Norma anti-evasori, i partiti dicono no alla black list dei negozi "cattivi" - Diritto di critica

In Grecia lo hanno fatto. In Italia sembra impossibile. In Grecia è stata pubblicata due mesi fa una lunghissima lista di nomi di evasori di ogni genere. In Italia il Pd, Pdl e Lega non vogliono che venga istituita una black list di commercianti segnalati per non aver emesso gli scontrini o ricevute. Nella Commissione Bilancio e Finanze del Senato, infatti, sono così comparsi emendamenti soppressivi della norma introdotta dal governo nel pacchetto per la lotta all’evasione.
Norma anti-evasione sotto attacco. La norma introdotta dal governo Monti e in discussione al Senato prevede controlli più stringenti sugli evasori e consente all’Agenzia delle Entrate di istituire liste in base a segnalazioni anonime per permettere controlli più mirati. L’obiettivo di alcuni parlamentari è quello di ammorbidire l’articolo 8 del decreto, cancellando o riformulando il suo ottavo comma. Se dovessero passare le modifiche, per finire su quelle liste non sarebbe sufficiente per il commerciante essere segnalato. L’infrazione dovrà essere anche constatata.
Recuperare le partite Iva. Pdl e Lega, anche se senza proclami, stanno cercando di colpire ai fianchi la norma per ammorbidirla. Ovviamente l’obiettivo è non perdere o recuperare consenso tra le partite iva, le più colpite dal governo Monti.
Il Pd favorevole al bollino “di qualità”. Per quanto riguarda il Pd, si tratta di iniziative di singoli parlamentari, subito richiamati all’ordine da Bersani. “Il Pd è da sempre impegnato per la lotta all’evasione e all’elusione”, spiegano Mauro Agostini e Giuliano Barbolini, capigruppo in Commissione bilancio e finanze. “Il Pd al Senato appoggia con convinzione la misura prevista dal governo nel decreto fiscale sulle liste selettive di commercianti, segnalati per la non emissione di scontrini”. Non è un caso, al di là di iniziative personali, che il Pd abbia presentato emendamenti che rendano ancora più efficace la norma anti-evasori attraverso la proposta di istituire – secondo le indicazioni del direttore dell’Agenzia delle entrate Attilio Befera – un bollino per i commercianti in regola con gli obblighi fiscali. Sul tavolo anche la proposta del Terzo polo di introdurre le detrazioni fiscali fino a 3mila euro “per la famiglia” e per colpire la grande evasione del settore edile.
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