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Diritto di critica | July 22, 2024

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Boom di suicidi con la crisi? Un falso mito - Diritto di critica

Boom di suicidi con la crisi? Un falso mito

Non esiste nessun boom dei suicidi nel 2012. I dati statistici raccolti dall’Istat indicano che le 38 vittime della crisi attuale sono meno di quelle registrate negli ultimi 4 anni: 187 nel 2010, 150 nel 2008. Ma accusare il governo e le nuove tasse dei suicidi fa comodo, politici d’opposizione e media possono puntare il dito sull’imminente apocalisse. Che non esiste.

Nessuno discute il dramma umano del suicidio, le sue conseguenze. La crisi economica spezza e isola: uomini senza lavoro, soffocati dai debiti, distrutti dopo una vita di sacrifici, decidono di farla finita. Il prestito negato, la cartella esattoriale pesante diventano la goccia che fa traboccare il vaso stracolmo. Ma basta incrociare due dati e si scopre che ci stanno vendendo una grande balla. Il “suicidio di massa” non esiste. Il 2012 non è l’anno della resa di imprenditori e disoccupati, non è l’anno del cappio e del balcone. In 5 mesi abbiamo registrato meno vittime degli ultimi 4 anni.

Il biennio infausto è stato il 2009-2010. Lì la crisi ha picchiato duro, e alzato drasticamente il tasso di suicidio, portandolo alla cifra record di una vittima al giorno per motivazioni economiche. Oggi, stiamo assistendo ad una media di una vittima ogni tre giorni: il boom non esiste.

Esiste però l’interesse a gridare all’orrore. Ad accusare il governo attuale (che non è esente da colpe, ma nemmeno unico capro da maledire) del “dilagante fenomeno del suicidio” – come fa ad esempio Antonio Di Pietro (IdV). Il punto è che la crisi ha messo radici, e anche se diminuisce il tasso delle vittime, il numero resta mostruosamente alto. Siamo messi peggio noi della Grecia, in termini di suicidi. Forse il problema non è l’entità della crisi ma la sua percezione. Perché crea emulazione.

“Studi epidemiologici internazionali dimostrano con certezza che le notizie dei suicidi da crisi economica, se presentate in modo sensazionalistico, inducono altri suicidi, innescando un pericoloso ‘effetto domino ’”, dice Claudio Mencacci, direttore del dipartimento di Neuroscienze dell’Ospedale Fatebenefratelli di Milano: “I gesti estremi possono essere scatenati da fatti contingenti che esasperano una situazione economica già complessa, ma s’innescano in personalità da tempo fragili e vulnerabili che non hanno avuto la possibilità di chiedere aiuto per la loro sofferenza psichica”.

Lasciati soli dallo Stato. Questa sì, è la colpa di chi governa: aver considerato queste vittime come “perdite accettabili” di un gioco più vasto. Non può, non deve essere così, se vogliamo restare umani.

Comments

  1. ..

  2. PaoloRibichini

    Ma come insegna la statistica, già oggi possiamo tirare un bilancio dei suicidi nel 2012. Se rapportiamo il numero di suicidi a giorni, abbiamo un valore decisamente più basso rispetto agli anni scorsi. Ma ora è divenuto un tema clou, soprattutto da parte di chi deve vendere i giornali e creare maggiore scontro sociale

  3. che post del cazzo. ammettiamo che sia vero che i suicidi sono di meno degli anni scorsi, e’ indubitabile che molti sono indotti dalla crisi. Persone psicologicamente deboli, danneggiate dalla crisi. Qualcosa si puo’ fare ?
    Io penso di si’ ed il governo e’ colpevole di non intervenire

    • Magnus

      mica tanto post del cazzo……rifletti su cosa ti viene proposto…il modo in cui ti viene proposto,come ti viene fatta propaganda……già da settimane ci sono dati statistici che parlano di netto calo……
      la manipolazione mediatica ha una potenza ineguagliabile…non la definirei tanto da “post del cazzo”…

  4. Otivasaro

     ma di che state parlando?del mercato delle auto?della compravendita di immobili?ma lo capite che si tratta di persone come voi che scelgono il nulla ad un’esistenza impossibile?

  5. Otivasaro

     ma di che state parlando?del mercato delle auto?della compravendita di immobili?ma lo capite che si tratta di persone come voi che scelgono il nulla ad un’esistenza impossibile?

  6. Giugiu24

    motivazioni diverse…i suicidi per problemi depressivi causati da infelicità personali sno diversi dai suicidi per depressione causata da uno stato che dovrebbe tutelarci

  7. Giugiu24

    motivazioni diverse…i suicidi per problemi depressivi causati da infelicità personali sno diversi dai suicidi per depressione causata da uno stato che dovrebbe tutelarci

  8. Molto interessante questo articolo, anche se può risultare scomodo descrive una situazione oggettivamente reale.

    Faccio il consulente aziendale e tutti i giorni mi interfaccio con situazioni disastrose, molte volte, troppe, riscontro delle grandi responsabilità imputabili agli stessi “imprenditori”, attori di speculazioni finanziarie, di scelte strategiche molto discutibili che poco hanno a che vedere con la visione imprenditoriale con la “I” maiuscola. Questa realtà, purtroppo denota ed evidenzia la fragilità culturale di fare impresa e il risultato è che abbiamo imprese storicamente gestite con baldanzosa leggerezza, che hanno retto fin quando tirava il mercato di loro competenza, ma ora in uno stato di difficoltà economica complessa come questa, sono colte alla sprovvista perchè non hanno provveduto a strutturarsi con un’organizzazione gestionale adeguata. 
    Ciò significa che una situazione di questo tipo può aver provocato qualche vittima, però va anche detto ad onor del vero, che quando emergono disagi sociali le responsabilità sono sempre di tutti.

  9. Lorenzo

    Personalmente delle statistiche mi fido poco o nulla… non si possono mettere i numeri vicino alle vite.
    Se sto a sentire tutte le statistiche allora Berlusconi è ancora il più amato dagli italiani…
    Anche le statistiche possono essere sbagliate nonostante i numeri siano reali.

    Quello che appunto è comunque percettibile a pelle è il malcontento generale della gente… un malcontento in crescita… che sta dividendo i soliti ricchi dai poveri in maniera definitiva.

    • PaoloRibichini

      Ma questo nessuno lo nega. Le statistiche non sono sbagliate, spesso è sbagliata la percezione della realtà, anche per colpa dei giornali che devono pur vendere

  10. PaoloRibichini

    Idiozie le scriverà lei. La crisi finanziaria che ha dato vita a questa gravissima crisi economica è dell’ottobre del 2009. Gli effetti sociali si sono visti solo negli anni successivi. Infatti, come può vedere leggendo le tabelle Istat, il tasso di disoccupazione ha raggiunto livelli record solo quest’anno, un record negativo che non si registrava da 12 anni. Ora ci si scaglia contro Equitalia. Ma dove erano tutti i nemici dell’ente più odiato d’Italia nel 2009, 2010 e 2011? La crisi c’è, ma non c’è alcun aumento dei suicidi causati da situazioni economiche avverse. Se lei ci tiene a sapere la verità, a noi fa piacere, altrimenti rimanga ancora alle sue convinzioni. Ma non andrà lontano

  11. PaoloRibichini

    L’articolo vuole semplicemente dire: fate attenzione, non è vero che c’è un boom di suicidi per la crisi. Per problemi economici ci si uccideva di più negli anni scorsi. Questo non significare sputare su chi si è tolto la vita nella più completa solitudine. Significa però imparare a leggere certi fenomeni con i numeri e non con la pancia. Altrimenti poi si finisce per essere manipolati. 

  12. Davidecoscione

    Non c’è bisogno di dire che i suicidi forse possano essere nella totalità dei casi diminuiti.
    La maggior parte dei suicidi sono di solito per motivi passionali, di cuore o per  stati depressivi indipendenti dalla ricchezza, basta pensare ai tanti cantanti famosi e uomini d’affari di successo che si son tolti la vita.
    Quì si parla di un aumento dei morti per disperazione dovuta a : perdita del lavoro, difficoltà di rientro per limiti d’eta, chiusura di piccole aziende in debito e di pensionati decurtati o che non possono andarci più in pensione.
    Questo tipo di suicidio è stato sen’altro agevolato dalla crisi.
    Io per primo ho chiuso una piccola azienda pochi mesi fa e sono vivo.
    Ma non vi nascondo che la voglia di vivere è diminuita molto e forse talvolta ci vuole coraggio, più che vigliaccheria per abbandonare l’amore per questa vita.
    Ettore Davide Coscione 

  13. Anon

    Articolo interessante, anche se, come si può vedere dai commenti, molte persone non capiscono o non vogliono capire… l’unica cosa che posso dire è che, ancora una volta, politici e media cercano di manipolarci per i loro scopi.
    Non mi fido più di nessun politico, alcuni sono stati smascherati, altri continuano probabilmente a fare i furbi, anzi, i ladri… che schifo e che vergogna!!!
    Complimenti a chi ha scritto l’articolo sia per l’articolo stesso che per il coraggio nell’affrontare un tema così delicato.

  14. Agnese Seminara

    molto interessante. erano oramai giorni che mi infastidivo a leggere l’ennesima notizia di suicidio, chiaramente strumentale. ho cercato i dati ma li ho trovati solo fino al 2008, http://giustiziaincifre.istat.it/jsp/dawinci.jsp?q=pl01-0010012000&an=2008&ig=1&ct=262&id=17A

    dove si trovano i dati 2009-2010?

    questa e’ una conferma che il giornalismo italiano si e’ perso da qualche parte, chissa perche. bisognerebbe fare qualcosa per dargli una mano a rialzarsi. e’ chiaro che e’ un momento difficile, ma utilizzare strumentalmente la difficolta delle persone e distorcere la realta per veicolare un messaggio crea senz’altro una marea di problemi.