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Diritto di critica | July 24, 2024

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Dramma Spagna, secondo l’Unicef più di due milioni di bambini sotto la soglia di povertà

Allarme Spagna per i bambini. A lanciarlo è l’Unicef che in un rapporto rivela come più di due milioni vivano al di sotto, attualmente, della soglia di povertà. Il numero complessivo è 2.267.000, secondo i dati Eurostat, riferiti al 2011. Sono, inoltre, circa 80mila in più i bambini al di sotto della soglia della povertà. Un incremento inquietante, dal 26,2 al 27,2%, un punto percentuale riportato nel rapportoL’infanzia in Spagna: l’impatto della crisi sui bambini”, presentato nel maggio scorso. Sono circa le 760mila famiglie con figli nelle quali nessun adulto lavora, 46mila in più rispetto al 2011. Inoltre, il 14,4% dei piccoli vive in famiglie con un alto tasso di povertà, un dato in aumento rispetto al 13,7% dell’anno precedente.

L’aggiornamento delle statistiche è importante, soprattutto in un momento in cui in Spagna è iniziato l’iter parlamentare per l’approvazione del Bilancio Generale dello Stato del 2013.  A tal proposito, il Direttore generale di Unicef Spagna, Paloma Escudero, ha dichiarato che “ora più che mai dobbiamo prestare attenzione alle categorie più vulnerabili, che sono ingiustamente colpite dalla crisi. E’ imprescindibile – ha precisato Escudero – che le misure adottate valutino l’impatto e le conseguenze sull’infanzia”.

Le misure di austerity, negli ultimi anni, hanno colpito in Spagna diversi settori come i servizi sociali, l’istruzione o la sanità. Il lavoro di sviluppo è fondamentale per compiere passi in avanti in tema di calo della mortalità infantile, diminuita di un terzo tra il 1990 e il 2011. E’ necessaria la cooperazione a livello internazionale, per raggiungere buoni risultati. “I bambini di tutto il mondo hanno dei diritti fondamentali – ha sottolineato il direttore Escudero – e la Spagna ha da sempre svolto un ruolo di primo piano per la sopravvivenza e la crescita serena dei bambini. Non possiamo smettere, ora di lavorare per loro”.

Unicef Spagna propone che vengano favoriti e incoraggiati investimenti nei settori prioritari per i bambini, sia nella stessa Spagna che nei paesi in via di sviluppo, attraverso la cooperazione internazionale; che sia attuato un piano nazionale contro la povertà infantile e che il Parlamento fornisca chiari segnali sulla risoluzione di tali problematiche.

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