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Diritto di critica | November 9, 2024

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Il MoVimento 5 Stelle e quelle contraddizioni su stipendi e statuto

grilloIL GRAFFIO – E’ tutta questione di anticorpi. Si può essere grillino quanto si vuole, intriso di buoni propositi e tutto il resto. Ma quando da uno stipendio “normale” – ipotizziamo i soliti mille euro – ci si trova davanti quasi 11mila euro netti che ogni mese arriverebbero nel portafoglio tra diaria e compenso dovuto ai parlamentari, la situazione probabilmente cambia. E di grillino resta ben poco.

E se era stato intimato ai neoeletti di non fornire l’Iban una volta che si fossero trovati a firmare le carte per l’ingresso in Parlamento, la realtà ha visto più di qualche coordinata bancaria depositarsi senza troppi problemi negli archivi di Camera e Senato. Il fronte della coerenza sugli stipendi, dunque, non è granitico. D’altronde, se la legge prevede determinati compensi e se tutti hanno sempre fatto così, perché marcare la differenza? La questione comunque è ancora aperta e alla fine non è detto che non si arrivi a una soluzione sul modello di quanto avvenuto in Sicilia: 2.500 euro. Che non sono comunque pochi per un “cittadino”, come amano farsi chiamare i grillini. Tutto dipende dalle pressione che graveranno sul MoVimento: per molti elettori proprio questo sarà il discrimine tra la vecchia e una nuova politica targata M5S. I numeri, per ora, dicono che tutto sommato la rinuncia a poco più di duemila euro su un totale di oltre 14mila, non è una gran differenza. E i diretti interessati commentano: “non siamo francescani”. Un romanzo già letto, dunque, almeno a giudicare dal prologo.

C’è poi la questione dello Statuto: ieri, infatti, come per ogni partito che si rispetti, è spuntato l’atto costitutivo del MoVimento 5 Stelle, di cui Beppe Grillo dovrebbe essere un semplice “portavoce”, un megafono. E invece no, nulla di tutto ciò. Grillo è presidente del M5S (vicepresidente è il nipote) che ha forma di associazione e il tutto è stato messo nero su bianco in gran segreto a Cogoleto, vicino Genova, il 18 dicembre scorso davanti al notaio Filippo D’Amore. Oltre al nipote vicepresidente, il segretario dell’associazione è Enrico Maria Nadasi, il commercialista di Grillo. Il nipote (figlio del fratello del comico), stando alle cronache, è un perfetto sconosciuto all’interno dell’attività politica del MoVimento ma ha difeso lo zio – Beppe – nel processo per la violazione dei sigilli dei cantieri NoTav. Ed è sempre più forte l’impressione che all’interno del MoVimento valga per tutti la regola “uno vale uno”, per tutti tranne che per uno: Beppe Grillo.

Curioso, infine, che nello statuto si legga anche che “gli eletti eserciteranno le loro funzioni senza vincolo di mandato”. Strano perché proprio Grillo, dal suo blog, si è di recente scagliato contro l’articolo 67 della Costituzione, che prevede proprio il divieto del vincolo di mandato. Contraddizioni, un po’ come per lo stipendio.

Twitter@emilioftorsello

 

Comments

  1. TROLL

  2. GRILLO UN PAGLIACCIO COME TANTI… PECORONI QUELLI CHE L’HAN VOTATO… PEGGIO DI CHI HA VOTATO BERLUSCONI!

  3. Luca

    La macchina del fango è sempre all’opera. Paura di Beppe eh?

    • La macchina del fango la conoscete bene e la state anche usando!,L’italia delle persone oneste non ha paura di grillo se resta dentro la democrazia

    • La macchina del fango ha un buco sulla gomma? Parlate per slogan, sembrate tutti dei cloni. È l’invasione degli ultracorpi. Ah Ah Ah

  4. isadora d.

    non sapete più cosa dire :) che beppe è il capo politico del movimento lo sanno tutti, Senza statuto associativo e denominazione di capo politico non si poteva proprio partecipare alle elezioni.

  5. risiamo alle solite!!!! ma allora sono tutti uguali?

  6. davide s

    Ma mi faccia il piacere! Questa è volontà spudorata di gettare fango sul movimento!

    Eppure le basterebbe ragionare un attimo su quello che significa “rimborso spese”. E’ italiano, lo dice la parola stessa. Usi il cervello e non la mente del suo corruttore.

    La differenza sta nel fatto che TUTTI i parlamentari del movimento 5 stelle rendiconteranno le loro spese anche se non sono tenuti a farlo.

    Quindi, il loro stipendio sarà esattamente di 2500 euro e ritorneranno allo stato sia la parte in eccesso che i rimborsi che non verranno utilizzati.

    Seconda cosa, lo statuto “quello vero”.

    E’ necessario per un’associazione. Indispensabile per avere dei riferimenti legali, chi fa parte del movimento queste cose già le sapeva: Beppe Grillo è titolare del simbolo oltre che “responsabile” del movimento (noti le virgolette).

    Ma soprattutto, finalmente, dimostra la totale estraneità di Casaleggio.

  7. ricdil

    Credo che lo statuto serva per partecipare alle elezioni politiche. Il discorso stipendio è stato chiarito da tempo da Beppe Grillo, quello che viene chiamato “stipendio” è di 2.500 netti ma le altre prebende non sono state messe in discussione anche perchè avranno bisogno di affittarsi appartamenti, di girare etc. Comunque vedremo quel che accadrà. Per il fatto del vincolo di mandato un conto è quelo che Grillo vorrebbe ed un conto è quello che dice la costituzione e non si può andare contro la costituzione. Ogni volta viene sollevata fuffa per agitare le acque. Prima il M5S veniva ignorato, poi deriso, ora attaccato Il prossimo passo?

  8. Per catturare le scimmie si mette del sale in un buco più piccolo di una mano chiusa. La scimmia prende il sale (ne è ghiotta in modo disdicevole) non mollando la presa viene catturata con la mano nel buco. EMILIO TORSELLO, ti ho già espresso la mia considerazione. Se credi di rivolgerti a delle scimmie non sei credibile. Per le scimmie.

  9. Nicola Nalin

    Scusi Sig. Torsello, ma lei negli ultimi 20 anni dove era? E cosa ne pensa dei rimborsi elettorali? Perchè rimarcare delle cose inesistenti come lo stipendio dei M5S che ancora devono percepire a fronte di milioni di euro rubati fino ad oggi dalla vecchia e becera politica che probabilmente le da il cibo quotidiano? Non può criticare a priori persone oneste (fino a prova contraria) e fregarsene di tutto il resto facendo finta che sia immacolato.
    Rifletta su quello che scrive.

  10. Perdonate ma senza pubblicare fonti attendibili puoi anche scrivere che Grillo si è candidato Papa….. ma per favore. Tanto parlare perchè non è andato tutto secondo i piani?Non ricordo tanto scalpore nelle precedenti elezioni.. mah

  11. Prima di parlare male o bene del movimento 5 stelle devi lavarti la bocca..con acido solforico

  12. Dello statuto lo sapevo Io che non sono un iscritto ma solo un elettore del M5S e non lo sapeva la stampa? Ora dopo 3 mesi si tira fuori la storia come una parentopoli. Vergognatevi

  13. piu’ della meta’ di quei 11mila che dici vanno in spese…… pensa piuttosto ai vari bersani berlusconi & co. che si portano a casa veramente dai 20 ai 30 mila netti al mese…. e se volessero se ne potrebbero stare a casa con una pensione da record, e tutto per pochi anni passati a rubare… io gli farei fare 45 anni in fabbrica a 1000 euro, altro che!

  14. gianluca

    Il M5S ha un vantaggio rispetto ai partiti: può rivolgersi ai suoi elettori in un attimo, dal blog o da qualunque strumento sulla rete. La Rete è quello che ci ha unito e ha fatto crescere il Movimento. Ora è il momento di utilizzarla di mettere in pratica l’1vale1. Un referendum sulle decisioni importanti, come appoggiare il Governo o no. Con i criteri che vuole Grillo, anche con gli iscritti prima di settembre, quelli che hanno votato alle parlamentarie. Abbiamo accettato una piccola dittatura per crescere, è importante far vedere a tutti che era solo a fin di bene.

    • AVETE ACCETTATO UNA PICCOLA DITTATURA PER CRESCERE?!? Ma ti rendi conto?!? In democrazia non deve esistere NESSUNA dittatura, nè grande nè piccola. Non si può dire “uno vale uno” e poi far decidere tutto a Grillo. Non si può parlare di democrazia quando si utilizza un mezzo (la rete) che per definizione non è alla portata di tutti, e non ha un sistema di controllo del voto certificato. Un conto è fare un sondaggio sul web, altra cosa è decidere decisioni importanti del governo: per quello occorrono dei tempi e luoghi istituzionali controllati e certificati, cosa che la rete, ora come ora, non può offrire.

  15. Il movimento è nato per spazzare via la casta.politica,i ladroni i venduti e chi più neha più ne metta…..Cominciamo a scoprire che i soldi che i grillini metteranno in tasca saranno qualcosa in più di 2500…tipo 11000,00 fra tutto .Poi nel proseguo diventeranno casta anche loro…..Purtroppo e così alle miserie umane non c’è limite i buoni intendimenti rimangono tali sino a chè non c’è spartizione!

  16. Io il M5S non l’ho votato anche se, non lo nascondo, più di un pensiero l’avevo fatto. Niente da obiettare sull’indubbio successo del Movimento ma leggendo lo statuto due cose mi lasciano perplesso. Ammettiamo pure che rinnegare un articolo della Costituzione avrebbe impedito al M5S di partecipare alle elezioni, e per convenienza hanno dovuto scrivere quella frase… ci sta’ e va bene così; ma scorrendo l’art.5, al 3° comma, ho avuto un sussulto.
    “Il patrimonio dell’Associazione è costituito da:
    -dalla quota annuale versata dagli associati;
    -dai contributi volontari di persone fisiche, Enti Pubblici e privati;
    -da sovvenzioni dello Stato, della Regione o di Enti sopranazionazionali….. ecc. ecc.
    Ma la rinuncia alle sovvenzioni pubbliche non era uno dei punti fondanti del programma elettorale di Grillo?

  17. gabriella

    Suscettibili, i grilli. Troppo, mi pare. Possiamo osservare e criticare, se ci piace? E essere d’accordo qualche volta sì e qualche no? Fateci sapere, grazie!

  18. gabriella

    “Vergognatevi! Vergognatevi! Fate tutti schifo! Siete tutti morti!” M’inchino alla vostra sapienza e benevolenza. Rinuncio alla libertà di pensare e criticare, vado a vergognarmi un po’.