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Diritto di critica | July 27, 2024

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Svolta fair play finanziario: prime sanzioni per Atletico Madrid e Malaga

Il presidente dell’Uefa Michel Platini sta per realizzare uno dei suoi progetti più ambiziosi. L’effettiva realizzazione del fair play finanziario per estinguere i debiti contratti dalle società di calcio e indurle, nel medio-lungo periodo, all’auto-sostentamento finanziario. Tra le società inadempienti, che non sono in regola con i pagamenti a dipendenti, società e altre autorità, spiccano le società spagnole dell’Atletico Madrid e del Malaga.

Al primo controllo, infatti, l’Uefa ha scoperto che sono 23 le società morose. Inevitabili le sanzioni: a queste non saranno corrisposti i premi relativi alle partecipazioni alla prossima Champions League ed all’Europa League. Il sistema calcistico spagnolo sta attraversando un periodo difficile, conseguenza della crisi. I ritardi nei due pagamenti di due club prestigiosi non sono un segnale confortante. Alle difficoltà non riesce a sottrarsi neanche il Malaga, club acquistato lo scorso anno dagli sceicchi e che ora sta attraversando un momento negativo dal punto di vista economico. Colpiti dal rigore Uefa i portoghesi dello Sporting Lisbona, il club turco del Fenerbache, il Vaslui (che ha giocato lo spareggio contro l’Inter per l’accesso all’Europa League) e la Dinamo Bucarest.

I club avranno tempo fino al 30 settembre per “far quadrare i conti”, e consegnare la relativa documentazione, che dimostra di aver effettuato i pagamenti, all’organo di controllo presieduto dall’ex premier belga Jean-Luc Dehaene. Nella lista dell’Uefa spiccano anche tre club bosniaci, uno bulgaro, due croati, uno macedone, uno maltese, due montenegrini, uno polacco, uno russo, due serbi e un altro rumeno e turco. Altra questione, che ancora non è stata esaminata dai commissari dell’Uefa, è quella del bilancio di Manchester City e Psg, club entrambi appartenenti a facoltosi sceicchi.

Anche in caso di vittoria della Champions League, da parte del club inglese, la perdita finale tra costi e ricavi si aggirerebbe intorno ai 100/105 milioni di euro. Il totale della perdita aggregata sarebbe di circa 260/270 milioni di euro al netto del costo degli stipendi (65) e dei costi nobili (30), che potrebbe diventare, quindi, di 165/170 con uno scostamento rispetto ai famosi 45 consentiti di circa 120 milioni: tradotto significa che non è da escludere un’esclusione del Manchester City dalle competizioni europee a partire dalla stagione 2014-2015. Ancora peggiore la situazione dei francesi del Psg. Nella migliore delle ipotesi, ovvero che il club vincesse la Champions League, la perdita del 2013 sarebbe di 80/90 milioni di euro. Nel caso di eliminazione precoce, durante il girone di Champions, la perdita aggregata potrebbe raggiungere i 230/240 milioni di euro. Una situazione pessima, che comporterebbe l’automatica esclusione dalle coppe europee.

 

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