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Diritto di critica | October 5, 2024

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La Giornata della Memoria che lava le coscienze

La Giornata della Memoria che lava le coscienze

– “Mussolini fece tante cose buone […] il fatto delle leggi razziali è stata la peggiore colpa” (Silvio Berlusconi).

– “Ma a lei, onorevole, che effetto farebbero due ragazze che si baciano alla stazione?”, risposta: “A lei che effetto fa se uno fa pipì? Se lo fa in bagno va bene, ma se uno fa la pipì per strada davanti a lei, può darle fastidio” (Carlo Giovanardi, già ministro del governo Berlusconi).

– “E’ una questione di buonsenso: se avessi due o tre persone che non solo sono gay ma vogliono praticare in maniera attiva la loro omosessualità, avrei qualche imbarazzo a essere in una camerata con loro. Le camerate separate sarebbero una cosa assolutamente normale” (Carlo Giovanardi, già ministro del governo Berlusconi).

– “L’Olocausto dei gay non c’è mai stato. C’è stata invece, questo sì, una persecuzione dei gay. Ma per essere chiari di Olocausto ce n’è stato uno solo, ed è stato quello del popolo ebraico, anche dal punto di vista legislativo, normativo; tutti elementi che hanno costituito l’unicità di questo terribile dramma storico” (Carlo Giovanardi, già ministro del governo Berlusconi).

– “Fuori i rom e i delinquenti” (manifesto Pdl a Pescara).

– “Contro i clandestini ci vogliono i bastoni” (Mario Borghezio, Lega Nord)

– “Le camere a gas non sono mai esistite e non c’è mai stata nessuna deportazione ma non ditelo su Facebook”. (Casapound)

– “A me i negri stanno simpatici. Loro non possono egemonizzarci. I meridionali sì, perché hanno in mano lo Stato”. (Umberto Bossi, Lega Nord)

– “Il respingimento alle frontiere è un atto legittimo previsto dalle norme dell’Unione Europea e da tutti gli accordi internazionali” (Maurizio Gasparri, Pdl).

Sono queste solo alcune delle dichiarazioni rilasciate dai nostri politici nel recente passato, parlamentari votati e riconfermati da milioni di italiani, che hanno governato per quasi vent’anni. Gli stessi che durante la giornata della Memoria si presentano ogni anno contriti davanti alle corone di fiori e rilasciano interviste piene di dolore per lo sterminio degli ebrei. L’inganno, però, sta nella manipolazione mediatica secondo cui ricordando l’orrore dell’Olocausto ci si possa pulire la coscienza e continuare – nel quotidiano – a rilasciare dichiarazioni deliranti su rom, omosessuali, migranti, ecc. E allora la domanda sorge spontanea: davvero i politici che disprezzano i rom, gli stranieri e i gay provano sincera contrizione per quanto accaduto al popolo ebraico? E che dire dei cittadini che puntualmente li votano, indifferenti per lo più?

Ai primi sarebbe doveroso raccomandare il silenzio quando simili dichiarazioni affiorano alle labbra. Ai secondi converrebbe prescrivere un rigurgito di coscienza umana prima che civile. Per lo meno ore pasti, sarebbe già qualcosa.

Twitter@emilioftorsello

Comments

  1. Ma basta con queste contestazioni pregiudizievoli e partiticamente contaminate.

    Ma basta con il travisamento di verità importanti:

    ebrei, giudei e israeliani sono miei simili, ma rom e omosessuali non sono nel mio interesse.

    Altro che razzismo, altro che sessismo:

    non è una questione personale o partitica, ma di stile e modello di vita, di condivisione della società civile e della comunità civica e sociale.

    Dite la verità, non travisate sempre ogni cosa non sia concettualmente e politicamente diversa da voi:

    sono tanti i razzisti, ma molto più distribuiti nella società come nell’arco parlamentare di quanto molti non siano disposti ad ammettere per puro interesse personale e di parte.

    Gustavo Gesualdo

    alias Il Cittadino X