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Diritto di critica | March 26, 2024

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Alfano asfaltato da Renzi, ora è politicamente irrilevante

Alfano asfaltato da Renzi, ora è politicamente irrilevante

angelino-alfanoPoliticamente irrilevante. La prima vittima di Matteo Renzi potrebbe essere Angelino Alfano. L’ex segretario del Pdl, oggi leader del Nuovo Centro Destra, si ritrova schiacciato da un Pd improvvisamente rinvigorito da una parte e dall’altra un Berlusconi ancora agguerrito.

Renzi, il nuovo “amore” di Letta. Se prima poteva giocare di sponda con Letta e con il vechio Pd di Epifani, ora non gli restano appigli se non il premier. I due erano legati ad un doppio filo: se cade uno, l’altro lo segue nel precipizio. Sarà per questo che il premier, conscio del fatto che potrebbero cadere insieme, da una settimana a questa parte, più che fare la guerra a Renzi, prova a giocare di sponda con il nuovo segretario del Pd. Dopo lo schiacciante risultato delle primarie, Letta non vuole andare allo scontro con il sindaco di Firenze anche perché ne uscirebbe con le ossa rotte. Ma anche lo stesso Renzi preferisce usare un tono più moderato nei confronti del governo perché in questa fase deve ricompattare il partito ed evitare che avvenga una scissione dei governativi: si tratta di un problema di immagine più che un problema di numeri.

Alfano, come la moglie tradita. E, mentre tra i due nasce un improvviso amore, Alfano gioca il ruolo della moglie tradita. Tutta colpa di Renzi, ovviamente. Il problema vero per l’ex segretario del Pdl è di rischiare di divenire politicamente irrilevante, come è già successo al ribelle Gianfranco Fini, buttando alle ortiche non solo la propria carriera politica, ma anche un progetto di centro-destra alternativo a quello berlusconiano che ora è solo in una fase embrionale ma che esiste e potrebbe effettivamente cambiare il panorama politico italiano nel momento in cui il Cavaliere dovrà, per necessità anagrafica o per problemi giudiziari, finire agli arresti domiciliari. Certo è che se Renzi dovesse monopolizzare la scena politica nei prossimi mesi o se si dovesse andare ad elezioni anticipate, per Alfano la partita sarebbe chiusa.

Politicamente irrilevante. Nemmeno tornare alla casa del padre in ginocchio gli ridarebbe il prestigio che ha avuto fino a un mese fa nel Pdl. Berlusconi sarebbe anche disposto a perdonarlo e a riabilitarlo, ma non troverebbe un’accoglienza così calorosa da parte della Santanchè e di Renato Brunetta, proconsoli della nuova vecchia Forza Italia. Insomma, per Alfano la strada si fa veramente strettissima. Eppure per il vecchio Pd di Bersani, Epifani e D’Alema sarebbe stato il miglior alleato per eliminare politicamente Silvio Berlusconi. Renzi, invece, pensa in grande. Lui vuole sfidare sul campo e soprattutto con il voto il Cav e Beppe Grillo. Quindi, in questa sfida di tutti contro tutti non c’è spazio per le grandi intese e non c’è spazio nemmeno per il leader del Ncd. C’è spazio però per Letta se dà una mano e poi si mette da parte. Il premier lo ha capito, Alfano anche.

Twitter: @PaoloRibichini

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