Il governo sotto quota 316. Berlusconi non ha la maggioranza - Diritto di critica
Passa il Rendiconto, ma la maggioranza non c’è più. Berlusconi nei prossimi minuti si riunirà con i vertici del Pdl e della Lega per decidere il da farsi. Le dimissioni sono dietro l’angolo, ma non è escluso che il premier eviti di salire al Colle e provare a resistere fino alla fine con il probabile voto di fiducia domani al Senato sul maxiemendamento.
Niente maggioranza per Silvio. La coalizione di governo si ferma a quota 308: non è più maggioranza. Se ci dovessero essere le dimissioni nelle prossime ore si aprono vari scenari, ma nessuno di questi sembra probabile. Letta o Alfano con la stessa maggioranza (recuperando eventualmente alcuni transfughi), oppure allargando all’Udc che però non sembra intenzionato a rompere con il Pd. Mario Monti perde quota perché non troverebbe i voti di Pdl e Lega. Solo un consistente gruppo parlamentare di fuoriusciti dal Pdl potrebbe rendere possibile questa ipotesi.
I 10 “congiurati”, più Papa. I dissidenti del Pdl che hanno deciso di non partecipare al voto sono Roberto Antonione, Fabio Fava, Gennaro Malgieri, Giustina Destro, Alfonso Papa (agli arresti domiciliari). Assenti al voto anche gli esponenti del gruppo misto ma ex deputati della maggioranza Calogero Mannino, Giancarlo Pittelli, Luciano Sardelli, Francesco Stagno D’Alcontres e Santo Versace. Si è invece astenuto Franco Stradella, sempre del Pdl.
Bersani. “Non ha più la maggioranza. Se ha un briciolo di senso dello Stato rassegni le dimissioni”, ha dichiarato in Aula il segretario del Pd, Pierluigi Bersani. “Rassegni le dimissioni, qui faremo la nostra parte per il Paese. E sia chiaro che sei lei non lo facesse, le opposizioni considererebbero iniziative ulteriori perché così non possiamo andare avanti”.
Verso il Colle. Intanto in Aula, Berlusconi, rimasto seduto al tavolo del governo, è stato circondato dai suoi. Nessuna festa tra i banchi dell’opposizione, mentre in Aula si sono formati vari capannelli. La preoccupazione è palpabile, mentre sul volto di qualche sottosegretario scappa un sorriso. Poi il Cav si è riunito con Bossi al quale avrebbe detto: “Ragazzi, stringiamoci e decidiamo subito cosa fare”. Secondo il ministro Ignazio La Russa, quasi sicuramente Berlusconi salirà al Quirinale in serata.
I mercati finanziari. Dopo il voto alla Camera, lo Spread è salito a quota 492, mentre la Borsa di Milano, in attesa della decisione del premier, ha subito una brusca frenata.
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Sono disgustato da questo sistema. Bisogna tornare alle urne, Italiani svegliamoci! Basta con i politici di professione che continuano a parlare senza fare niente per il bene comune, votiamo forze nuove con idee fresche, che parlano: di energie alternative, acqua, rifiuti, scuola, ricerca e non solo della borsa dei ricchi che si occupa solo della casta dei potenti del quartierino…..politici, multinazionali, finanza, banche,ecc.
Viva il Movimento 5 stelle.
Maurizio Terrini (Novara)-
Maurizio x favore contattami, è importante. https://www.facebook.com/stella.libro
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Purtroppo penso che non si dimetterà nemmeno stavolta e, per il suo solo tornaconto e fregandosene del paese che sta crollando, tenterà ancora di andare alla fiducia cercando di comprare ancora una volta i voti che gli mancano per tirare a campare.
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Questa volta credo che non riuscirà a cavarsela con la solita e vergognosa compravendita. Certo, ci proverà.
Gli “scilipoti” potrebbero chiedere a Paperoni riconoscimenti più sostanziosi in cambio di prona fedeltà e garanzie milionarie sul loro futuro, spennando ancora il solito pollo ormai bollito, vedremo. Ma è proprio la sua corte, i suoi faccendieri/consiglieri, i fedelissimi, gli alleati, i dipendenti assunti che stanno abbandonando la nave. Futuri naufraghi?Sarà forse perchè avvertono di non avere più garanzia di bivaccare su una
comoda poltrona occupata abusivamente?
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