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Diritto di critica | October 9, 2024

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Il ‘‘decennio d’oro’’ della Cina, tra riforme, sanità e pensioni

Fino a pochi mesi fa, Zhao Ai, un bambino di 10 anni, doveva percorrere chilometri a piedi per recarsi a scuola senza rimborsi o aiuti da parte dello stato, ora può godere di un pranzo gratuito con i compagni di classe. Come decine di milioni di famiglie, quella di Zhao vive grazie ai magri profitti che offre l’agricoltura, in una delle zone più povere della Cina, nella parte sud-ovest della provincia di Guizhou. Negli ultimi dieci anni, però, una serie di riforme ha permesso un miglioramento delle condizioni di vita: l’abolizione della tassa agricola, quella universitaria, l’ampliamento dell’assicurazione sanitaria, i rimborsi delle pensioni per le persone anziane e le agevolazioni scolastiche.

I critici parlano di un decennio buttato, di occasioni sprecate per riforme politiche, economiche e sociali. I premier Hu Jintao e Wen Jiabao hanno mantenuto la crescita a livelli elevati, ma a quale prezzo? Altri pensano che i governanti stiano lasciando uno scheletro di stato sociale sul quale far crescere diritti e libertà. “Il governo ha fatto un ottimo lavoro – ha detto al Guardian Wang Dewen, un economista della Banca Mondiale a Pechino –. All’inizio il programma di assicurazione sociale era rivolto solo ai lavoratori cinesi, poi è stato esteso anche ai migranti. Sono stati introdotti anche l’assicurazione medica e programmi pensionistici. Dei progetti ambiziosi – ha aggiunto Dewen –, mobilitando risorse per raggiungere gli obiettivi”.

Un decennio fa, 147 milioni di lavoratori delle città e 55 delle campagne avevano una copertura pensionistica. Ora, 229 lavoratori cittadini sono coperti e 449 rurali. Fino a pochi anni fa, solo il 20% delle persone che viveva nelle campagne aveva un’assicurazione medica, ora il 96%. Mentre la diseguaglianza è aumentata vertiginosamente negli ultimi dieci anni, il gap tra città e campagna è cresciuto a dismisura, con i residenti rurali che hanno un reddito pari a un terzo di quello dei residenti cittadini. Problemi come la corruzione e la scarsa preparazione dei funzionari rappresentano degli scogli difficili da superare. Come, anche, la creazione di uno stato sociale.

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