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Diritto di critica | March 27, 2024

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Dal partito dell'Amore a quello dell'Odio, la parabola dei berluscones - Diritto di critica

Dal partito dell’Amore a quello dell’Odio, la parabola dei berluscones

Il partito dell’amore è ormai morto e sepolto. Dopo il referendum che è stata l’ennesima sberla ricevuta da parte degli elettori, in due giorni il Pdl camuffatto da PdA, diventa rabbioso. Prima Giorgio Stracquadanio dà dei “fancazzisti” agli elettori di sinistra, poi Renato Brunetta chiama “la parte peggiore dell’Italia” alcuni precari che gli facevano una domanda. Insomma, quel popolo tanto amato dal loro capo, oggi dà fastidio perché non obbedisce più. E così dall’amore si passa alla rabbia.

Stracquadanio e il web di sinistra. “Perché noi su internet non vinciamo? Ma scusate, (la sinistra) ha un esercito che alle 2 del pomeriggio va a casa e non fa un cazzo”, così spiegava ieri il (poco) onorevole Stracquadanio il motivo della sconfitta del Pdl ai referendum. “Il loro blocco sociale è l’impiego pubblico e noi pensiamo che non siano egemoni? Questo è un esercito di 4 milioni di persone […]. Dalle 2 alle 10 di sera aivoglia il casino che monto in piedi se anche io sto tutto il giorno dietro la tastiera. Peccato che io debba votare in commissione, scrivere qualche articolo un po’ ragionato…”. Poverino. Sarà per questo che un anno fa chiedeva più soldi per il suo lavoro da parlamentare.

Brunetta e i precari. Non contenti degli insulti di Stracquadanio che comunque passa molte ore dietro la tastiera per aggiornare il suo bloggetto, gli elettori di sinistra (ma i precari votano tutti a sinistra, no?) se la sono andata a cercare. Nuovi insulti da ministro Brunetta. “Ecco la parte peggiore dell’Italia”, dichiara il ministro al termine del convegno “Giovani innovatori”, quando due ragazze chiedono di poter fare una domanda al ministro. Brunetta invita le due donne a salire sul palco, ma quando queste dicono di essere della Rete dei precari al servizio della Pubblica amministrazione, il ministro saluta: “Arrivederci, buongiorno. Questa è la peggiore Italia”. Esce di fretta mentre gli viene urlato “se noi siamo la peggiore Italia, bisogna dire che questa Italia va avanti grazie ai precari”. Ma lui fugge.

Brunetta e “quelli che non hanno nulla di meglio da fare”. Replicherà più tardi alle agenzie con un comunicato: “L’Italia peggiore è quella di quanti – non avendo di meglio da fare – irrompono sistematicamente in convegni e dibattiti per interromperne i lavori, insultare i presenti e riprendere la loro bravata con una telecamerina portatile per poi passare subito il video ai giornali amici (che notoriamente pullulano di precari). L’Italia peggiore è quella che usa la Rete come un manganello per agguati squadristici, senza aver nulla da dire. Che pena”. Peccato che lo stesso Brunetta abbia tempo da perdere visto che ne trova molto per scrivere un libro di cucina e per deliziarci in tv con ricette e manicaretti, mentre il database delle pubblicazioni scientifiche rimane vuoto con solo 2 all’attivo dal 1986 ad oggi, mentre il tasso di citazioni in un anno è pari a zero. Ma i fannulloni sono i precari, quelli che se non lavorano non vengono pagati, mentre lui di soldi dalle università prima e dallo Stato poi ne ha presi eccome. E per fare cosa?

Comments

  1. neuropolitik

    E’ l’Italia, bellezza.

  2. Lidia Simonazzi

    E’ proprio vero, sono come dei cani rabbiosi e si difendono attaccando….. Speriamo che questo serva per una sempre maggior presa di coscienza di chi…… sta governando il paese.

  3. Domenico

    W BRUNETTA