Viaggio a Campo Ashraf, roccaforte della dissidenza iraniana

Se tornassero in Iran verrebbero impiccati, accusati di “mohareb”, di essere “nemici di Dio”. Eppure anche le forze militari irachene aumentano di giorno in giorno le pressioni, nel silenzio  di una stampa mondiale concentrata su altre zone del Medio Oriente, su quella Libia infiammata dalla bombe e dagli interessi: sono gli abitanti di Campo Ashraf,… Continua a leggere Viaggio a Campo Ashraf, roccaforte della dissidenza iraniana

«Più cibo a chi seppellisce i cadaveri», la vita nei lager della Corea del Nord

«In una stanza di 50 metri quadrati dormono dai 30 ai 40 prigionieri politici. Si dorme su un’asse di legno con sopra una coperta. La giornata inizia alle 4 di mattina col primo turno, chiamato “il turno prima del cibo”, fino alle 7. La colazione è dalle 7 alle 8 ma ogni pasto è fatto… Continua a leggere «Più cibo a chi seppellisce i cadaveri», la vita nei lager della Corea del Nord

Pena di morte nel mondo, la lunga strada verso l’abolizione

Luci e ombre quelle che emergono dal rapporto Amnesty International 2010 sulla pena di morte nel mondo, diffuso il 28 marzo. Da un lato, il 2010 ha confermato che la pena di morte è ormai  un’eccezione piuttosto che una regola, ma dall’altro c’è un fenomeno che continua ad esistere e, in molti casi, a mietere… Continua a leggere Pena di morte nel mondo, la lunga strada verso l’abolizione

All’ombra di Sakineh, in Iran un’esecuzione ogni otto ore

Un’esecuzione ogni otto ore. All’ombra di Sakineh, in Iran si continua a morire. Impiccati, appesi alle gru, si viene messi a morte per reati comuni come il traffico di droga. La stessa Zahara Bahrami, cittadina iranolandese, ufficialmente è stata impiccata in quanto trafficante internazionale di stupefacenti. Arrestata nel dicembre 2009, poco dopo le grandi proteste dell’Ashura, aveva “confessato” di far parte di un’organizzazione di narcotrafficanti olandese.

Cina: il business delle condanne a morte e del traffico d’organi

Un colpo secco. Il corpo si accascia a terra. Mentre i sanitari si avvicinano, le convulsioni lo scuotono ancora. Pochi istanti e il cadavere viene caricato su un’ambulanza la cui targa è stata preventivamente coperta con nastro adesivo e i vetri oscurati con fogli di giornale. Una busta e un po’ di spago e la… Continua a leggere Cina: il business delle condanne a morte e del traffico d’organi