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Diritto di critica | July 26, 2024

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Monti convince il Senato con "rigore ed equità", ma le famiglie italiane soffrono - Diritto di critica

Monti convince il Senato con “rigore ed equità”, ma le famiglie italiane soffrono

Il Senato ha promosso il governo Monti con largo consenso, nessuno si astiene in aula. Nel discorso di 44 minuti Monti mette tutto senza spaventare gli ascoltatori: il ritorno dell’Ici, la patrimoniale dietro l’angolo, gli sforzi verso la crescita e l’equità. Tra le righe un accenno ai tagli dei costi della politica, a partire dalla Presidenza dei ministri. La vera sorpresa, sul copione largamente atteso dai senatori, è nell’abilità dialettica del “professor” Monti: blandisce gli avversari, rassicura gli scettici e convince gli alleati. Resta da vedere se convincerà anche la gente comune, che non arriva a fine mese (letteralmente).

Le parole chiave del discorso di Monti riassumono il programma del governo in itinere. I sacrifici sono inevitabili ma vanno ripartiti equamente; o ridurremo il rapporto debito/pil con rigore di bilancio e crescita, o si torna all’Europa degli anni 50; le pensioni vanno rivedute perché privilegi e disparità di trattamento abbondano; la tassa sulla prima casa deve tornare a funzionare, come nel resto del mondo; donne e giovani sono la nostra carta vincente, puntarci sopra è un dovere indifferibile.

Fuori dal palazzo, qualcuno fa i conti della serva. Metà delle famiglie italiane riesce “appena a far quadrare i conti”, secondo uno studio del Forum Ania-Consumatori in collaborazione con l’Università di Milano. Un nucleo su sei consuma i propri risparmi per sopravvivere (e prima o poi finiranno), il 6% è costretto a chiedere aiuti e prestiti. “E’ arrivata la povertà in un soggetto come la famiglia, che fino a quattro-cinque anni fa era il presidio della nostra ricchezza”, ha commentato il presidente del Censis, Giuseppe De Rita.

E’ su questa realtà che Monti dovrà misurarsi: il rigore, la crescita, l’equità dovranno tradursi in cose concrete per la gente, a cui fin da ora si chiede di tornare a pagare tasse sulla casa dove vive, sui patrimoni (sempre più magri) in banca,  ai tagli alle pensioni e al rischio cassa integrazione. Buona fortuna, per tutti.

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