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Diritto di critica | April 20, 2024

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E il Vaticano non paga le bollette dell'acqua - Diritto di critica

E il Vaticano non paga le bollette dell’acqua

Passata la tempesta la Chiesa può tirare un sospiro di sollievo. Alle parole di apertura sul pagamento dell’Ici, come sempre, non sono seguiti i fatti, sebbene si parli di contatti ancora in essere tra la Conferenza Episcopale Italiana e il Governo. Così, votata la manovra, anche per il 2012 la Chiesa è salva.

Il Vaticano e l’acqua gratis. Ma, al di là dell’Ici non pagata, la Chiesa gode di privilegi ben più grandi. In primo luogo l’acqua. Il Concordato prevede che lo Stato italiano provveda “che alla Città del Vaticano sia assicurata un’adeguata dotazione di acque”. Così tocca al Comune di Roma fornire acqua gratis al Vaticano attraverso la sua (oramai ex) municipalizzata Acea. Con la quotazione in borsa alla fine degli anni novanta, l’azienda decide di richiedere al Vaticano un risarcimento per 20 anni di servizio pari a 50 miliardi delle vecchie lire. Infatti, secondo Acea, il Concordato stabilisce che il Vaticano abbia diritto all’acqua gratuita ma non ai servizi accessori come l’allacciamento alla rete fognaria e alla manutenzione gratuita del sistema idrico nella sua interezza.

Chi non paga le bollette. Dal 1999 ad oggi la Chiesa si rifiuta di pagare appellandosi al diritto internazionale. Per smorzare la polemica, il governo Berlusconi nell’ormai lontano 2004 ha versato ad Acea esattamente la somma richiesta da Acea nel 1999, pari a 25 milioni di euro. Così, mentre i romani hanno pagato e pagano tutt’ora l’acqua del Papa (l’azionista di maggioranza di Acea è il Comune di Roma), il resto degli italiani pagano lo smaltimento dei liquami del Vaticano.

Viva lo spreco. E di acqua il Vaticano ne usa anche molta, decisamente troppa: ben 5 milioni di metri cubi l’anno, secondo Acea. Ma facciamo due conti. Il fabbisogno personale è di circa 54 metri cubi l’anno, pari a 150 litri al giorno. In Vaticano vivono 832 abitanti per un fabbisogno totale di acqua pari a 45mila metri cubi. Dove finisce tutta l’altra acqua? Servizi igienici dei musei vaticani, qualche fontana. Ma è presumibile che molta vada sprecata. Alla faccia di chi, in Africa, fugge dalla siccità, alla faccia di chi muore in guerre per il controllo dell’ “oro blu”. Alla faccia di tutti quegli italiani che si sono visti tagliare l’acqua, la luce, il gas e il telefono quando non riescono a pagare le bollette.

Comments

  1. 5.000.000 di mc di acqua l’anno per circa 830 abitanti a Città del Vaticano ?
    Alla faccia della fame nel mondo, e si rifiutano anche di pagare la bolletta.
    E tutto a carico nostro, quindi l’ICI è solo la punta di un iceberg colossale che grava su noi ……. italiani !!!!

  2. Silvano Ghisleri

    Facciamogliela pagare tutta e mandiamo un pò di soldi a chi sta morendo di fame e sete.
    Si sono dimenticati chi disse dar da bere agli assetati?
    VERGOGNATEVI! E FUORI I SOLDI

  3. Sab

    non offendiamo gli squali perchè lo squalo ha una dignità, la chiesa è una donnaccia da osteria zozza e ladra, ricordatevi di dare a chiunque altro l’8%o

  4. Giaacomo

    al peggio non c’è mai fine…

  5. RaZen

    Ne ho le strapalle piene del Vaticano. Predicatori infami coperti di oro. E noi MORTALI facciamo la fame, veniamo tassati anche sull’aria che respiriamo, sudiamo sangue per arrivare a fine mese. Li possino fulminare, tutti.

  6. alessia

    E’ cosa buona e giusta che ad
    incominciare dai politici e associazioni con e non a scopo di lucro,
    vaticano, preti paghino L’ICI visto che la povera gente che ha sempre
    pagato pur avendo difficoltà ad arrivare alla fine del mese la paga.
    Vorrei oltre sì aggiungere ai politici incarica oggi che nella
    caccia all’evasione ci sono anche loro che sono i primi evasori
    seguiti poi dai molto ricchi possessori di barche, ville,ecc. Inoltre
    per concludere vorrei aggiungere che è tosto l’ora che i politi si
    dimezzino gli stipendi del’80% e che venga eliminati tutti i vitalizi
    e stipendi di rappresentanza invece di di dissanguar sempre i poveri.

  7. E’ Una vergogna .
    Gli Enti pubblici ,ecclesiastici le fondazioni ,I partiti politici sono i primi evasori fisscali.
    L’ici è una tassa sugli immobili . Tutti gli immobili che insistono sul suolo italiano devono pagarla.

  8. Il mio 8 per mille va alla chiesa cattolica ma ciò non toglie che  la chiesa  deve pagare l’ici e che i curatori dei beni della chiesa Che sono grandi evasori devono essere costretti a pagare tutte le tasse , senza accettare escomotage e cavilli o chiudere un occhio per le gestioni allegre delle parrocchie.Esistono le partrite di giroche permettono di riprendere le tasse pagate manon può essere ammesso che alcuno non paghi le tasse.

  9. ALESSIA

    Monti fa la caccia all’evasione ecco prima di tutto togliamo un pò di privilegi alla casta che tra vitalizzi pensioni stipendi di rappresentanza il secondo è il vaticanoche non pagano le botte  e si appelano ai  patti latteranensi per non pagare L’ici. Ora dico noi povera gente che non arriviamo alla fine del mese a chi ci appelliamoo?