ministro dello sviluppo economico e comunicazioni Paolo Romani se la prende con lo stesso Passera: “Questo emendamento non consentirà a Rai e Mediaset di partecipare alla gara. Un fatto gravissimo e da irresponsabili”.

“Così Mediaset non può partecipare alla gara”. Non basta nemmeno il via libera della Ue. Per il Pdl quel testo non va bene. Il problema è complesso. Il governo, seguendo le linee guida europee, ha imposto un limite di 5 multiplex (bande di frequenza) per ogni impresa televisiva. Rai e Mediaset ne hanno già quattro, ma a breve disporranno di un ulteriore multiplex a testa, per via della conversione dei vecchi canali analogici in digitali. Romani accusa il governo di anticipare questa conversione per non permettere al duopolio Raiset di partecipare alla gara. Ma Passera, nel pomeriggio, respinge le accuse di inciucio con i democratici, spiegando che in realtà questa conversione avverrà dopo le assegnazioni e che comunque, per favorire la concorrenza, non sarà toccato il limite dei 5 multiplex per azienda televisiva. Così, nel Popolo delle Libertà monta la rabbia: sono in molti a chiedere ad Alfano di protestare con forza durante il vertice serale che ha rischiato di fallire.

Solo i dati negativi del Fondo monetario internazionale hanno permesso alla strana maggioranza di non interrompere il dialogo in un momento così decisivo. Forse anche Alfano sa che gli interessi dell’Italia sono più importanti di quelli di Mediaset.