Crisi nucleare in Giappone: cosa potrebbe accadere nella centrale di Fukushima

Le barre di combustibile di uno dei due impianti di Fukushima non sono più coperte dal liquido di raffreddamento e si rischia la fusione (il collasso) del reattore. La situazione nella centrale nucleare nipponica da giorni sotto gli occhi del mondo, dunque, si aggrava. Il rischio è che il reattore collassi compromettendo anche il guscio di contenimento che per ora non era stato danneggiato dalle esplosioni viste nei giorni scorsi e questa mattina. A riferire queste informazioni sono la società che gestisce l’impianto, la Tepco, e l’agenzia di stampa Jiji. I tecnici della centrale, secondo le ultime informazioni, sarebbero comunque riusciti a iniettare acqua marina nel reattore ma non si potrebbe escludere il collasso dello stesso.

In qualsiasi centrale nucleare a fissione, infatti, dopo lo spegnimento dei reattori il processo di decadimento dei prodotti della fissione prosegue e continua ad essere prodotto calore. Questa reazione avviene all’interno delle barre che contengono il combustibile: si tratta di tubi del diametro di un centimetro e lunghi quattro metri dove il combustibile nucleare si trova in forma di pastiglie. Un accumulo eccessivo di calore può provocarne la rottura, in seguito la fusione del combustibile e quindi la liberazione nell’ambiente di isotopi radioattivi.

Ad aggravare la situazione anche un allarme tsunami – poi rientrato – e una scossa di terremoto di magnitudo 6.2 Richter avvertita alcune ore fa. Nella centrale di Fukushima 2, a dieci chilometri di distanza dalla prima, intanto, la situazione  si è stabilizzata in due reattori su tre. Il terzo continua ad avere diversi problemi.

Secondo le cifre ufficiali, infine, sarebbero almeno cinquemila le vittime uccise dal terremoto e dallo tsunami ma le stime – secondo molti – sono destinate a salire.

Di Emilio Fabio Torsello

Giornalista professionista, 30 anni, mi sono laureato in Lettere Moderne presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nel 2006. Mi occupo di tematiche inerenti la legalità, la cronaca giudiziaria (imparando dal "maestro" Roberto Martinelli), l’immigrazione e la politica. Collaboro con il mensile Narcomafie, con alcune testate del Gruppo Sole 24 Ore e in particolare con Il Sole 24 Ore del lunedì e Il Sole 24 Ore "Roma", con Il Fatto quotidiano e con Roma Sette (Avvenire). In passato ho lavorato (stage) presso la redazione Ansa di Bruxelles e ho collaborato con la redazione aquilana dell'AGI e con il portale del sole 24 Ore, Salute24. Sono l'autore del blog EF's Blog, sulla piattaforma Wordpress