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Diritto di critica | April 19, 2024

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Votereste ancora Antonio Di Pietro?

Antonio Di Pietro ha perso il controllo sull'Italia dei Valori. Ed ora sarebbe pronto a creare un nuovo soggetto politico anti-renziano. Ma quanto pesano gli scandali?

Tempi duri per gli ex pm in politica. Dopo il fallimento di Antonio Ingroia, già finito nel dimenticatoio con la sua lista Azione Civile, e dopo la condanna per abuso d’ufficio nei confronti di Luigi De Magistris, è venuta la volta del magistrato di tutti i magistrati, Antonio Di Pietro, abbandonato non solo dai suoi elettori, ma ora anche da suo stesso partito.

L’era una volta l’Italia dei Valori. Erano belli i tempi in cui il partito raggiungeva l’8% e si raccoglievano le firme per il referendum. Poi sono arrivati gli scandali e Beppe Grillo a distruggere tutto. Berlusconi è ancora lì, un po’ acciaccato ma ancora al centro della vita politica, mentre l’Italia dei Valori si è dissolta nel nulla. Il partito esiste ancora, ma non ha eletto nessuno né in Parlamento né alle Europee, e galleggia nei sondaggi ben sotto l’1%.

Tonino nell’angolo. “Bisogna ricostruire tutto. Bisogna ritornare in parlamento”. Così si è riunito il direttivo del partito per identificare la linea da seguire. Il primo a pagarne le conseguenze è il suo leader Antonio Di Pietro, messo all’angolo dagli stessi compagni di partito. Qualche giorno fa, infatti, la riunione ha sancito la fine della leadership di Tonino. La sua mozione per una posizione molto critica nei confronti del governo non passa. Vince il segretario Ignazio Messina, che guarda al Pd come futuro alleato. Insomma, Di Pietro ha perso il suo partito.

Verso un nuovo (ennesimo) soggetto politico. Così, l’ex pm di Mani Pulite, dicono i ben informati, sembra intenzionato a tornare in gioco con un nuovo soggetto politico, con o senza l’Italia dei Valori. L’ex pm ed “eroe” di Mani Pulite punterebbe alla creazione di un contenitore progressista che si posizioni vicino a Sel, ma fortemente critico nei confronti del governo. Non si conoscono ancora i nomi di coloro che sono intenzionati ad aderire al progetto ma, sempre secondo voci di corridoio, dovrebbero partecipare vari personaggi di spicco. Che poi Di Pietro potrà essere o meno leader di questo nuovo raggruppamento è tutto da vedere. Saranno i sondaggi interni a valutare se l’ex pm ha ancora un buon livello di credibilità tra l’elettorato, dopo lo scandalo sollevato dalla trasmissione Report.