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Diritto di critica | October 6, 2024

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Che cos’è la Spending Review?

Vocabolario economico – Che cos’è la Spending Review?

del prof. Ugo Fourier (Ph.D.)

Vi piace andare in ferie a settembre? Beh, scordatevelo, perché da quest’anno la spending review non lo consente e perciò andremo tutti in vacanza a ferragosto, facendo la fila in autostrada a 42 gradi Celsius. È questo uno dei tormentoni di inizio estate 2012. Ma che cos’è la spending review, è una rivista di moda? Un catalogo di postal market? No, la spending review (pronuncia: spèndin riviù) non è altro che un attento esame delle spese pubbliche, finalizzato a individuare dov’è che possono essere effettuati gli opportuni “tagli” per risparmiare.

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Il termine era stato introdotto nella finanza italiana soprattutto da Padoa Schioppa, ministro dell’economia nel governo Prodi, ma di recente è tornato alla ribalta, dati i tempi di vacche magre. Grazie ai provvedimenti varati in questi giorni lo Stato italiano dovrebbe riuscire a risparmiare quattro miliardi e mezzo di euro nel 2012 e più di venti fra 2013 e 2014. Tra i provvedimenti previsti figurano una riduzione del numero delle province, una maggiore attenzione alle spese della pubblica amministrazione, la messa in mobilità del personale in esubero, la riduzione dell’illuminazione negli edifici pubblici (ministeriali siete avvisati, portatevi da casa una candela), e così via.

Non sembrerebbe peraltro trattarsi di tagli esorbitanti, visto che la spesa complessiva delle amministrazioni pubbliche nel 2011 ammonta a quasi 800 miliardi di euro, più o meno in linea con gli altri paesi dell’Unione Europea. Va ricordato infine che la spending review, almeno nelle intenzioni, dovrebbe differenziarsi nettamente dai “tagli lineari”, ossia da riduzioni fatte a casaccio, in modo più o meno simile in tutti i settori. Nei fatti, per quanto possa essere attenta e oculata, è difficile che la spending review non si risolva comunque in un peggioramento nella qualità dei servizi. Insomma, prepariamoci per le ferie di ferragosto…