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Diritto di critica | March 26, 2024

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L’ascesa politica di Paula Broadwell e l’ombra di una ‘‘terza donna’’ dietro Petraeus

Dopo le dimissioni dell’ex generale e capo della Cia, emergono nuovi particolari sulla relazione extraconiugale con Paula Broadwell. E c’è di più: secondo il Washington Post, ci sarebbe una terza donna, una “collega” di Petraeus che avrebbe ricevuto lettere minatorie da parte della Broadwell, preoccupata del rapporto con l’ex generale.

L’indagine dell’Fbi sarebbe partita proprio dall’identificazione del mittente delle lettere, la Broadwell appunto, con contenuti sessualmente espliciti. Gli investigatori, che hanno creduto che la posta fra la Broadwell e Petraeus fosse falsa e poco consona alla pubblica figura del generale, hanno creduto che ci fosse una falla all’interno della rete della Cia. Gli agenti dell’Fbi hanno convocato l’ex capo e hanno avuto conferma che ci fosse una relazione extraconiugale tra lui e la Broadwell.

Fa riflettere l’ascesa politica e diplomatica dell’amante di uno degli uomini più potenti del mondo. Riservista dell’esercito, dopo essere stata chiamata per tre volte in servizio attivo dopo gli attacchi dell’11 settembre in materia di antiterrorismo, la Broadwell è stata anche l’autrice della biografia di Petraeus, “All In: the education of General David Petraeus”.   “Ho tratto il massimo vantaggio dalla sua politica – ha ammesso la Broadwell – per cercare comprensione e prospettive di condivisione”. Ricercatrice associata presso l’Harvard Center for Public Leadership, la Broadwell è candidata per un dottorato di ricerca al Dipartimento di Studi sulla guerra al San King College di Londra.

La biografia di Petraeus, scritta insieme al direttore del Washington Post Vernon Loeb, dopo che il presidente Obama mise Petraeus a capo della missione in Afghanistan nel 2010, ha avuto origine dalla sua tesi di laurea, L’analisi della leadership di Petraeus”. Come riservista nell’esercito, la Broadwell si è specializzata in servizi militari segreti grazie a operazioni speciali e nell’antiterrorismo. Ha preso parte anche a una task force dell’Fbi prima di proseguire la carriera accademica. Ha lavorato e vissuto in più di 60 paesi durante i 15 anni nell’esercito in analisi geopolitiche, operazioni di antiterrorismo e anti-insurrezione. In Afghanistan si è incontrata diverse volte con Petraeus e trascorso molto tempo con i suoi comandanti.