#BoicottaBeppeGrillo, su Twitter la rete si scatena contro il comico
In un’epoca in cui la politica si fa su internet a suon di slogan, hashtag e accout Twitter aperti un attimo dopo aver ricevuto incarichi di governo, il rischio è di essere smentiti dalla rete stessa, di dover subire attacchi incrociati attraverso quello stesso mezzo che può portare al successo. E’ quanto sta accadendo questa mattina al comico e capo politico del MoVimento 5 Stelle, Beppe Grillo.
In cima ai TT di Twitter, infatti, da stamattina c’è l’hashtag #BoicottaBeppeGrillo a cui fanno seguito migliaia di tweet con le migliori motivazioni per ignorare il comico e i suoi comizi a pagamento, in scena proprio in questi giorni.
Curiosa anche la risposta dei grillini che al #BoicottaBeppeGrillo hanno risposto con l’hashtag #ComplimentiSeidelPd, quasi che chi non vota per il comico non possa invece essere di Forza Italia, della Lega, dell’UdC, di Fratelli d’Italia, etc. No, per forza e solo “del Pd”. A destra, infatti, quelli dei Cinque Stelle sparacchiano di rado. In occasione di una qualche visita di Berlusconi da Napolitano, articoli dove in realtà si attaca però il Presidente della Repubblica più che l’ex Cavaliere. E attraverso Napolitano – scontato sottolinearlo – si mira sempre al Pd.
Ed è così che Alessandro Bellino, su Twitter scrive: “#boicottabeppegrillo perchè quando contava i 350 milioni di lire che ha preso dalla RAI non era contro il sistema”. Mentre Vincenzo R aggiunge: “#BoicottaBeppeGrillo perché prosperano sull’incapacità altrui e si cibano della crisi per guadagnare consenso”. Ai migliaia di Tweet si aggiunge anche Dante Sommo Poeta: “Voglio veder qual è la sua reazione/ lui, che la Rete tratta da Sovrana,/ se su di lui essa cambia l’opinione/ #BoicottaBeppeGrillo“. Angelo Bocconetti ironizza invece su Dario Fo: “#BoicottaBeppeGrillo perchè ha convinto Dario #Fo a rovinare una splendida carriera” e Waldo rincara con “#BoicottaBeppeGrillo perchè ha consentito a dei fessi inauditi di sentirsi come Che Guevara. Semplicemente mettendo GuyFawkes come avatar”. E via di seguito.
Come dire: chi di hashtag ferisce, di hashtag perisce.
Twitter@emilioftorsello