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Diritto di critica | November 10, 2024

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Sgarbi, quando il Cavaliere si ricorda degli amici - Diritto di critica

Sgarbi, quando il Cavaliere si ricorda degli amici

È bastata una cena ad Arcore per far sì che tutto tornasse a posto. Vittorio Sgarbi potrebbe riottenere a breve la sua scorta, che gli era stata revocata dalla Prefettura di Trapani per aver violato alcune norme di servizio. Per questo il rissoso critico d’arte aveva minacciato le sue dimissioni da sindaco di Salemi: “Mi sono esposto contro la mafia”. Un novello Saviano pronto a combattere la criminalità.

Tra un urlo e un “vaffa…”, il Cavaliere si è ricordato di lui. L’invito a cena da parte di Berlusconi ha cambiato molte cose. “Anche io sono stato con Ruby”, aveva dichiarato Sgarbi all’indomani della cena, chiedendo di essere indagato come il suo ex editore. Un modo per ringraziare il grande capo.

Sta di fatto che Sgarbi riotterrà presto la scorta, ordini supremi. Ma non basta. Avrà anche un programma su Rai1 in prima serata. In un momento di debolezza per il governo, il premier sa bene come giocarsi le sue carte. E Sgarbi può fare al suo caso. Aggressivo, verbalmente violento e incontinente, può essere il fulcro della nuova comunicazione berlusconiana. Non è un caso che porterà in tv anche Mauro Masi, direttore generale della Rai e nemico giurato di Michele Santoro. “’Masi verrà in trasmissione e avrà uno spazio suo, l’angolo di Zorro”, spiega Sgarbi intervistato dal Corriere. “Perché costringerlo a quelle telefonate lampo?”. In fondo “Masi è il cuoco della Rai, cucina e mette in tavola i prodotti, può anche giudicarli. Finalmente anche lui avrà libertà di parola”. E l’idea, al direttore generale, non sembra essere dispiaciuta.

Niente politica, però. “Solo cultura”, assicura il critico-sindaco. Staremo a vedere. Intanto il buon Sgarbi si tiene in allenamento ad Agorà, a Matrix e nel programma domenicale di Giletti, con le sue invettive in difesa del Cavaliere e contro la Magistratura. Ma, ormai entusiasta per il suo nuovo programma, non manca di spararla ancora più grossa: “Ho fatto una proposta al presidente del Consiglio: destinare il 90% dei 272 milioni di euro che si spendono per le intercettazioni per restaurare i beni culturali e per il Fus: mi pare molto più importante che non sapere con chi scopa Berlusconi”. Peccato che le intercettazioni della procura di Milano facciano sospettare il reato di sfruttamento della prostituzione (forse anche minorile) e di concussione. Ma che importa? In fondo per Sgarbi si tratta solo di gossip.

Ora che è in Rai Pancho Pardi dell’Italia dei Valori si augura una cosa: “vista la situazione economica, speriamo che venga a lavorare a gratis come Vauro e Travaglio”. Che Sgarbi sia già pronto a minacciare nuove dimissioni?

Comments

  1. betti

    sgarbi ruffiano