Maratona di Londra, l’omaggio dei corridori per le vittime di Boston - Diritto di critica
Gli organizzatori non hanno dubbi: gli atleti renderanno omaggio alle vittime di Boston, osserveranno 30 secondi di silenzio e indosseranno un nastrino nero in segno di lutto. Il fine settimana prossimo si annuncia ricco di eventi in Gran Bretagna e proprio nella capitale la maratona non si fermerà, in omaggio alle tre vittime (di cui un bambino di otto anni) e ai 176 feriti dello stesso evento sportivo negli Stati Uniti.
“Siamo determinati a realizzare un evento straordinario – ha spiegato al Guardian il direttore di gara Hugh Brasher – che si concentrerà su uno dei pilastri fondamentali della maratona di Londra, che è quello di divertirsi e di essere felici”. Gli organizzatori della gara hanno studiato con la polizia metropolitana un sistema di sicurezza molto efficiente per l’evento. Il tutto per favorire la partecipazione, in totale tranquillità, dei 37.500 corridori tra cui c’è la medaglia d’oro olimpica Mo Farah e i corridori keniani Wilson Kipsang e Patrick Makau. I social network stanno presentando l’evento come un’occasione di solidarietà per gli atleti di Boston.
I due terzi degli atleti diversamente abili gareggeranno regolarmente alla maratona di Londra. Il Comitato Paralimpico Internazionale ha riferito che nessun atleta è rimasto scosso dall’attentato di Boston. Il presidente dell’Associazione Britannica di Atletica Ed Warner ha riferito di non aver avuto alcuna indicazione di eventuali atleti che vorrebbero tirarsi fuori. Il campione olimpico Farah ha confermato la sua partecipazione. Il ministro dell’Interno Theresa May è stato prontamente informato dell’attentato di Boston e ha approntato un piano di sicurezza col direttore generale dell’MI5 Jonathan Evans.
Anche il sindaco di Londra, Boris Johnson, è pronto per l’evento di domenica: “Gli attacchi di Boston sono un atto vile, scioccante e orribile. Le forze di polizia stanno riesaminando le misure di sicurezza per garantire il miglior standard”. Gli organizzatori di altre maratone in tutto il mondo hanno offerto sostegno e aiuto a Boston, ma l’organizzatore della maratona di Parigi, Joel Laine, teme che le esplosioni negli Stati Uniti possano alterare lo spirito e l’atmosfera di Londra.