Le contraddizioni di Grillo che imbavagliano il Pd - Diritto di critica
Il Pd si divide. Discute. E come sempre va avanti a tabù. Di matrimoni gay non si parla né si discute. Al massimo si rimanda. Ma così facendo si amplia l’eco di una questione da sempre irrisolta nel partito di Bersani. E poi arriva Grillo che con una battuta fa notizia, finisce sui giornali e apre ai matrimoni gay, sbaragliando un Partito democratico che a questo punto appare impantanato e fermo su posizioni lontane dal populismo facile e sbrigativo del leader 5Stelle. Peccato che Grillo non scenda nei particolari del suo essere favorevole ai matrimoni gay. Ma non serve, l’importante è superare il Partito democratico nell’annuncio.
E Nico Stumpo, del Pd, lo fa notare, chiamando in causa un Di Pietro che velocemente si è accodato al comico genovese (il rischio era di essere a sua volta superato, nel lampo di una battuta): “Il Pd – ha detto Stumpo – ha scelto un strada seria e percorribile decidendo di regolamentare giuridicamente le coppie di fatto, a partire da quelle omosessuali. Vedo che Di Pietro e Grillo strumentalizzano il dibattito e le decisioni del Pd per lanciare i loro attacchi”. Ma un percorso di questo tipo all’elettorato importa poco, la percezione che passa, infatti, è quella di un partito in balia di figure come quella del presidente, Rosy Bindi, arroccata su posizioni ben lontane da un’apertura sui matrimoni gay (e non a caso è stata ampiamente criticata anche all’interno del Pd).
Ma la posizione di Grillo prima che populista è contraddittoria. Se da una parte, infatti, è favorevole ai matrimoni tra omosessuali, dall’altra alcuni mesi fa fece discutere una sua dichiarazione contro lo jus soli e la cittadinanza ai figli degli immigrati. “La cittadinanza a chi nasce in Italia – scriveva il comico genovese sul suo blog – anche se i genitori non ne dispongono, è senza senso. O meglio, un senso lo ha. Distrarre gli italiani dai problemi reali per trasformarli in tifosi. Da una parte i buonisti della sinistra senza se e senza ma che lasciano agli italiani gli oneri dei loro deliri. Dall’altra i leghisti e i movimenti xenofobi che crescono nei consensi per paura della ‘liberalizzazione’ delle nascite”.
Delle due l’una: o Grillo è alla vigilia di una conversione sul fronte dei diritti (di tutti), oppure il suo è puro populismo. Il Pd eviti il panico.
Twitter@emilioftorsello
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”La cittadinanza a chi nasce in Italia – scriveva il comico
genovese sul suo blog – anche se i genitori non ne dispongono, è senza
senso. O meglio, un senso lo ha. Distrarre gli italiani dai problemi
reali per trasformarli in tifosi. Da una parte i buonisti della sinistra
senza se e senza ma che lasciano agli italiani gli oneri dei loro
deliri. Dall’altra i leghisti e i movimenti xenofobi che crescono nei
consensi per paura della “liberalizzazione” delle nascite“.Vero, ma non nel senso da voi prospettato.
Quando scoppiò il dibattito fu solo per distrarre e dividere gli italiani su un argomento certo importante ma non urgente come l’attuale crisi economica e le impopolari misure da prendere.È sempre così in Italia: gli argomenti veramente importanti e scabrosi vengono sempre occultati da non notizie che hanno lo scopo di distrarre l’opinione pubblica, questo di ora -come il dibattito interno al PD – ne è la prova.
Poi non spetta a Grillo decidere sulla questione dello jus soli ma al Popolo Sovrano attraverso il Parlamento eletto democraticamente – non nominato dalle segreterie di partito come ora – e questo anche per le coppie di fatto o i matrimoni gay.
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Certo, chiunque incinta nel mondo, viene a partorire in italia e via 3 belle cittadinanze …
Grillo intendeva che sarebbe follia dare il diritto di cittadinanza SOLO per aver partorito in italia … Ovviamente servirà qualche regoletta in più che selezioni chi è in italia da anni e segue gli studi, fa parte del sistema sociale, e quindi ovvio che dovrebbe avere una cittadinanza ad un certo punto, da chi nel mondo vive in una zona disagiata, ma è incinta, quindi prende un aereo arriva qui partorisce ed è italiana … No credo che potremo ospitare un miliardo di stranieri, lo dico con tutto l’affetto e interesse per le altre culture eh …
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