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Diritto di critica | April 26, 2024

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Il demone e gli angeli, ecco il segreto della vittoria di Beppe Grillo - Diritto di critica

Il demone e gli angeli, ecco il segreto della vittoria di Beppe Grillo

Dopo il successo nelle ultime elezioni, il MoVimento 5 Stelle guarda al Parlamento. Un anno davanti, per provare l’ “assalto” al Palazzo. Come riuscirci? Non cambiando una virgola. Stessa regia, stessa comunicazione. D’altronde la squadra che vince non si cambia.

L’aratro e i seminatori. Ma il grande salto verso Roma sarà tutt’altro che una passeggiata. Una tecnica comunicativa impiegata per le elezioni amministrative non è detto che funzioni a livello nazionale. Quando non si ha mai governato, alle elezioni si vince esclusivamente comunicando. E Grillo conosce bene cosa significa comunicare. Così, per le elezioni amministrative dello scorso anno e per quest’ultime il modello adottato è stato piuttosto originale. A livello nazionale c’è un capo istrionico, violento, urlatore; un demone. Poi, a livello locale ci sono gli “angeli”, le facce pulite del movimento, quelli che si spendono sul territorio, che stringono mani e che – con ogni probabilità – ci credono veramente. Due livelli comunicativi che guardano ad elettorati diversi: Grillo canalizza il malcontento, la rabbia, la protesta. Qualcuno lo ha definito un’ “aratro”. E poi ci sono loro, i giovani, coloro che seminano, quelli che fanno.

Strappare voti a tutti. Questo è il segreto del successo del M5S, un movimento che, seppur raccoglie consensi a sinistra, riesce localmente a conquistare voti in maniera trasversale, non solo leghisti pentiti, ma anche ex berlusconiani convinti. Grillo non si nasconde dietro un dito: “Sono populista, è vero. Ma essere populista significa essere vicini al popolo, che c’è di male”. Non c’è nulla di male se non fosse che trasformare certe idee in realtà non è affatto facile, soprattutto quando si è seduti in Parlamento. Così il rischio di creare un’enorme illusione è concreto.

Per Montecitorio non basta la voglia di fare. Grillo lo sa e infatti non si fa prendere dall’entusiasmo. Per governare una città ci vogliono persone oneste e di buon senso. Per guidare bene un Paese serve molto di più. Non basta la buona volontà di Giovanni Favia, ex magazziniere ed ex cameriere. Ma non basta nemmeno la laurea in medicina di Davide Bono. Serve preparazione, quella che tuttavia già manca a buona parte dei nostri parlamentari. Ma se il M5S si propone come la novità, allora è bene che istruisca e formi i suoi candidati alle prossime elezioni.

E il capo vietò: “niente tv”. E per fare il grande passo bisogna – checché ne dica Grillo – in tv. Solo attraverso la vecchia e cara televisione il messaggio arriva. Ma il comico genovese ha nei confronti del tubo catodico la stessa diffidenza della pensionata di fronte ad un bancomat. Il messaggio del MoVimento non è arrivato attraverso la rete, se non in minima parte. Piuttosto bisogna ricorda gli spot fatti da anni, prima su Anno Zero e poi su Servizio Pubblico da Michele Santoro. E poi ovviamente, a livello locale, dalla presenza fisica dei vari candidati in mercati rionali e per le strade delle varie città e paesini. Grillo è spaventato a morte dalla tv, tanto che subito ha richiamato all’ordine, Paolo Putti, il candidato sindaco del M5S a Genova – il quale ha sfiorato il ballottaggio per un soffio, perché in collegamento video con la trasmissione di Ballarò, martedì scorso. Per questo ieri mattina Roberto Castiglion, il primo sindaco 5 Stelle, in collegamento con Agorà di Rai 3, non ha voluto parlare della dimensione nazionale del MoVimento. “Parlo solo dei problemi del mio paese”. Il Grande Capo non vuole. Altro che 5 Stelle, lui è l’unica star.

Twitter: @PaoloRibichini

Comments

  1. Asd

    1. Ma lo volte capire che non ha vieta niente? ha solo consigliato di non andare in televisione.
    Non è leader, non ha nessun potere decisionale, come fa  a vietare qualcosa? 
    Non riuscite a immaginare una nuova politica perché siete fermi ancora alla seconda Repubblica. Ma presto riuscire a capire che cosa sia il mov5stelle e ne farete sicuramente parte.

    • PaoloRibichini

      Però Grillo ha già diffidato alcuni iscritti al MoVimento nell’uso del simbolo, dopo che questi hanno chiesto democrazia interna e un congresso. O sbaglio?

      • Ognuno ha le sue idee, quando ci sono abbastanza idee in comune si fonda un movimento per portare avanti quelle idee, quelle in comune, non altre, non sarebbe giusto nei confronti di chi aderisce al movimento solo in forza delle idee in comune. Inoltre in ogni movimento ci sono delle direttive, non so quali siano in quelle del M5S ma certo spero siano molto restrittive se in questo modo riescono ad evitare contagi dall’esterno e sicuramente qualche contagio c’è già stato se davvero come dici tu, io non ne sono informato, sono iniziate azioni di disturbo dall’interno. Peraltro con le idee in comune che hanno fondato il Movimento, già ci sarà molto da lavorare, ti sembra il caso di aggiungere altro lavoro e rischiare di disperdersi nei troppi mali di questo paese o è meglio arginare subito e poi guardarsi intorno? Guarda che non è detto che debba per forza vincere il Movimento, io credo che se uscisse un PSI nuovo o qualsiasi altra forza politica, di provata ed inconfutabile onestà che si adopera al meglio per far crescere l’Italia e non il partito o i suoi componenti, Grillo lo aiuterebbe perché il Movimento è per lItalia non fine a se stesso.

  2. Raffadance

    purtroppo non è un problema di TV o meno….il fatto è che l’informazione televisiva è sempre distorta e organizzata in modo da mettere sotto i riflettori e far passare per giusto quel che si vuole … quindi fanculo alla tv italiana della vecchia politica.

    • PaoloRibichini

      In realtà questo è un concetto che vale per ogni mezzo comunicativo. Almeno in tv se uno spara una puttanata, può essere subito smentito. Sul web, tranne sui siti che lasciano libertà di commento, non è così

    • PaoloRibichini

      In realtà questo è un concetto che vale per ogni mezzo comunicativo. Almeno in tv se uno spara una puttanata, può essere subito smentito. Sul web, tranne sui siti che lasciano libertà di commento, non è così

  3. ITALO

    PERFETTO, AVANTI COSI’

  4. Senti, l’Italia è anche il tuo paese e onestamente sarebbe il caso di iniziare a tenerci più di quanto teniamo alla nostra abitazione visto che è costruita in Italia. Ora tornando a quanto hai scritto, hai tu stesso detto che i nuovi candidati del Movimento non sembrano a livello di dialettica poter tenere il passo con i vecchi volponi, quindi la direttiva di Grillo alla fine rispecchia la tua analisi. C’è la possibilità che il “nuovo” lavori per l’Italia e quindi anche per te, ovviamente nei limiti di ciò che sa fare, c’è la quasi certezza che il vecchio ha lavorato più per sè che per l’Italia e visto che la baracca affonda cercherà di arraffare tutto quello che può prima di abbandonare la nave, perchè lo sa fare bene, lo fa da anni è, come dici tu, pratico. Davvero per contrastare Grillo sei disposto a criticare il nuovo e impedirgli di lavorare? Perchè invece non consigliare e proporsi in aiuto di chi forse ti ascolterà? Grillo non ha mai rifiutato il confronto con le idee, con la TV si, ma se questo è l’unico difetto che gli trovi, forse sei il suo miglior sostenitore.

    • PaoloRibichini

      Non ho detto che i candidati 5 Stelle non sono in grado per dialettica di tenere il confronto con i vecchi volponi. Ho detto che per dare qualcosa di più in parlamento ci vuole preparazione. Altrimenti avere laureati in medicina che non capiscono nulla di finanza, non serve a nulla. E a quel punto, ai fini del governo di questa nazione, può andar bene tenersi Scilipoti. Se si vuol dare un valore aggiunto bisogna studiare. Non improvvisarsi politici.
      Non sto criticando Grillo a prescindere, sto solo analizzando quello che vedo. E continuo a credere che la Tv, con tutti i suoi difetti, sia ancora oggi l’unico mezzo di comunicazione che effettivamente può influenzare in Italia una campagna elettorale. Io preferirei il web ma se la gente a casa non ha nemmeno la connessione, non possiamo far finta di nulla

    • PaoloRibichini

      Non ho detto che i candidati 5 Stelle non sono in grado per dialettica di tenere il confronto con i vecchi volponi. Ho detto che per dare qualcosa di più in parlamento ci vuole preparazione. Altrimenti avere laureati in medicina che non capiscono nulla di finanza, non serve a nulla. E a quel punto, ai fini del governo di questa nazione, può andar bene tenersi Scilipoti. Se si vuol dare un valore aggiunto bisogna studiare. Non improvvisarsi politici.
      Non sto criticando Grillo a prescindere, sto solo analizzando quello che vedo. E continuo a credere che la Tv, con tutti i suoi difetti, sia ancora oggi l’unico mezzo di comunicazione che effettivamente può influenzare in Italia una campagna elettorale. Io preferirei il web ma se la gente a casa non ha nemmeno la connessione, non possiamo far finta di nulla

  5. Paolo Bernardi

    Penso che un movimento di livello nazionale fatto da cittadini non immischiati con la politica (la quale ha rovinato l’Italia), sia da considerare un fenomeno positivo a prescindere e vada fortemente incoraggiato. Anzi se nascessero altri due o tre moviemnti così potremmo anche scegliere il migliore e magari essere governati da gente normale che fa della politica un servizio pubblico.
    La televisione è il luogo dei vecchi partiti; utilizzata per spacciare bugie e ruberie come “politica”: onestamente penso che una nuova politica debba utilizzare nuovi strumenti comunicativi.

  6. PaoloRibichini

    E quale sarebbe la verità?

  7. PaoloRibichini

    E quale sarebbe la verità?

  8. PaoloRibichini

    Ma veramente No!
    Prometto che la prossima volta scriverò: Grillo è un grande. Così sarà contento. Il Verbo non si tocca

  9. PaoloRibichini

    Ma veramente No!
    Prometto che la prossima volta scriverò: Grillo è un grande. Così sarà contento. Il Verbo non si tocca

  10. PaoloRibichini

    Mi dica lei come è andata…

  11. stefano

    1) La politica del moVimento 5 stelle si basa sulle idee e
    produce risultati che solo persone convinte dei propri intenti possono
    raggiungere. le idee sono state discusse in rete da migliaia di persone prima
    di scrivere il programma.
    2) La VERITA’ la si scopre informandosi sui fatti e non sulle opinioni che si
    hanno delle persone. Grillo come PR del movimento ha sempre ammesso che non sa
    dire se un domani qualcuno del movimento ruberà o farà i propri interessi. Ciò
    che vuole fornire e garantire a questo paese è un nuovo tipo di cittadino.
    Democrazia diretta, politica partecipativa e non rappresentativa. Questo vuol
    dire che non ci sarà un segretario nel movimento che garantirà per l’onestà del
    movimento. Ciò che garantisce l’onestà dei candidati è la presenza dei loro
    elettori. E’ finita l’epoca in cui si crociava il meno peggio tappandosi il
    naso e poi ci si lamentava. Adesso se metti la croce sul movimento ti assumi la
    responsabilità di quello che fanno il candidato e la lista che hai votato, e
    devono fare quello che dici tu non quello che vogliono loro.
    3) La TV è amministrata dai servi della casta e abbiamo visto come si
    comportano quando qualcuno del movimento inizia a parlare. Tutta una messa in
    scena, per dare l’aspetto sano della libertà di pensiero, ma a conti fatti è
    necessario innescare continuamente la tensione e la diatriba (non già il
    contraddittorio). POI SE QUALCUNO SI LAMENTA PERCHè IN RETE SI PUò DIRE CIò CHE
    SI VUOLE SENZA CONTRADDITORIO è INVITATO CORTESEMENTE A PRESENTARSI IN PUBBLICO
    A PARLARE. Troverà sicuramente più contraddittorio di quanto ne stia cercando. Perché
    i politici sia di destra che di sinistra non fanno più comizi
    “pubblici” ma solo privati? Come mai non aprono i commenti sui loro
    siti e sui siti dei loro partiti? Il perchè è chiaro: non vogliono sentire cazzi.
    In TV la vita è comoda  perchè li i
    politici (se possiamo ancora chiamarli così) vomitano il loro fiume di parole
    senza che la gente possa contraddirli(salvo che da Santoro, dove se la cosa non
    gli va a gegno si alzano e se ne vanno). BASTA CON QUESTA STORIA CHE SI DEVE
    ANDARE IN TV PER FARE IL CONTRADDITTORIO! SE I POLITICI IN VIA DI ESTINZIONE VOGLIONO
    IL CONTRADDITTORIO SE LO VENGANO A PRENDERE !!!

  12. Commentman

    Ma chi dei due avrà il potere decisionale? Di solito in questo caso comanda il demone ed è questo che temo

  13. Ilietta

    tutto vero quello che scrivi, anche se con una puntina di veleno, ma intanto i “vecchi dinosauri2 tremano.

  14. Anonimo

    Concordo, c’e’ un po di veleno (o invidia?) da parte di chi scrive, intanto Beppe e’ l’unico (insieme ai “grillini”) che sta dando una speranza reale a questo paese. Una speranza tangibile, niente rimborsi elettorali, politica a costo zero ecc.. Gli altri cosa fanno o cosa han sempre fatto? Han rubato, han truffato e chi piu ne ha piu ne metta.. Grillo e’ stato cacciato dalla televisione sol perche’ si e’ permesso di criticare anche se satiticamente il potere. E da lo stesso consiglio ai suoi “seguaci” Io non ci andrei lo stesso in televisione, non e’ un buon luogo. E poi internet e’ il mezzo piu avanzato e teconologico che c’e’ attualmente per comunicare. E anche il piu trasparente. In televisione per quanto onesta possa apparire una trasmissione e’ sempre tutto programmato, non bisogna comunque uscire da certi argini altrimenti ti cala l’audience ecc.. In  rete invece puoi scrivere quello che vuoi, e tutti son liberi di rispondere. L’importante e’ essere onesti, e l’onesta e la coerenza in rete premia, eccome pure. Televisione? No grazie.