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Diritto di critica | May 15, 2024

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Cittadinanza negata ai minori nati in Italia. Napolitano: "è follia". E la Lega s'infuria - Diritto di critica

Cittadinanza negata ai minori nati in Italia. Napolitano: “è follia”. E la Lega s’infuria

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dopo aver accolto al colle una rappresentanza dei cosiddetti “nuovi italiani”, oggi è tornato a parlare della cittadinanza italiana, soffermandosi sui bambini nati nel nostro territorio da genitori stranieri. Lo ha fatto durante l’incontro con la federazione delle chiese evangeliche in Italia.

Da qualche mese il presidente torna su questo punto: “Mi auguro –dice Napolitano – che in Parlamento si possa affrontare anche la questione della cittadinanza ai bambini nati in Italia da immigrati stranieri”. Come dire: chi ha orecchi per intendere, intenda.

La questione non è meno importante della situazione politica economica del Paese. Stiamo parlando di persone, di esseri umani e in questo cilindro si costruisce il futuro dell’Italia. Questa nuova linfa vitale può “acquisire anche nuove energie in una società per molti versi invecchiata se non sclerotizzata”. E’ strano che una persona nasce nel territorio nazionale e non può esserne cittadino.“ Negarla – per Napolitano – è un’autentica follia, un’assurdità. I bambini hanno questa aspirazione”.

Con il neoministro Andrea Riccardi, Napolitano riapre la possibilità “di riprendere le politiche di integrazione che hanno uno sviluppo ormai lontano”. Bisogna farlo subito. Per il Capo dello Stato ora c’è “la possibilità di fare in Parlamento quello che non si è potuto fare negli anni passati».

Sono anni che parliamo e chiediamo, che i figli dei migranti nati in italia siano riconosciti cittadini di questo paese, perché lo sono già sulla realtà, e quotidianità di tutti giorni, ma sul piano giuridico l’Italia e stata ferma alle leggi ius  sanguinis, era ora che venga introdotto il ius soli. Chi nasce in Italia e italiano, in utile cercare il pelo nel uovo” dice Don Mussie Zerai, dell’agenzia Habeshia.

Le parole del presidente hanno fatto arricciare i capelli a Bossi e compagni. Il carroccio è pronto “a fare le barricate in Parlamento e nelle piazze” dice l’ex ministro Roberto Calderoli. Anche il senatore e sindaco di Chiari, Sandro Mazzatorta, vede le parole di Napolitano con il fumo agli occhi. “Oggi gli extracomunitari residenti nel nostro paese godono di tutti i diritti civili riconosciuti al cittadino italiano – afferma Mazzatorta – per effetto anche di una serie di pronunce della giurisprudenza amministrativa e della Corte Costituzionale che hanno ampliato a dismisura la sfera dei diritti da riconoscere ad ospiti temporanei nel nostro paese, quali sono tecnicamente gli extracomunitari dotati di un permesso di soggiorno”. Mazzatorta, ricorda che il suo partito si è sempre opposto e “ci opporremo, oggi, che siamo unica forza di opposizione in questo governo anomalo a qualsiasi proposta tendente a semplificare o modificare i criteri di attribuzione della cittadinanza”. Queste generazioni “di mezzo”, ovvero i bambini che non hanno una vera cittadinanza,  non hanno la possibilità di vedere i loro diritti realizzati, soprattutto nel paese in cui sono nati. Nonostante siano lasciati in disparte, stanno giocando un ruolo sempre più importante nella società.

Completamente in disaccordo con la posizione della Lega è Raffaela Milano, Direttore Programma Italia-Europa di Save the children Italia. “E’ giunto il momento che il Parlamento italiano– afferma Milano commentando le dichiarazioni del capo dello Stato- operi scelte che mirino all’inclusione piuttosto che alla discriminazione: solo così l’Italia potrà capitalizzare la grande risorsa che rappresentano i bambini e gli adolescenti che vivono nel nostro paese”. Save the Children, auspica la ”rapida ripresa dei lavori parlamentari sulle proposte di riforma della legge sulla cittadinanza attualmente ferme in Commissione Affari Costituzionali e che vengano riconosciuti percorsi agevolati di acquisizione della cittadinanza italiana per i minori stranieri nati in Italia e per i minori arrivati nel nostro Paese in tenera eta”.

‘E’ vero cio’ che dice il Presidente della Repubblica: negare lacittadinanza italiana a questi bambini – dice Andrea Olivero, il presidente nazionale delle Aclie’ una vera follia. Solo un pregiudizio ideologico e demagogico ha impedito finora di procedere in questa direzione, come richiesto da larga fetta della societa’ civile”.

Da settimane le Acli e altre organizzazioni cercano di difendere i diritti di 572 mila minori di origine straniera nati in Italia (complessivamente, sono quasi un milione  i minori stranieri regolarmente registrati all’anagrafe). La campagna “L’Italia sono anch’io” punta a raccogliere 50 mila firme per presentare due proposte di legge: una sulla cittadinanza ai figli degli stranieri, l’altra sul voto alle elezioni amministrative per gli immigrati residenti.

Comments

  1. Vale

    Automatizzare la cittadinanza solo in base alla nascita in territorio italiano è sbagliato tanto quanto escluderla a priori.
    Purtroppo in Italia siamo abituati al famoso “dal niente al troppo”, speriamo non accada così in un campo così delicato.

    Don Mussie Zerai, che viene a pontificare sulla presunta arretratezza del sistema legislativo italiano, è sicuramente una persona che parla in nome del bene e in buona fede.
    Mi chiedo però cosa ci faccia in Italia a questo punto, se reputa così medievali le nostre leggi…potrebbe andare a vivere in uno Stato a lui più congeniale e più libero, e invitare egualmente i suoi connazionali a seguirlo, verso una Terra Promessa in grado di accogliere come meritano lui e i suoi fratelli.
    Potrebbe anche tornare nel suo Stato di nascita per provare a cambiare la situazione dei suoi connazionali, in modo che ci sia anche lì un benessere atto a limitare il fenomeno di emigrazione.
    Probabilmente però è più facile insultare l’talia, soprattutto perchè sicuramente non ci sarà alcuna conseguenza negativa.

    Ci sono stati europei in cui la cittadinanza è pressochè impossibile da ottenere ( parliamo della Svizzera, ad esempio ), nonostante anni e anni di lavoro, ma non mi pare di vedere sparate di questo tipo atte a far cambiare la legge di un Paese in base a presunte “giustizie”.

    Quando è stata data la possibilità di regolarizzare le badanti, è successo questo
    “A parte le irregolarità formali, comunque, molte domande sono state
    respinte per questioni di merito: moltissime prostitute o addirittura
    esponenti di organizzazioni malavitose straniere hanno cercato la
    regolarizzazione facendosi passare per domestici assunti da finti datori
    di lavoro compiacenti.

    Ma notizie delle truffe più singolari provengono da tutta Italia: a
    Genova ignari cittadini si sono visti derubati dei propri documenti e
    fatti passare per i datori di lavoro, mentre ad Este (PD) una banda
    estorceva agli immigrati cifre da capogiro per presentare domande di
    regolarizzazione presso padroni inesistenti o defunti.”

    Mi pare che per i residenti in Italia esista anche il ricongiungimento famigliare per gli stranieri over 65, che vanno a percepire un assegno sociale nonostante non abbiano mai versato contributi…forse mi sbaglio e sarei felice di essere corretto.

    Un cambio “non studiato” di legislazione, addirittura fra ius sanguinis e ius soli come caldeggiato dal buon Don Mussie Zerai, sarebbe subito sfruttato dai solidi furbi…che verrebbero in Italia a partorire e “visto che ora nostro figlio è Italiano, noi genitori dobbiamo per forza star qua”.

    • Agenzia_habeshia

      Gentile Sig.re/a Vale,
      Per sua informazione io sono in Italia per poco, perché il mio impegno pastorale mi porterà al torve. Io non ho insultato nessuno, ho semplice mente constatato il ritardo legislativo, rispetto alla realtà dei fatti. L’Italia riconosce il diritto di cittadinanza a discendenti di Italiani, che non hanno mai visto l’italia e non hanno mai dato nessun contributo per la crescita di questo paese. Mentre le famiglie dei migranti che lavorano e pagano le tasse in questo paese i loro figli nati qui non vengono riconosciuti, se questo non e ingiustizia come lo chiama lei?
      Il diritto di sangue? portato all’estremo diventa razzismo se non peggio. Il suo paese e stato capace di tenere fuori dal diritto di cittadinanza migliaia di figli di italiani nati da un rapporto con un altra “razza” cioè donne Africane, dal 1938 fino ad ora sono ancora in attesa che lo stato italiano, riconosca il diritto che gli e stato negato a causa delle leggi razziali che l’italia ha emanato nel 1938. Tutto questo per conservare pura la “razza superiore”, cosa vogliamo fare continuare su questa scia secondo lei ?

  2. Iqbal Muhammad44

    stato italiano e sopratutto lega non deve avere paura dalla cittadinanza dei stranieri
    cittadinanza e in favore di italia e noi, la situazione sarà molto diversa quello k pensano legisti fidatemi