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Diritto di critica | July 27, 2024

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Le accise per il disastro del Vajont, la Provincia denuncia: "Qui non arrivano, chi se le intasca?" - Diritto di critica

Le accise per il disastro del Vajont, la Provincia denuncia: “Qui non arrivano, chi se le intasca?”

Centocinquanta milioni di euro, pari a dieci lire ogni litro di benzina acquistato. A tanto ammontano le accise per il disastro del Vajont che nel 1963 uccise oltre 1900 persone. Accise mai versate dallo Stato italiano agli Enti locali che adesso protestano: “Qui non arrivano, vorremmo sapere chi se le intasca“. Ed è così che – complici i tagli previsti in manovra – la Provincia di Belluno ha deciso di avviare un’azione legale contro lo Stato italiano per vedersi riconosciuti quei denari, riscossi ancora oggi dai cittadini di tutta Italia ma mai realmente messi a bilancio per il rilancio del territorio: «Sono soldi vincolati a beneficio del bellunese – ha spiegato il presidente della Provincia, Gianpaolo Bottacin – eppure qui non arrivano. Vorrei sapere chi se li intasca».

Il contributo, spiegano, era pari a «dieci lire per ogni litro di benzina, questo quanto era stato stabilito come risarcimento dello Stato dopo la tragedia del Vajont, che nel 1963 colpì la nostra terra – ricorda Bottacin – e ancora oggi, a distanza di quasi cinquant’anni, quando facciamo carburante nel prezzo è compresa quell’accisa; la pagano tutti, da Trieste a Catania, eppure di quei soldi noi non vediamo neppure un centesimo. Roma – prosegue Bottacin – incamera annualmente quasi 25 miliardi di euro dalle sole accise benzina (più della metà dell’attuale manovra finanziaria, ndr), somma a cui va aggiunta l’iva (altri 10 miliardi): è una partita enorme, ma di quanto spetta di diritto, sancito dallo stesso Stato italiano, al bellunese non arriva nemmeno una briciola».

«Dopo decenni di mancati introiti, ora la Provincia di Belluno, stretta dai tagli della manovra Finanziaria statale, sceglie di adire a vie legali – conclude Bottacin – per far avere al proprio territorio e ai propri cittadini le risorse economiche che spettano loro, proprio come da legge dello Stato, che facendo un semplice calcolo ammonterebbero ad almeno 150 milioni di euro all’anno». Fatti due conti, dal 2000 al 2010 nel territorio bellunese sarebbero dovuti arrivare 1,5 miliardi di euro. Viene da chiedersi cosa lo Stato italiano faccia con i proventi di accise come quella per la guerra in Etiopia del 1935 (1,90 lire a litro) oppure per la crisi di Suez del 1956 (14 lire). Che ancora paghiamo.

APPROFONDIMENTI

– TUTTE LE ACCISE SUI CARBURANTI

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