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Diritto di critica | July 27, 2024

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"Federalismo o autodeterminazione". Ma il diritto internazionale smentisce la Lega - Diritto di critica

“Federalismo o autodeterminazione”. Ma il diritto internazionale smentisce la Lega

“Federalismo o autodeterminazione”. È la minaccia del ministro della Semplificazione Roberto Calderoli Le dichiarazioni dell’esponente leghista giungono a seguito dell’ennesimo monito del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “Il popolo padano non esiste”.

La secessione senza diritto. Da anni la Lega parla di secessione e di autodeterminazione come diritto dei popoli di scegliere il proprio destino. Ma le minacce del ministro Calderoli non trovano alcun fondamento nel diritto internazionale. L’autodeterminazione dei popoli (come principio sancito dall’art.1 par. 2 e dagli artt. 55 e 56 della Carta ONU, dai due Patti ONU del 1966 e dalla giurisprudenza internazionale) è applicata unicamente a popoli sottoposti ad un governo straniero dunque ai popoli sottoposti a dominazioni coloniali, a quelli conquistati ed occupati ed infine a quelli soggetti ad un regime razzista.

Quando l’autodeterminazione è un principio sacro. Quando si parla di principio di autodeterminazione dei popoli si pensa ai casi dell’apartheid come in Sudafrica. Questa è assimilabile al caso della sottoposizione ad un regime coloniale, dato che la maggioranza della popolazione era esclusa per motivi razziali dalla partecipazione alla vita politica del paese. Di casi più noti di sottoposizione ad un regime coloniale ricordiamo Timor Est, Sahara Occidentale, Namibia e i movimenti di liberazione nazionale come l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina. Più recentemente si è discusso della validità della pretesa del popolo del Kosovo di invocare questo diritto, non riconosciuta da una parte della dottrina. L’autodeterminazione fu anche esclusa nei casi del Tatarstan, della Cecenia e in quello del Québec dove la differenza etnica dal resto dell’entità statale non è stato comunque considerato come motivo sufficiente per rivendicare questo diritto.

Il caso della Padania, un’offesa al buon senso. Difficile se non impossibile classificare il caso della Padania in uno di quelli sopra elencati. Qualsiasi tentativo non rappresenterebbe altro che un’offesa per chi veramente ha subito gravi violazioni di diritti fondamentali ed ha lottato duramente per ottenere la libertà e l’indipendenza.

Ma chi sono questi padani? Nel caso della Padania sarebbe anche difficile giustificare una soluzione di tipo federale o confederale. Federalismo significa l’unione di Stati diversi. Ma la Padania non è uno Stato. Non presenta i requisiti minimi necessari per divenirlo. Non è neanche possibile definire un popolo padano. Chi sono i padani? Che caratteristiche hanno? Quale valido motivo sarebbe alla base delle loro velleità secessioniste? Come dimostrato dalla storia e dall’attualità, non basta avere un inno ed una bandiera per poter reclamare importanti principi del diritto internazionale come il principio dell’autodeterminazione dei popoli.

Comments

  1. FIUME SAND CREEK

    diritto internazionale?
    i leghisti comprano “chi” per guardare le figure e si radunano a pontida ad ascoltare i loro apprendisti druidi perchè non sanno leggere.
    e si pretende pure che conoscano il diritto internazionale?