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Diritto di critica | March 15, 2024

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"Bambini in alto mare", un aiuto concreto per i piccoli profughi - Diritto di critica

Ecco il progetto a favore dei bambini, promosso da Ai.Bi., valorizzato a Sanremo in un commovente momento

La canzone “A mare si gioca”, scritta da Tony Canto e intensamente interpretata da Nino Frassica al Festival, è solo una piccola parte di un’iniziativa più ampia, “Bambini in alto mare”, che attraverso l’associazione Ai.Bi (Amici dei Bambini), sta promuovendo donazioni per sostenere l’infanzia e il futuro di chi è costretto a fuggire dalla propria terra con la famiglia, in particolare dalla martoriata Siria.

L’emergenza  Come ci dicono dalla sede romana della ong, in Siria la situazione è drammatica: «A causa del conflitto, ogni 60 secondi una famiglia è costretta a lasciare la propria casa: 9.500 sfollati al giorno. Dall’inizio dell’anno in Italia sono approdati 130 mila migranti, ciò significa che rispetto al 2013 gli sbarchi sono aumentati dell’823%». Finora oltre 3 milioni di piccoli profughi sono scappati dalla guerra e dalla fame, in una tragedia umana che ancora non è entrata completamente nelle coscienze occidentali. L’Onu ha stimato che, se non si forniranno aiuti concreti a Siria e Paesi confinanti come Turchia e Giordania, potrebbero arrivare in Europa almeno 4 milioni di profughi.

Il progetto Al fianco di bambini orfani e abbandonati dal 1986, e presente in 31 Paesi nel mondo, Ai. Bi. ha lanciato così una campagna di sensibilizzazione che è però anche intervento concreto: in Italia, per sostenere chi riesce ad arrivare a riva (famiglie con bimbi piccoli, orfani, madri sole), ma anche in Siria, per proteggere ed aiutare chi è rimasto. Il progetto italiano “Non restare a guardare” sta già consentendo di monitorare gli sbarchi, assieme alle istituzioni di Lampedusa, ed organizzare case di accoglienza, ludoteche e comunità educative nella stessa isola e a Messina, Milano, Bolzano. È stata individuata inoltre una rete di possibili famiglie affidatarie. In terra siriana invece, con la campagna “Io non voglio andare via”, gli operatori di Ai.Bi. da oltre un anno assistono centinaia di piccoli e le loro famiglie dal punto di vista medico, alimentare e scolastico, per esempio nella provincia di Binnish. Tra le strutture realizzate, una ludoteca sotterranea per 200 bambini, una laboratorio di sartoria per le mamme e un forno che dà pane a più di tremila persone.