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Diritto di critica | November 9, 2024

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Altro che rivoluzione, è stato un mezzo flop. La resa dei forconi

Protesta dei ForconiUn mezzo flop. I forconi o come si vogliono far chiamare non sono riusciti nell’intento di portare il popolo in piazza. Poca gente e nessuna rivoluzione. Nei vari presidi sparsi in tutta Italia non sono più di 10-20 mila. “Ci hanno boicottati, hanno bloccato tutti i pullman che dovevano arrivare a Roma; è per questo che siamo così pochi. Voi giornalisti lo dovete far sapere a tutti”, urlava un manifestante ieri mattina davanti a Montecitorio verso i cronisti. In piazza erano veramente pochi. Eppure nemmeno i romani sono accorsi a dar man forte alla “rivoluzione”. Sarà per colpa dell’ennesimo guasto sulla linea B della metropolitana capitolina, sarà che forse la mattina bisogna andare a lavorare. Alla rivoluzione ci si penserà.

Il bello della dietrologia (di piazza). Il fatto è che dalla poltrona di casa in molti sono d’accordo con i forconi. Sono d’accordo su un punto, unico punto su uno striminzito programma: “Tutti a casa”. E poi? “Dobbiamo cambiare il sistema”. Con quale modello? A questa domanda nessuno risponde. “Dai, lo sai anche tu che a governare in Italia sono i sionisti del Bilderberg attraverso Prodi, Monti e Letta”. Sionisti? Qualcuno farfuglia, ma soprattutto in molti si accorgono che il loro compagno di lotta l’ha forse sparata un po’ grossa, almeno davanti ai giornalisti. Perché dal divano di casa, con il pc sulle ginocchia sono in molti ad attaccare i banchieri ebrei e a far girare voci spesso infondate sul Bilderberg, ad iniziare dal fatto che Prodi, Monti e Letta ne facciano parte. La realtà è che i tre sono stati invitati a partecipare ad una o più conferenze allargate dell’organizzazione e che con questa condividono i principi “atlantici” ed occidentali. Nulla di più. O per lo meno nulla che si possa dimostrare con carte alla mano. Ma agli italiani, si sa, la dietrologia piace sempre di più, tanto da avere simpatici dietrologi in Parlamento che parlano di scie chimiche e “misteri” dell’11 settembre. E poi ci sono gli “ebrei banchieri” che affamano il mondo. Parole che purtroppo ricordano un triste e non troppo lontano passato, dove la crisi mordeva forte.

La rivoluzione mancata. Insomma, questa rivoluzione tanto attesa, non c’è stata. “Io oggi sono qui. Mi sono presa un giorno di ferie perché oggi inizia la rivoluzione”, spiegava lunedì mattina una dipendente pubblica, scesa in piazza a Roma. Ma le sue speranze sono rimaste deluse. Perché le rivoluzioni non si fanno così. Le rivoluzioni vengono guidate da élite e gruppi di potere. Come avvenne in Russia e come sta avvenendo in questi giorni in Ucraina. Serve coordinamento e carisma. Il mito del popolo che si solleva è pura propaganda.

Quelle strane coincidenze. Questo non significa che il disagio sociale in Italia non ci sia. C’è ed è forte, soprattutto tra i giovani. Ma la rivoluzione è un’altra cosa. La rivoluzione si fa con i forconi ma serve un’utopia come guida. E serve l’Uomo che la sappia guidare. Ma il fatto vero è che in democrazia le cose si possono cambiare da dentro il sistema. Basta votare e farsi votare, vincere le elezioni e governare. Invece questa rivolta (chiamiamola così) viene semplicemente cavalcata da una parte della classe dirigente al potere: Grillo e Berlusconi, improvvisamente alleati, soffiano su un fuoco che rimane acceso solo grazie alla benzina che i media gli stanno gettando sopra. Eppure, uno dei due è stato il principale artefice della disfatta economica di questo Paese e soprattutto in passato iscritto alla loggia massonica P2, altro che Bilderberg. Dov’erano i forconi fino a un mese fa quando anche Berlusconi faceva parte della maggioranza di governo che oggi le piazze (si fa per dire) contestano? Forse in Jaguar in viaggio da Latina a Roma?

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Comments

  1. cosimo MARILLI

    accomunare grillo e berlusconi come alleati….. dio mio.. non si sa + che scrivere…

    • Silvio non Berlusconi

      berlusconi insegna che una bugia ripetuta all’infinito diventa verità.
      Alcuni presunti “giornalisti” e politici hanno capito benissimo come funziona.

      • Massimo Crestino

        esatto

  2. highlander

    …scusate ma il giornalista di questo articolo sui chiama Alice nel paese delle meraviglie oppure vive su Marte ?
    Si svegli e si informi ignorante !!