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Diritto di critica | April 19, 2024

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Squadristi a 5 Stelle, chi dissente è un "traditore venduto"

De Pin“Basta lezioni di morale da chi fa minacce”. Lo ha detto Enrico Letta, forte e chiaro, rivolto ai banchi del MoVimento 5 Stelle. Le minacce sono quelle rivolte nei confronti dell’ex 5 Stelle Paola De Pin, colpevole di aver dato il voto di fiducia al governo. “Dico al movimento 5 Stelle che il rispetto della dignità della persona è la base della democrazia sostanziale. Ho ascoltato molte cose e su molte cose avete ragione ma non ne posso più dichiarazioni e di minacce nei confronti di chi ha cambiato idea”, ha concluso il premier.

Una reazione talebana. Cambiare idea è lecito, tranne che nel MoVimento. Se lo fai sei semplicemente un “venduto attaccato alla poltrona”. Non è contemplato il dissenso e nemmeno la possibilità di pensare con la propria testa. “Ti aspettiamo fuori”, avrebbero dichiarato alcuni senatori grillini nei confronti della collega, secondo quanto riportato da esponenti del Pd. Un comportamento non poi tanto diverso da quello tenuto nella passata legislatura dagli esponenti del Pdl nei confronti dei transfughi capitanati da Gianfranco Fini, appellati come “traditori”. Solo che certi modi di fare e certi atteggiamenti dei 5 Stelle vanno ben oltre: un misto di “coattaggine” e fascismo.

Un voto ininfluente. Quella dei grillini è stata una reazione sproporzionata rispetto al peso politico di quel voto. De Pin non è stata determinante e, con ogni probabilità non avrà altre poltrone su cui sedersi, oltre a quella rossa del Senato. È certo che, per coerenza con quello che Grillo ha sempre professato, chi non è d’accordo con la linea del MoVimento (cioè con la sua) deve dimettersi e lasciare il posto a chi ubbidisce al popolo (cioè a Grillo e Casaleggio). Insomma, il MoVimento 5 Stelle assomiglia sempre più al Pdl di qualche anno fa, dove uno decide e gli altri si adeguano, dove il dibattito interno è ridotto quasi a zero. E chi dissente è un “traditore”.

Non rispettano la Costituzione. Alcune settimane fa i 5 Stelle sono saliti sulla torre di Montecitorio per protestare contro “la deturpazione della Costituzione”. Roberto Fico spiegava che “il Movimento Cinque Stelle è l’unica forza politica che in questo momento si sta mobilitando con forza a tutela della nostra Carta Costituzionale”. Eppure, anche loro spesso la calpestano. La Costituzione, infatti, prevede, all’articolo 67 che “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”. Significa, quindi, che i parlamentari possano scegliere di cambiare idea e dissociarsi dal proprio partito, senza per questo essere obbligati a dimettersi e soprattutto senza essere minacciati. Questo perché il ruolo dei parlamentari va ben oltre a quello che Berlusconi e Grillo gli attribuiscono: non solo persone che premono un bottone e soprattutto persone libere dalle segreterie (vedasi singoli leader) di partito.

Tanta foga spesa male. Il MoVimento è stato votato da un giovane (under 25) su tre. Questi hanno visto nei 5 Stelle il cambiamento e una possibilità di riscatto di fronte a prospettive di precariato e disoccupazione. E sarebbe bello vedere la stessa foga – spesa per arrampicarsi su Montecitorio o per insultare la De Pin – per combattere le ingiustizie sociali e, appunto, il precariato.

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Comments

  1. luigitoso

    un uomo in malafede,
    vedo tra le righe di questo scritto… ecco l’intervento di castaldi sulle minacce alla Pin: http://www.youtube.com/watch?v=o2S2xRdb0-U … riguardo al vincolo di mandato, se i padri costituenti avessero previsto l’indegna compravendita da mercato bestiame che si fa di deputati e senatori nel nostro parlamento, forse ci avrebbero pensato meglio. il movimento 5stelle è l’ultimo baluardo a difesa delle regole previste dalla costituzione a partire dall’articolo 138 che ne regolamenta le modalità di eventuali modifiche, articolo che è stato bellamente bypassato con la nomina presidenziale dei cosiddetti quaranta “saggi” che dovranno decidere le riforme costituzionali. le cose devono essere cambiate, ce lo chiedono i precari vecchi e giovani, gli indigenti che aumentano in continuazione, i nostri ragazzi costretti ad emigrare, IL VERO VOTO ININFLUENTE nel senso che non cambia nulla è QUELLO AL PD CON O SENZA ELLE.
    lei, ribichini, difende a spada tratta il vecchio, il marcio, gli interessi di parte e l’ingordigia dei politici e dei partiti.

    • PaoloRibichini

      Si vede che lei non ha letto altri miei articoli.
      Saluti

      • luigitoso

        ne ho letti, ne ho letti, e ne ho avuto da ridire su alcuni, lei non è un uomo obiettivo

        • PaoloRibichini

          Criticare la SUA parte politica significa non essere obiettivi?

  2. Guest

    complimenti per l'”obbiettività”……..

    Diritto di critica è un progetto indipendente
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    • PaoloRibichini

      Siamo indipendenti, tanto che possiamo parlare di tutto e tutti senza rendere conto a nessuno

      • Francesca

        Già. Ed anche dire le bugie, senza rendere conto a nessuno… neanche alla coscienza?

  3. Gatteo

    Sostanzialmente di parte come articolo, le ultime righe sono la ciliegia sulla torta di una critica senza basi.
    Il M5S e` infatti l’unico partito che sta spendendo energie e soldi di tasca propria per precariato e disoccupazione.
    Reddito di cittadinanza, chiusura di Equitalia, incentivi a piccole medie imprese, microcredito, ti fanno suonare un campanello?
    Sono coloro che Lei implicitamente sta difendendo che non fanno niente per migliorare le cose, solo tergiversare e guadagnare tempo.
    Scriva le cose come stanno.
    La stessa De Pin ha ridimensionato in una successiva intervista la dimensione della cosa.
    Basta scrivere queste bugie. e` concorrenza sleale!

  4. PaoloRibichini

    Perché sarebbe pietoso?

  5. Francesca

    Ma lei crede alle lacrime e alla sceneggiata della De Pin? Non le viene almeno un dubbio?

    • PaoloRibichini

      Quali vantaggi ha avuto o avrà la De Pin per un voto di fiducia non determinante?

  6. PaoloRibichini

    A chi fa riferimento?