Entrambi guidano partiti ma non sono eletti in Parlamento. Entrambi sono veri e propri showman delle campagne elettorali. Entrambi urlano, accusano e aizzano folle urlanti, le stesse folle di cui conoscono indignazione, frustrazione e disagi, elementi ottimi da sfruttare all’approssimarsi delle elezioni. Si tratta di Beppe Grillo e Silvio Berlusconi, entrambi accomunati – una volta di più –… Continua a leggere Grillo, Berlusconi e la retorica sulla “rivoluzione!”
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Egitto, dietro gli scontri fame e rabbia
Situazione sempre più drammatica in Egitto; nel weekend violenti scontri tra manifestanti anti-governo e forze dell’ordine hanno causato decine di morti e centinaia di feriti, numerosi anche gli arresti. Gli scontri sono avvenuti in diverse città del paese, al Cairo, ad Alessandria, Port Said e Suez. In piazza Tahrir violente proteste sono scoppiate davanti alla… Continua a leggere Egitto, dietro gli scontri fame e rabbia
Egitto, migliaia di dimostranti assediano Morsi
La folla supera il cordone di polizia e circonda il Palazzo Presidenziale, in fuga il Presidente Morsi. Piazza Tahrir e mezza Cairo contestano duramente la nuova Costituzione presentata da Morsi: il testo elimina ogni forma di controllo giudiziario sulle decisioni del Presidente e indebolisce l’intera magistratura. Una mossa azzardata, che rischia di far perdere tutto… Continua a leggere Egitto, migliaia di dimostranti assediano Morsi
TienAnMen ventitrè anni dopo, chi dimentica e chi ricorda
Ricordiamo di Tienan Men un’immagine gloriosa e sfocata: un ragazzo – il Rivoltoso Sconosciuto – in pantaloni neri e camicia bianca, piccolissimo di fronte ad una colonna di carri armati T-54. Lui, in piedi e disarmato, ferma la marcia dei carri. Di quella primavera 1989 dimentichiamo il prima e il dopo: come si arrivò allo… Continua a leggere TienAnMen ventitrè anni dopo, chi dimentica e chi ricorda
Tunisia, “Il nuovo governo, una speranza per i giovani”
“Finalmente abbiamo un governo scelto dal popolo, capace di garantire più stabilità e maggior dialogo politico”. Mohamed, 31 anni, da Cartagine racconta a Diritto di Critica la situazione della Tunisia, all’indomani dall’entrata in carica ufficiale del nuovo governo di coalizione
Elezioni in Tunisia: Tejeddine Gmati, “verso la democrazia dalla porta principale”
Il popolo tunisino sceglie Ennahdha. Una vittoria indiscutibile e un’affluenza al di sopra delle aspettative (che sfiora il 90%), cancellano le incertezze dei giorni scorsi e dimostrano la volontà del popolo tunisino di decidere il proprio futuro da solo, senza paternalismo. “È la risposta – spiega a Diritto di critica Tejeddine Gmati, responsabile della comunità… Continua a leggere Elezioni in Tunisia: Tejeddine Gmati, “verso la democrazia dalla porta principale”
Le voci dei tunisini delusi dall’Italia: “Si rischia la vita per nulla”
Un ragazzo tunisino mi ha consegnato una fotografia scattata qualche settimana fa. In questi giorni post-rivoluzionari per intenderci. Nella foto si vedono due ragazzi in un tetto con il cappio al collo e, sotto ai loro piedi, un cartello con la scritta “il lavoro o la morte”. Dopo le manifestazioni e la caduta del regime, il popolo tunisino vuole i fatti. “Questa è la realtà della Tunisia oggi.
Seconda generazione dei migranti, “presto un nuovo spazio per far valere i nostri diritti”
“Noi giovani immigrati crediamo in questo paese e lottiamo per rimanerci. Stiamo creando uno spazio dedicato alla G2 (seconda generazione), all’interno del Forum nazionale immigrazione del Pd: una rete che non si limiti a chiedere la cittadinanza, ma che possa creare un’alleanza con i ragazzi italiani, grazie alla mediazione di un partito capace di ascoltarci”.
Dopo la rivoluzione, il turismo in Tunisia riparte dal couchsurfing
“Dopo che è scoppiata la rivoluzione, volevo cancellare il biglietto aereo: la stampa mondiale diceva che la Tunisia non era sicura per i turisti. Ma il mio amico Mohamed mi ha consigliato di partire tranquillamente, perché il paese si sta avviando verso la stabilità”. Sema, appena tornata a Smirne (Turchia), racconta la sua esperienza di “couchserfer” in Tunisia.
L’Egitto scopre il prezzo della libertà
Grande entusiasmo e voglia di rinnovamento. Sono questi gli elementi portati dai movimenti popolari che hanno recentemente permesso al popolo egiziano di liberarsi della lunga egemonia di Hosni Mubarak. Ora, però, questa grande sete di libertà sta trovando, a più di un mese dalla cacciata del Rais, le prime fisiologiche difficoltà, dettate dalla mancanza di una reale tradizione democratica e dalla frammentazione di alcuni settori della società.