L’analisi – Le prossime mosse della Lega e il ballottaggio a Milano

L’incognita è la Lega. Con i suoi elettori Umberto Bossi ha tirato fin troppo la corda. Prima il caso Ruby e l’alleanza scomoda con un premier chiacchierato, poi il Processo breve che si scontrava con i principi di legalità del partito, infine la beffa dei bombardamenti italiani sulla Libia, serbatoio di ogni paturnia leghista anticlandestini: gli elettori del Carroccio hanno dovuto ingoiare ben più di qualche rospo pur di restare “in sella” al cavallo del vincitore, Silvio Berlusconi. Il non plus ultra, però, è stata la disfatta di stampo morattiano rimediata al primo turno delle amministrative a Milano, con la Lega inchiodata al 9,6%, una percentuale di una virgola superiore al risultato del Movimento Cinque stelle a Bologna: molti leghisti si sono rifiutati di votare l’attuale sindaco di Milano.

Umberto Bossi dalla sede della Lega non commenta. Certo le vie d’uscita politiche adesso non sono molte: restare vivacchiando o staccare la spina al governo. Il senatùr potrebbe decidere di aspettare l’esito del ballottaggio – difficile per la Moratti recuperare sei punti di svantaggio, visti anche gli stretti spazi di manovra – oppure chiuderla qui con uno scatto di reni. Berlusconi ne uscirebbe drammaticamente ridimensionato e succube più che mai dei futuri voleri del Carroccio. Un’eventualità simile potrebbe verificarsi con buona probabilità in caso di disfatta post-ballottaggio.

Se – di contro – in sospetto fuorigioco il PdL riconquisterà Milano e Napoli, la situazione sarà ben diversa: passata la tempesta, Bossi inizierà a pretendere le sue riforme, dettando l’agenda politica a un premier ormai stanco e ammaccato, impantanato in una sorta di limbo antipolitico che fino ad ora gl’ha impedito – chissà come – di fare le riforme.

Berlusconi – dicono i rumors – sarebbe comunque infuriato. Bossi altrettanto. Mentre Castelli e Calderoli cercano di metterci una pezza: a parte Milano, la Padania ha retto, non siamo ancora sconfitti. Sparacchiati gli slogan di circostanza, la Lega si lecca le ferite.

Di Emilio Fabio Torsello

Giornalista professionista, 30 anni, mi sono laureato in Lettere Moderne presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nel 2006. Mi occupo di tematiche inerenti la legalità, la cronaca giudiziaria (imparando dal "maestro" Roberto Martinelli), l’immigrazione e la politica. Collaboro con il mensile Narcomafie, con alcune testate del Gruppo Sole 24 Ore e in particolare con Il Sole 24 Ore del lunedì e Il Sole 24 Ore "Roma", con Il Fatto quotidiano e con Roma Sette (Avvenire). In passato ho lavorato (stage) presso la redazione Ansa di Bruxelles e ho collaborato con la redazione aquilana dell'AGI e con il portale del sole 24 Ore, Salute24. Sono l'autore del blog EF's Blog, sulla piattaforma Wordpress

9 commenti

  1. E non dimentichiamo di dire che il forum di Radio Padania è chiuso da una decina di giorni…

  2. Finalmente gli italiani sono usciti dall’incubo Berlusconi. E bravi ad aver capito che la Lega non è un partito, ma un movimento di padani esaltati.

    1. Ciao Roberto, probabilmente faccio parte di quelli che definisci ‘padani esaltati’ perchè (non in questo caso) ho dato il mio voto alle lega e sai perché?
      Perché sono stufo di finanziare gli sprechi altrui, prova a guardare trasmissioni tipo striscia la notizia e vedi che situazioni, al livello del paradossale, si verificano in certe regioni.
      Intendiamoci, sono favorevole alla solidarietà, per esempio, se a Udine la sanità costa 100 per ogni cittadino, questo dovrebbe essere possibile anche a Napoli, e sarei disposto ad aiutare i cittadini napoletani ad integrare quanto manca per arrivare a 100, ma se, a Napoli la sanità costa 500 e non funziona, ritengo che questo non sia un mio problema e la soluzione deve essere trovata al loro interno.
      Aggiungo per chiarezza, che non me ne frega niente di dividere l’Italia, mi piace unita ma, ripeto, non voglio essere chiamato a farmi carico dei loro problemi locali.
      Aggiungo anche che non sono sposato con la Lega, anzi, su certe cose mi delude molto, ma, fino ad oggi, male se vogliamo, è e rimane l’unico partito che rispecchia il mio punto di vista.
      Il mio voto è disponibile per chiunque proponga una forma di federalismo giusta ed equilibrata, qualcuno lo vuole?
      Sono tanto e3saltato secondo te?

  3. Rispondo alla frase dell’onorevole e ministro sig Bossi”la lega non affondera’ per colpa del Pdl”.Questa frase detta in questo momento e’ poco opportuna e dimostra come la lega e’ sempre stata per il presidente Silvio Berlusconi ricattatrice ed affarista.Che si dissoci dal Pdl,sarebbe ora.Si e’ verificato,, e questo lo dimostrano i fatti che quanto hanno sempre detto l’on Fini e l’on Casini sia stato vero .AUGURI.La lega senza silvio e’ poca roba.Consiglio al mio amato presidente Silvio Berlusconi di dissociarsi da coloro che gli puntano sempre il coltello nella schiena e di rappacificarsi con quelli che lo hanno sempre voluto bene.Che si vada alle elezioni poi si vedra’ chi ha avuto ragione o torto.Nel frattempo consiglio l’on Fini e Casini di lasciare il timone a Silvio ,di farsi conoscere bene dall’elettorato e poi prendere il comando al momento oppotuno.L’italia sara’ vostra sappiatela gestire nel modo migliore e sopratutto date smacco alla sinistra interessandovi di piu’ agli operai che in questo momento sono carichi di grossi problemi.

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