Vite precarie – Alfredo: ”dimesso” dopo 14 anni di lavoro

Quando salgo sul taxi è quasi l’una di notte. Esco da una riunione di lavoro durata oltre quattro ore. Gentile, il tassista mi chiede dove sia diretto. Complice il silenzio della notte e il fatto che fossi salito a bordo con un pc e in giacca, mi domanda se avessi lavorato fino a poco prima.… Continua a leggere Vite precarie – Alfredo: ”dimesso” dopo 14 anni di lavoro

Quando il ministero cerca consulenti gratis

Cercasi giornalista. Ma niente retribuzione. E direte voi: «Sai che novità…negli annunci di lavoro si trova un po’ di tutto». È vero. Non si tratta, però, di un annuncio di lavoro ma di un bando per titoli, pubblicato da un ente pubblico. A cercare il giornalista non è un disastrato comune di provincia – come molti potrebbero… Continua a leggere Quando il ministero cerca consulenti gratis

Vite precarie: Addetto stampa con ”nessuna retribuzione” – updt: la risposta dell’azienda

Il lavoro è di quelli per cui si richiedono supercompetenze e dedizione. Anche l’evento di cui ci si dovrebbe occupare è di tutto rispetto: MArtelive. A pubblicare l’annuncio – e abbiamo controllato con una telefonata ai diretti interessati – l’associazione culturale Procult. Già, peccato che alla voce Contratto di lavoro sia indicata una generica dicitura… Continua a leggere Vite precarie: Addetto stampa con ”nessuna retribuzione” – updt: la risposta dell’azienda

Co.co.co addio. O forse no

Il governo sta per approvare un decreto contro le collaborazioni continuative “fittizie”. Le intenzioni sono nobili, ma chi controllerà il rispetto delle nuove norme?

Se i giovani non credono più nell’università

La laurea ormai vale poco, di certo non è più il titolo di studio che assicura una fulgida carriera lavorativa appena usciti dall’università. Un tempo chi otteneva una corona d’alloro era considerato portatore di una formazione superiore, utile alle aziende e a quanti volessero scommettere su un sapere frutto di studi superiori. Oggi la situazione… Continua a leggere Se i giovani non credono più nell’università

Lavorare per 2 euro l’ora, lo scandalo di un call center siciliano

Due o tre euro all’ora. Questo era il misero guadagno di 37 lavoratori di un call center siciliano. Qualcuno non ce l’ha fatta più e ha denunciato il tutto, sotto anonimato. Dieci o 15 euro al giorno, tutto in nero. Con lo “stipendio” versato su carte ricaricabili che ogni lavoratore è stato costretto ad attivare.… Continua a leggere Lavorare per 2 euro l’ora, lo scandalo di un call center siciliano