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Diritto di critica | March 15, 2024

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L'Italia, paese di pigri. Per il 42% niente sport

Da un'indagine Istat-Coni emerge una realtà preoccupate: aumentano i sedentari con seri rischi per la salute

Amanti dello sport. Ma solo quello da divano con patatine e pop corn al seguito. È questa l’immagine che emerge degli italiani dai dati Istat relativi ad una ricerca commissionata dal Coni di Giovanni Malagò. Il 42% della popolazione italiana non pratica sport nemmeno occasionalmente. Meglio il divano ad una partita di calcetto con gli amici e addirittura ad una piacevole passeggiata. Sempre più sedentari e sempre più obesi. Al sud peggio che al nord. Un problema di mentalità e di totale assenza di cultura sportiva, certo. Ma anche un problema di strutture sportive, poche e ridotte male.

Al sud la situazione peggiore. “Abbiamo toccato il fondo”, spiega Malagò che ora punta non solo ad un rilancio della politica degli impianti sportivi, ma anche ad una battaglia contro l’obesità. “Le due cose vanno di pari passo, tanto più miglioriamo questi numeri, meno spenderemo in salute”. Oggi a praticare sport è il 35% della popolazione del nord e il 22% di quella del sud. A questo si aggiungono 2,5 milioni di under 19 completamente sedentari. Le donne, inoltre, rappresentano la maggioranza della popolazione che non pratica alcuna attività fisica. Ad influire anche il livello di scolarità: chi ha la laurea è più propenso a praticare sport in maniera continuativa rispetto a chi ha la licenza media.

Crescono gli sportivi tesserati, ma poche donne. Ma, se da una parte aumenta il numero dei sedentari, aumenta quello dei tesserati alle federazioni del Coni e agli enti di promozione sportiva. Oggi gli sportivi –dilettantistici o professionisti che siano – sono circa quattro milioni e mezzo, una crescita di un milione negli ultimi dieci anni. I tesserati praticano principalmente calcio (poco più di un milione), pallavolo (300mila). Seguono, poi, basket e tennis. Rimane aperta la “questione femminile”. Solo il 30% dei tesserati è donna.

(Leggi il testo integrale della ricerca)

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