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Diritto di critica | April 15, 2024

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Professione: Agente Letterario. Intervista a Loredana Rotundo - Diritto di critica

Professione: Agente Letterario. Intervista a Loredana Rotundo

Di Cinzia Giorgio

Per una casa editrice, grande o piccola che sia, trovare nuovi talenti letterari su cui scommettere è un’ardua impresa. A facilitare il compito di scegliere tra le migliaia di manoscritti che arrivano sulle scrivanie degli editori vi è una figura, finora poco conosciuta ai più: l’agente letterario. Loredana Rotundo, titolare di una delle agenzie letterarie più quotate del nostro Paese, nella vita si dedica alla ricerca di talenti e all’intermediazione tra gli autori e le case editrici. Loredana ama i libri da sempre e questo ha segnato inevitabilmente il suo percorso personale e professionale, così come il cammino degli autori che si imbattono in lei e decidono di affidarle le proprie opere.

Loredana Rotundo è diventata agente letterario dopo molti anni dedicati alle traduzioni letterarie e dopo aver frequentato il corso di scrittura creativa con Raul Montanari e i corsi di traduzione del romanzo giallo e rosa con i traduttori Tullio Dobner e Olivia Crosio. Nel 2004 ha deciso di fondare un’agenzia letteraria con due colleghe, per poi proseguire il suo cammino da sola. Fin da subito si è occupata della ricerca di autori italiani.

Numerosi gli esordienti che hanno visto le proprie opere pubblicate grazie a un’analisi attenta e scrupolosa del testo e alla conseguente individuazione delle case editrici più adatte, dalle piccole alle grandi. Con la casa editrice Feltrinelli è uscito il primo romanzo di un suo esordiente italiano, a cui hanno fatto seguito le pubblicazioni di successi letterari con gli editori: Fanucci, Frassinelli, Mondadori, Sperling, Tea Libri e tanti altri. Congiuntamente, attraverso la ricerca senza sosta nella rete e la lettura incessante delle pagine di cultura dei maggiori quotidiani e magazine nazionali e internazionali, Loredana Rotundo scova autori o titoli di autori stranieri mai tradotti in Italia: come il grande Lewis Nkosi, autore sudafricano pubblicato da Giunti; oppure M.J. Akbar, noto autore e giornalista indiano edito da Neri Pozza, fino ad arrivare a un titolo di cui l’agenzia va molto fiera: Fall River – 13 racconti inediti del grande scrittore americano John Cheever, vincitore del Premio Pulitzer, pubblicato in Italia da Fandango, in Francia da Gallimard, in Portogallo da Sextante Editora, in Spagna da Tropo Editores. Con queste basi ormai consolidate, il mercato straniero diventa raggiungibile quanto quello italiano. I diritti di traduzione dei romanzi di alcuni autori rappresentati da Loredana Rotundo vengono venduti in Europa e Oltreoceano. È il caso di Francesca Petrizzo con Memorie di una cagna e Raffaello Mastrolonardo con Lettera a Léontine.

La sua agenzia ha sede a Paderno Dugnano, alle porte di Milano, dove Loredana vive insieme al marito e ai tre figli.

Professione: Agente Letterario. In cosa consiste esattamente il suo lavoro? Quali difficoltà ha trovato nell’intraprendere questa professione?

La mia principale attività è la ricerca di nuovi autori. Lavoro soprattutto con gli esordienti italiani, offrendo loro una serie di servizi: dalla valutazione dell’inedito con analisi approfondita del testo, all’editing, alla rappresentanza degli autori o aspiranti autori presso le case editrici italiane e straniere, fino alle traduzioni. Oltre a me, in agenzia, ci sono altre due assistenti. Per ciò che riguarda la valutazione dei testi e dell’eventuale editing mi avvalgo di editor esterni. La valutazione dell’opera mi permette di capire se esistano o meno sbocchi editoriali. Se sì, l’agenzia propone all’autore la rappresentanza presso le case editrici italiane e straniere, a seconda del genere di romanzo. A me, come dicevo prima, interessa molto trovare nuovi autori, anche esordienti. Come si può vedere nel mio sito, gli esordienti che rappresento hanno pubblicato anche con grandi case editrici: Feltrinelli, Mondadori, Frassinelli, Sperling e così via. Nonostante la crisi che ha investito anche il mondo editoriale/librario, c’è ancora spazio per gli autori italiani, anche per gli esordienti: basta guardare le classifiche attuali.

Quali consigli darebbe a chi vuole seguire le sue orme e diventare agente letterario?

Per chi volesse intraprendere la professione di agente letterario è necessaria la conoscenza del mondo editoriale, dei meccanismi al suo interno. Un buon agente letterario deve avere uno sguardo aperto a 360 gradi sul mondo: arte, politica, società, attualità; deve leggere molto ed essere costantemente aggiornato sulle novità editoriali italiane e straniere. La conoscenza delle lingue è fondamentale per intrecciare rapporti con gli editor degli altri Paesi. Deve essere disponibile a viaggiare molto per essere presente agli eventi più importanti, quali per esempio le fiere del libro internazionali – Francoforte, Londra, Torino ecc. Le Fiere del Libro sono infatti il luogo ideale per promuovere e negoziare i diritti. Un buon agente deve inoltre sapersi affidare a editor professionisti e collaboratori esterni, che rendono possibile il grande lavoro di squadra di un’agenzia letteraria. Come nel caso della mia agenzia.

In Italia, secondo lei, si scrive più di quanto si legge? Che consigli darebbe a chi vuole diventare uno scrittore?

Il servizio di valutazione dell’opera è fondamentale per un aspirante scrittore, a prescindere dal fatto che scelga o no la nostra agenzia. La valutazione rappresenta il primo passo per ottenere un’analisi approfondita del proprio manoscritto da parte di editor professionisti e, quindi, gli strumenti per mettersi a lavorare sul testo: altro passo importante! Gli aspiranti autori sono moltissimi. Tanti, purtroppo, alla mia domanda: “Posso sapere quali libri legge? Quali sono le opere che l’hanno in qualche modo formata e che ancora si porta dentro?”, non riescono a darmi una risposta che comprenda più di un paio di romanzi. La lettura per un aspirante scrittore è più importante della scrittura. Uno scrittore dovrebbe dedicare oltre la metà del proprio tempo “libero” alla lettura e solo il resto alla scrittura.

Come si fa a contattarla? Quali sono gli strumenti per lanciare un esordiente?

Fino a oggi, nella maggior parte dei casi, sono stati gli autori a cercarmi, attraverso il sito, sottoponendomi i loro manoscritti in valutazione. Quando trovo qualcosa di buono, una bella storia, appassionante e avvincente, ben scritta, di ampio respiro e con un ritmo tale che ti spingono a girare pagina e a leggere tutto d’un fiato, è un grande momento. Purtroppo non succede spesso! A volte comunque è accaduto che attraverso blog o siti specifici abbia scovato un paio di autori che sono riuscita a portare alla pubblicazione. Il massimo della valorizzazione per un aspirante autore è arrivare a ottenere un contratto di pubblicazione con una casa editrice. Piccola, media o grande, l’importante è che sia dignitosa, seria, entusiasta del titolo e dell’autore che sceglie. Deve soprattutto crederci. Succede anche di vendere i diritti di un romanzo italiano prima all’estero e poi in Italia. Si tratta di un servizio che offriamo, quando, ovviamente, siamo convinti della possibilità di una buona riuscita. Così come rappresentiamo autori stranieri in Italia o in altri Paesi Europei. Una cosa di cui andiamo fieri è l’aver scoperto una raccolta di racconti inediti di John Cheever di cui abbiamo venduto i diritti di traduzione in Italia, Spagna, Francia e Portogallo.