Regione Lazio: Ecco un nuovo caso "Fiorito". Caos nel gruppo dell'Idv
Lo scandalo Fiorito si allarga. Non solo in altre regioni, ma nello stesso Consiglio del Lazio. Questa mattina la Guardia di finanza ha perquisito vari uffici. Nel mirino, questa volta, esponenti dell’opposizione. I militari hanno acquisito la documentazione contabile sul gruppo consiliare dell’Italia dei Valori. Gli inquirenti ipotizzano, infatti, per il consigliere dell’Idv Vincenzo Salvatore Maruccio, segretario regionale del partito ed ex assessore ai lavori pubblici della precedente amministrazione regionale guidata da Piero Marrazzo, il reato di peculato.
“Come Fiorito”. Come nel caso di Franco Fiorito, l’indagine riguarda una consistente distrazione di fondi destinati al gruppo consiliare. In sua favore, infatti, risulterebbero assegni e versamenti in contanti senza alcuna motivazione o con motivazioni del tutto generiche. Secondo il pm Stefano Pesci, sarebbero 500mila euro i soldi destinati al partito che Maruccio avrebbe preso – presumibilmente per uso personale – negli ultimi due anni. Ma la cifra potrebbe essere ben maggiore. Infatti, il pm sta verificando se a questa somma vadano aggiunti circa 200mila euro di prelievi in contanti da due conti del gruppo dell’Idv effettuati negli ultimi 12 mesi.
Una segnalazione della Banca d’Italia. L’inchiesta nei confronti di Maruccio sarebbe scattata in seguito ad una segnalazione della Banca d’Italia e inviata alla Guardia di Finanza di movimenti bancari sospetti. La Procura di Roma ha così disposto le perquisizioni nei confronti dell’esponente dell’Idv che sono state eseguite oltre che nelle sue abitazioni a Roma e negli uffici della Pisana, anche a Maierato, in Calabria.
I colleghi lo difendono ma Di Pietro vuole la sua testa. Dall’Idv laziale smentiscono qualsiasi utilizzo di questi soldi per usi privati. “Io sono stata assicurata che i fondi del gruppo sono stati utilizzati solo per finalità politiche: il gruppo ha pagato per le iniziative sulla sanità o per l’affitto della sala per una iniziativa della cultura”, spiega la consigliera regionale Giulia Rodano. Ma da Antonio Di Pietro arriva l’ultimatum: “Entro le 14 Maruccio deve dimettersi”.
Twitter: @PaoloRibichini
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