Dimenticate per un po’ l’Islam fondamentalista, la minaccia e la paura, la missione spietata contro l’Occidente. In Marocco da qualche mese si insegna la tolleranza, nella prima accademia per imam anti-jihadisti, un ambizioso progetto voluto dal re Mohammed VI per diffondere la parte più moderata dell’islamismo, quella che segue l’imperativo di Maometto di «non uccidere… Continua a leggere Non solo jihad. Viaggio nel Marocco degli imam moderati
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Marocco, alla (ri)scoperta del fondamentalismo islamico
Mentre il mondo osserva attentamente le prime elezioni democratiche in Egitto ed i preoccupanti assalti salafiti in Tunisia, quasi nessuno sembra accorgersi di quanto sta accadendo in Marocco
Rifiuti sanitari, l’ONU: “E’ emergenza mondiale, rischio infezioni”
Un’emergenza globale, poco mediatica, ma reale: quella dei rifiuti sanitari pericolosi, provenienti da ospedali, cliniche, ambulatori medici, banche del sangue e obitori. “Più del 25% della spazzatura ‘speciale’ in tutto il mondo – secondo un rapporto delle Nazioni Unite – necessita di un trattamento adeguato o di politiche di regolamentazione”.
Seconda generazione dei migranti, “presto un nuovo spazio per far valere i nostri diritti”
“Noi giovani immigrati crediamo in questo paese e lottiamo per rimanerci. Stiamo creando uno spazio dedicato alla G2 (seconda generazione), all’interno del Forum nazionale immigrazione del Pd: una rete che non si limiti a chiedere la cittadinanza, ma che possa creare un’alleanza con i ragazzi italiani, grazie alla mediazione di un partito capace di ascoltarci”.
Poveri e disoccupati, perché i giovani marocchini non si ribellano?
Miseria, ineguaglianze sociali, disoccupazione giovanile, corruzione, assenza di democrazia. Sono tutti gli ingredienti che servono per accendere la miccia della rivolta in Marocco. Tuttavia, per ora, le autorità marocchine mostrano tranquillità, sostenendo che il Paese sta già vivendo un irreversibile processo di democratizzazione e che la libertà d’espressione esiste, ma guai a toccare la monarchia, la religione e la Shari’a.
Due italiani in Marocco per cambiare l’età di Ruby
Il racconto esclusivo di “Fatima”, funzionaria dell’anagrafe di Fkih Ben Salah, il paese natale di Karima “Ruby” El Mahroug. Il sette febbraio nel suo ufficio si presentano due italiani con il compito di falsificare il certificato di nascita della giovane marocchina. Per renderla maggiorenne salvando così B. dall’accusa di prostituzione minorile. Ma gli emissari non… Continua a leggere Due italiani in Marocco per cambiare l’età di Ruby
L’Egitto che contagia il mondo arabo
La Tunisia è stata la miccia, l’Egitto l’esplosione. Il mondo arabo, dopo che il 25 gennaio migliaia di manifestanti sono scesi nelle strade al Cairo e nelle principali città egiziane per rivendicare il loro diritto alla libertà e ad un futuro migliore, è in fermento: si guarda all’Egitto come ad un modello, un esempio da… Continua a leggere L’Egitto che contagia il mondo arabo
“Il Marocco è una polveriera”. L’allarme del cugino del re
I venti di rivolta che stanno soffiando sull’Africa settentrionale cominciano a preoccupare anche il Marocco, l’unica monarchia dell’area del Maghreb. Qui la situazione è ancora sotto controllo, ma il cugino del re Mohamed VI, il principe Mulay Hichan, afferma dalle pagine di El País che la calma è solo apparente e temporanea
Vite migranti – «E’ in Italia che ho conosciuto davvero l’Islam»
«Qui, in un paese straniero, ho capito per la prima volta cosa significa sentire il bisogno di pregare. Le difficoltà permettono di sentire Dio vicino e di vedere in ogni conquista un suo aiuto che permette di andare avanti. La mia religione, l’Islam, l’ho conosciuta meglio in Italia che in Marocco ed è in Italia che ho preso la decisione di indossare il velo»
Vite migranti – Naima, «Bibbia e Corano, una ricchezza per la mia famiglia»
Naima, 43 anni, marocchina, vive a Busachi (Oristano), con la sua famiglia. Lei è musulmana, suo marito e i loro due figli, Omar e Karim, sono cattolici. Ma questo non è certo un problema: “Loro adorano la carne di maiale, ma io non ho mai pensato di assaggiarla. E finalmente Omar ha smesso di chiedermi perché non mangio durante il Ramadam”.
